Miloš Zeman è il nuovo Presidente della Repubblica Ceca. Nella prima elezione diretta per quella che rimane una carica politica prevalentemente rappresentativa, l’ex primo ministro negli anni 1998-2002 per i socialdemocratici del ČSSD e adesso fondatore dello Strana Práv Občanů – SPO, ovvero il partito dei diritti civili, ha battuto Karel Schwarzenberg, ministro degli esteri ed ex dissidente amico di Havel, fondatore del partito Tradice Odpovědnost Prosperita 09 – TOP 09. Il 56% dei céchi ha scelto Zeman, contro il 44% che ha votato per Schwarzenberg. Il risultato rispecchia quello del primo turno: Zeman (24,22%) superava già leggermente Schwarzenberg (23,40%).
Sessantotto anni, economista, Zeman ha superato le paure dei céchi per un presidente che non abbia avuto un passato da dissidente: «ogni volta che apre bocca Zeman appare evidente quanto sia stato membro dell’Assemblea Federale del Parlamento cecoslovacco», sosteneva poco tempo fa l’analista Zdeněk Zbořil. Ciò anche grazie al voto delle campagne, mentre la borghesia delle città aveva sostenuto la rimonta di Schwarzenberg al primo turno. Un politico navigato, Zeman, capace di districarsi tra politica estera ed economia, e che chiude il decennio di euroscetticismo di Vaclav Klaus. Dopo il suo giuramento, l’8 marzo, Zeman ha promesso che la bandiera dell’Europa sventolerà anche sul castello di Hradcany.
Speriamo che non governi il paese come il suo omonimo allena la Roma 🙂