Il prossimo 3 novembre, in Kosovo, avranno luogo le elezioni amministrative. Negli ultimi mesi, nei caffè reali come nelle agorà virtuali, si assiste alla nascita di un nuovo soggetto politico, che si definisce come “il partito più serio di tutti”. Il 20 giugno 2013, la Commissione elettorale centrale della Repubblica del Kosovo ha certificato il nuovo soggetto politico, denominato il “Partito Forte” con presidente Visar Arifi, soprannominato il capo leggendario.
Il Partito Forte è una presa in giro della politica kosovara, il suo scopo è produrre cambiamenti attraverso la satira e l’umorismo, facendo prendere coscienza delle retoriche dei partiti “veri”. Durante la loro prima conferenza stampa hanno dichiarato: “La crescita economica reale avrà una distribuzione gerarchica chiara a partire dai dirigenti del partito, per il loro impegno disinteressato, e per le loro famiglie, perché, come tutti sappiamo, la famiglia è il pilastro di ogni società”.
Secondo i dirigenti del partito forte, “il Kosovo è un paese che è entrato nel club di quelli più democratici, come testimoniano elezioni accurate e trasparenti, dove votano non solo i vivi, ma anche quelli provenienti dall’altro mondo”. Il fondatore e attuale presidente del partito forte è Visar Arifi, mentre tutti gli altri membri guadagnano automaticamente il titolo di vice (una presa in giro dell’attuale governo kosovaro che si distingue per il numero record di vice premier).
Il presidente del Partito Forte ha detto più volte pubblicamente che i suoi vice saranno privilegiati in termini di offerte e vantaggi. Ciò è naturale, perché le loro aziende sono le migliori e meritano di vincere tutti gli appalti in Kosovo e ciò accadrà subito dopo l’elezione di Visar Arifaj come sindaco di Pristina.
Il Partito Forte ha infatti una serie di progetti per migliorare la capitale del Kosovo, come l’autostrada che collega diversi quartieri della città. Una cosa è certa: “Il Partito Forte promette sempre!”. In una lettera indirizzata al calciatore del Manchester United, Adnan Januzaj, il Partito Forte lo invitava a far parte del squadra di calcio della capitale, Pristina. Secondo loro Januzaj avrebbe migliori possibilità di successo nella squadra della capitale kosovara.
Non manca un programma per la cultura: in una sua apparizione davanti ai media il “capo leggendario” Visar Arifi, ha detto che senza cultura non ci può essere integrazione nel mondo indoeuropeo, che è l’obiettivo di tutti.
E’ chiaro che un tale soggetto politico si contraddistingue per forza creativa e intellettuale. Per molti aspetti simile al Movimento Cinque Stelle, il Partito Forte non ha però intenzioni “serie”. Mostra quanto la politica sia un cabaret, incapace di proporre alternative. Una risata per seppellire la politica kosovara? Già, ma non è detto che il Partito Forte qualche voto non lo prenda davvero.
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