Attraverso twitter Viviane Reding, Commissario Europeo per la per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza nonché vicepresidente della Commissione Europea; fa sapere che sicuramente non andrà ai Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014 “finché le minoranze sono trattate così come sta avvenendo con l’attuale legislazione russa”.
I will certainly not go to Sotchi as long as minorities are treated the way they are under the current Russian legislation
— Viviane Reding (@VivianeRedingEU) 9 Dicembre 2013
La legislazione a cui si riferisce la commissaria è evidentemente la recente norma russa contro la “propaganda omosessuale”. La legge anti-propaganda gay è stata approvata dal parlamento russo quest’estate e sottoscritta da Putin, rendendola effettiva in tutta la Russia, il 30 giugno di quest’anno. Questa legge prevede pene economiche severe e incarcerazione per le persone partecipanti a qualsiasi manifestazione di propaganda omossesuale. Se le proteste vengono fatte via web questa legge prevede l’immediato oscuramento del sito e, qualora fosse supportato da una azienda, una multa che può arrivare fino ai 23 mila euro e la chiusura dell’azienda stessa per 90 giorni. L’applicazione di questa legge è lasciata arbitrariamente in mano alle forze dell’ordine già note per i casi di violenza nei confronti di persone omosessuali.
La norma anti-propaganda omosessuale può venire applicata anche agli stranieri, i quali oltre alle pene pecuniarie rischiano di essere incarcerati senza processo per 15 giorni ed espulsi dal paese. Per questo motivo preoccupazioni sono state avanzate da attivisti e associazioni LGBT riguardanti la sicurezza degli atleti e dei partecipanti alle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014. E’ stata inoltre lanciata una petizione online per spostare i giochi invernali da Sochi a Vancouver, petizione che ha raggiunto 174 mila firme.
Nonostante queste pressioni il Comitato per le Olimpiadi Invernali si è dichiarato soddisfatto delle rassicurazioni fornite dal governo russo tramite il suo ministro dello sport, Vitaly Mutko, che ha dichiarato “Nessuno vieterà ad uno sportivo con un orientamento sessuale non tradizionale di andare a Sochi. Ma se scenderà in strada ed inizierà a fare propaganda, naturalmente sarà poi chiamato a dover rispondere delle sue responsabilità”. Nel frattempo con decreto legge Putin ha vietato ogni manifestazione proprio nel periodo in cui si svolgeranno i giochi. In altre parole, gli atleti dovranno stare bene attenti a come si comportano o potranno rischiare delle ripercussioni. Anche comportamenti ormai considerati normali come un bacio, così come accaduto alle olimpiadi di Pechino 2008 tra il tuffatore Matthew Mitcham e il suo fidanzato potrebbero avere conseguenze negative.
La posizione della Commissaria Viviane Reding nei confronti dei Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014 è una novità nello scenarioeEuropeo. Per la prima volta un commissario prende una posizione così forte nei confronti della legge anti-propaganda omosessuale. Il messaggio che viene lanciato è che l’Europa non è solamente economia e finanza ma è anche difesa, protezione e supporto delle minoranze.
Fonte: Andrea’s Europe. Foto: Timubl, Flickr
Che str***ata… Spero che almeno faccia lo stesso con i Mondiali del Qatar, visto che lì non è soltanto LA PROPAGANDA omosessuale a essere bandita! Giusto per coerenza…
Questo è il tipico caso in cui si può dire “mi si nota di più se ci vado o se non ci vado ?” Se ci fosse andata non se ne sarebbe accorto nessuno, cosi invece avrà il suo quarto d’ora di (dubbia) gloria 🙂