Il presidente ucraino Yanukovich ha offerto alle opposizioni di partecipare alla gestione del potere, dando il posto di primo ministro a uno dei leader dell’opposizione, Arseniy Yatsenyuk capo del partito “Patria” della Timoshenko, mentre a Klitschko sarebbe pronto quello di vice-premier.
Come rifiutare? Ma le opposizioni ucraine hanno rispedito al mittente l’offerta dimostrando, prima che coraggio, una buona dose di intelligenza politica. Davanti alla folla in piazza dell’Indipendenza, Arseniy Yatsenyuk ha chiarito che l’opposizione rifiuta l’offerta del presidente. Un’offerta che, a guardarla bene, sembra una trappola: partecipare al governo corrotto e autoritario di Yanukovich significa esserne conniventi. Inoltre non si cambia un sistema di potere così radicato nei meandri del sottobosco oligarchico e criminale, vestendo gli inutili panni di un primo ministro senza maggioranza.
Dal palco di piazza Indipendenza le opposizioni rilanciano e chiedono la revisone delle leggi varate la settimana scorsa e ritenute liberticide dalle opposizioni, stabilendo elezioni parlamentari anticipate nel 2014, e una riforma costituzionale che limiti i poteri presidenziali, oltre al rilascio di Julia Timoshenko e nuovi colloqui con l’Unione Europea.
Infine la repressione messa in campo da Yanukovich è ormai senza misura, e toglie legittimità al potere presidenziale anziché rafforzarlo. Un caso su tutti, riferito dal videogiornalista russo Andrei Kiselev al Guardian, racconta la brutalità delle forze dell’ordine: un autobus carico di manifestanti è stato bloccato da un convoglio della polizia, le persone (disarmate) sono state fatte scendere a forza e pestate a sangue con i manganelli. Poi, legate mani e piedi, sono state abbandonate nelle neve per più di un’ora, è stato possibile soccorrerle solo dopo che la polizia si è allontanata.
Il rifiuto delle opposizioni mette ora il potere poliziesco di Yanukovich nella necessità di inasprire la repressione in una spirale di violenza che diventa sempre più difficile risolvere: il suo potere sembra vacillare malgrado manchi, ai manifestanti, un concreto appoggio internazionale (come invece ai tempi della Rivoluzione arancione). Riusciranno da sole le opposizioni, deboli ma rafforzate da questo rifiuto, a rovesciare il potere di Yanukovich? I destini dell’Ucraina non si giocano solo in piazza Indipendenza, perché il potere di Kiev cambi, occorre cercare un compromesso (forse impossibile) con il Cremlino. Questa è la prossima sfida che attende le opposizioni.
Tanto per inquadrare il discorso corruzione e per sfatare che non ci sono buoni e cattivi. Negli ultimi 3 anni l’Ucraina è oscillata tra il 152° 3 il 144° posto nel rank di trasparency.org. La corruzione percepita nei vari oblasts è comunque elevata.
Corruzione percepita
2009 2011
Ukraine 37,1 37
Crimea 38 52
Vinnytsya 21 25
Volyn 33 53,5
Dnipropetrovsk37 35
Donetsk 46 51
Zhytomyr 27 24,5
Zakarpattya 23,5 30
Zaporizhzhya 35,5 27
Ivano-Frankivsk 40 41
Kyiv 39 46
Kirovohrad 54 60
Luhansk 39 35,5
Lviv 44 43,5
Mykolayiv 33 31
Odesa 45 46
Poltava 13,5 25
Rivne 31,5 33
Sumy 47 55
Ternopil 19 29
Kharkiv 52,5 48,5
Kherson 39 35,5
Khmelnytskiy 35 40
Cherkasy 32,5 32
Chernivtsi 38,5 38
Chernihiv 37 32
Kyiv 40 40
mi dispiace, ma la polizia ucraina è troppo morbida. dovrebbe imparare da bolzaneto e dalla diaz….
Poveri Ucraini e povera Ucraina. Che desideri stringere rapporti con la UE o no, tutti possono ben immaginare cosa sarà di loro appena le Olimpiadi di Sochi 2014 saranno terminate …………. l’intelligente ed illuminato Putin sa quando è il momento di tenere un basso profilo e quando invece poter intervenire pressochè indisturbato ……….