CROAZIA: Niente matrimoni gay. Sancita con un referendum la discriminazione per legge

Niente matrimoni omosessuali in Croazia. I croati hanno votato il referendum sui matrimoni gay e il 65% dei votanti si è detto contrario. Ma contrario a cosa? Come abbiamo spiegato qui il referendum è volto all’inserimento in Costituzione della definizione di matrimonio come “unione tra uomo e donna”. Tale definizione è già presente nel Codice sulla famiglia che regola il matrimonio in Croazia. Una definizione, appunto. Le unioni omosessuali non saranno vietate – e anzi il governo ha pronto un disegno di legge per riconoscere alle coppie gay gli stessi diritti delle coppie eterosessuali – ma sarà vietato chiamarle “matrimonio”. 

Il referendum è stato promosso da alcune associazioni cattoliche radicali con il supporto della Chiesa cattolica e dei partiti di destra croati. Ma la questione ha scaldato poco gli animi: solo il 35% degli aventi diritto si è recato alle urne. In Croazia, però, non c’è un quorum e il referendum è valido anche se viene disertato dalla maggioranza degli elettori. L’iniziativa referendaria è stata una mossa politica tesa a rendere più complicata l’approvazione in parlamento del disegno di legge per i diritti alle coppie omosessuali, diritti che – in una Croazia ormai europea – dovranno comunque essere garantiti.

Il diritto alla vita familiare, che è già garantita dalla Costituzione croata a tutte le persone, a prescindere dal loro sesso, ed è protetta dalla stessa Corte costituzionale come dalla Corte europea per i diritti umani di Strasburgo, non viene dunque leso in alcun modo. Insomma, con questo referendum non succede nulla di grave.

Ma “matrimonio” non è solo una definizione. Con questo referendum si è voluto difendere il cosiddetto “matrimonio naturale” che per i cristiani ha anche un valore sacro, poiché l’unione sarebbe benedetta da Dio e la Chiesa cattolica, che di quel Dio fa le veci, si batte da sempre contro il matrimonio gay. Ma uno stato laico non dovrebbe essere equidistante da ogni rivendicazione confessionale garantendo a tutti eguali diritti?

Inoltre il “matrimonio naturale” di per sé non esiste: il matrimonio, con il suo insieme di regole morali e doveri pratici, è sempre il risultato di una operazione culturale. In ogni epoca e latitudine ha rappresentato e rappresenta un’espressione peculiare della società in cui si fonda. Esso quindi è un istituto mutevole. E oggi, nel cosiddetto “occidente”, si va diffondendo una sensibilità alternativa al matrimonio cristiano che è uno (ma solo uno) dei prodotti culturali della nostra società tesi a regolare le unioni tra persone (cui si affiancano unioni civili, matrimoni civili, e coppie di fatto). Anche in Croazia il 65% delle persone non ha votato trovando, evidentemente, la questione di scarso rilievo.

E’ vero, i croati hanno scelto democraticamente. Ma uno stato che oggi voglia dirsi liberale ha il dovere di garantire a tutti i cittadini la possibilità di scegliere: vuoi abortire? Puoi. Vuoi avere dei figli tramite fecondazione assistita? Puoi. Vuoi morire dopo dieci anni che sei inchiodato a un letto? Puoi. Sono scelte individuali che non ledono la libertà altrui. Il divieto – di sposarsi ad esempio – lede la libertà delle persone omosessuali. L’uso di istituzioni democratiche a fini di riduzione degli spazi di libertà è pericoloso. La differenza tra una discriminazione e il rispetto della “volontà popolare” è tutta qui.

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Foto: Reuters

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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16 commenti

  1. Domanda a Matt: In Italia un referendum su questo argomento a quale risultato porterebbe?

    • e chi lo sa. Credo – magari sbaglio – che andrebbe nello stesso modo. Gli italiani diserterebbero il referendum e tra i votanti vincerebbero i contrari. Ma in Italia c’è il quorum da superare, e non diventerebbe legge.

      • Non è proprio cosi, questo era un referendum costituzionale. Questo istituto esiste anche in Italia e non prevede il quorum. Da noi i referendum costituzionali vengono fatti quando una legge costituzionale passa in parlamento senza la maggioranza dei due terzi, e quindi abbisogna dell’approvazione dell’elettorato. L’ultima volta si è fatto per confermare la riforma federalista del governo Berlusconi, che poi è stata bocciata dagli elettori.

        • La differenza, appunto, è che in Italia il referendum costituzionale non ha quorum perché è confermativo o abrogativo di una riforma passata per le due letture del Parlamento, senza avervi raggiunto i 2/3 dei voti. In Croazia, invece, si tratta di una proposta d’iniziativa popolare, un po’ come i vari referendum proposti nel tempo dai radicali, senza che questa sia stata preventivamente discussa o approvata dal Sabor. Ciò poiché le norme non indicano in quali materie si possa intervenire per via referendaria e in quali no.
          In ogni caso, il governo si è accorto del gap legislativo e sta già proponendo (oltre ad una lista delle materie sottoponibili a referendum) che in futuro servano meno firme per indire un referendum ma questo sia valido solo se vota il 40% degli aventi diritto. Una soluzione che potrebbe funzionare bene anche in Italia.
          In altri paesi si usa un quorum “pesato” sulla partecipazione alle elezioni legislative precedenti (es: il 60% dei votanti alle ultime legislative).
          Trovate maggiori informazioni in questa discussione twitter: https://twitter.com/JamesKerLindsay/status/407239783032045568

