UNGHERIA: La sfida di Bajnai ad Orbán. Il tecnico contro l'amato leader

Nasce in questi giorni un nuovo partito nella compagine politica ungherese, quello che prende le mosse dal movimento dell’ex primo ministro ungherese Gordon Bajnai “Együtt 2014”, “insieme per il 2014”, che si propone come forza di opposizione in gioco per le politiche del prossimo anno, sfidando l’attuale governo di centro-destra guidato con maggioranza di due terzi da Viktor Orbán.

Il gruppo, fondato il 23 aprile 2012, si propone come una “ventata di aria fresca” con l’obiettivo di rinnovare un panorama politico che ritiene datato e legato a pochi nomi noti. Il nuovo partito dovrebbe allearsi con il preesistente Dialogue for Hungary Party (PM), creato di recente da una costola della formazione dei verdi, l’LMP. Il partito di Bajnai cerca il suo spazio in un momento in cui il governo Orbán è messo sotto giudizio dalla stampa internazionale e dall’Unione europea per le modifiche all’articolo IV della costituzione, documento in vigore dal 1 gennaio 2012. Economista, Bajnai è stato alla guida del governo tecnico che nel 2009 è stato formato in seguito alle dimissioni del socialista Ferenc Gyurcsány.

Numeri (ancora?) piccoli

Secondo gli ultimi sondaggi realizzati da Medián e Ipsos, tuttavia, la popolarità di Fidesz gode di ottima salute, con il 18% dell’elettorato per la prima e il 26% stando al rapporto dell’altra società di indagini statistiche, contro un MSZP tra il 12 e il 13%, uno Jobbik dato tra l’8 di Medián e il 10% di Ipsos e LMP fermo al 3% per entrambe. Il movimento di Bajnai sarebbe invece all’8% a guardare i dati di Medián e appena al 3% nell’analisi di Ipsos. Secondo il blog d’informazione Mandiner.hu, Együtt 2014 avrebbe già fatto il suo tempo, dopo un successo iniziale dovuto all’effetto novità e sarebbe ora condannato a tornare “nei ranghi dei piccoli partiti di neofiti”. E sembra seguire questa linea di pensiero anche Stefano Bottoni, docente all’Accademia di Storia di Budapest e autore di diversi libri sull’Europa orientale che ci spiega come la popolarità di Bajnai sia limitata a Budapest e poche altre città più grandi: “Bajnai ha diverse caratteristiche positive che lo rendono molto apprezzato da parte della popolazione della regione di Pest (quella della  capitale, ndr) ma basta recarsi in campagna e  quasi nessuno conosce questo giovane politico, salvo ricordarlo per la sua parentesi da primo ministro del governo tecnico di quattro anni fa”.

Ma siamo solo nel 2013

La popolarità, comunque, si costruisce con il tempo e alle elezioni manca ancora più di un anno. Bisognerà vedere se Bajnai saprà approfittare dell’attacco mediatico in atto contro il rivale Viktor Orbán, fomentato dalla scarsa propensione di quest’ultimo per i compromessi. Intanto, l’ex presidente del consiglio ha organizzato una manifestazione-convegno  per il 15 marzo, giorno di festa nazionale, alle ore 15. Al suo partito piace giocare sui numeri, vedremo se l’elettorato vorrà scommettere su di lui nel 2014.

Foto: Titta Toten, Flickr

Chi è Claudia Leporatti

Giornalista, è direttore responsabile del giornale online Economia.hu, il principale magazine in italiano sull'economia ungherese e i rapporti Ungheria-Italia, edito da ITL Group. Offre tour guidati di Budapest in italiano e inglese. Parla inglese e ungherese, ma resta una persona molto difficile da capire. Scrive racconti e sta lavorando (o pensando) al suo primo romanzo. Nata a Bagno a Ripoli (Firenze) senza alcuna ragione, vive a Budapest, per lo stesso motivo.

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