  2. Ma come si fa ad affermare che il matrimonio naturale di per sè non esista!?
    Dobbiamo convenire che il matrimonio di per sè sia un istituto artificiale ?!! Seguendo tale ragionamento, potremmo dire che “ad ogni latitudine e ad ogni epoca” abbiamo assistito all’Unione ARTIFICIALE tra individui di sesso diverso!
    Menomale che non sia così !Possiamo dire invece e fortunatamente: che ad ogni latitudine, in ogni epoca, il matrimonio non sia stato altro che un AVALLO sociale, per continuare il naturale aggregato umano! Naturale ed aggregato sono termini, che appartengono al consorzio umano chiamato “matrimonio”! E non è nè un ‘invenzione Romana (anche se a Roma è stato perfezionato oltre ogni modo; nè un’invenzione greca!) : si tratta di un istituto di Base, presente dai popoli TRIBALI ai popoli più sofisticati, quale elemento base della Società Umana AGGREGATA! Pertanto è un istituto naturale e necessario!
    Così biologicamente parlando, come Madre Natura ha deciso che la Riproduzione Sessuata diventasse la via maestra per la prosecuzione della specie per gli Animalia (regno al quale apparteniamo!), altrettanto ha fatto con il Regno Vegetale disponendo che la Riproduzione Asessuata diventasse la via principale per il proseguimento evolutivo del Regno delle Plantae (al quale fino a prova contraria “forse” non apparteniamo!).
    Ma oggi possiamo assistere persino all’inverosimile! Ossia tramite metodiche extracorporee e genetiche possiamo contemplare in casi estremi, al “Morboso Confezionamento del Concepimento” tramite la compartecipazione di tre soggetti interventori della “nascita”….:un donatore di sperma, un utero in affitto ed una donatrice di ovuli…totale: 1 babbo e due mamme!
    Nemmeno la mente visionaria e fantascientifica di Stanley Kubrik avrebbe potuto descrivere uno scenario più SCHIFOSO di questo !!!
    Oggi si ricorre alla procreazione assistita, semplicemente per aver un bambino fatto su misura, un po’ come comprarsi una macchina dotata di accessori personalizzati!
    Artificiale diventa così Madre Natura, che non consente ad una donna di una certa età di poter concepire! Artificiale è Madre Natura che non consente ad una donna lesbica di 60 anni di NON poter essere Madre !!! Invece per noi è normale potersi creare un Figlio su Misura! Tutto ciò per il capriccio di quattro miliardari che hanno sbandierato il mito del nuovo millennio: esser Gay è bello…il resto coincide col Male e con l’ignoranza! E’ un po’ come giocare con i Bambolotti: una volta c’erano i vari Bambolotti di Pezza, adesso “il Bambino te lo puoi Concepire” pagando una bella sommetta o avendo magari 65 anni…, e cavalcando magari il mito dell’IMMORTALITA’ fisica e soprattutto di quella Estetica !
    Vorrei ricordare a tutti che MATRIMONIO deriva da MATER! Ed ogni concepito ha il diritto in condizioni Biologiche Normali, di avere due GENITORI (portatori di geni diversi) di sesso diverso, come è lo stato da sempre!
    IL NASCITURO HA IL DIRITTO AD AVERE DUE GENITORI COME LI ABBIAMO AVUTI NOI!
    Nessuno può vedersi negato questo sacrosanto DIRITTO, sostituito da LAIDI SURROGATI PARENTALI! Non vedo perchè una generazione Mostruosa debba “Generare” mustruosità che vadano al di là dell’immaginabile!

    Vorrei evitare di parlare di chi “sia inchiodato al letto da dieci anni e vuole morire!”
    E’ facile DECIDERE della Vita e della Morte ALTRUI, molto facile! soprattutto quando a Morire DEBBA essere L’ALTRO! E soprattutto quando lo si “Fa per il SUO BENE” !!!
    Sembra quasi di assistere al programma compassionevole delle SS, che decideva il termine di assistenza terapeutica in vista dell’IRREVERSIBILE Penosità della Vita! (sempre quella ALTRUI!).
    Questa non è evoluzione, questa è la NUOVA SPARTA!
    In ultimo: ll matrimonio cristiano di per se, sacro e naturale, continuerà ad esserci a lungo, a dispetto di chi vorrebbe cancellare la sua base, morale, sociale, precettiva e quant’altro: i precetti di questa “Fede Tanto Scomoda” continueranno ad essere osservati ancora da una moltitudine di popoli, con buona pace per i suoi detrattori, e per tutti quelli che ne hanno Predicato Estinzione e Decadenza in ogni epoca!

    • In antropologia culturale “natura” è tutto ciò che non viene appreso, che si manifesta in modo istintivo, che non è costruzione sociale ed e radicato nell’essenza genetica degli esseri umani. Cultura è invece tutto ciò che rientra nel campo della costruzione dell’uomo in quanto animale sociale nelle forme che egli utilizza per rapportarsi agli altri e al mondo che lo circonda. In questo senso il matrimonio “naturale” è un concetto errato.

      Infine, la prego di leggere con attenzione le mie (stolte) parole. Non parlo di “decidere della morte altrui” ma della propria: parlo di libertà individuali, in capo alla singola persona, non di obblighi imposti da società che si ritengono etiche. Obblighi e divieti sono ciò che – nel limite della normale convivenza- una società liberale dovrebbe ridurre al minimo. Io credo nelle società liberali, non in quelle basate su sacri testi.

      m.z.

  3. Beh è naturale che io non sia d’accordo nemmeno con quanto è stato appena scritto!
    Ognuno crede in ciò che vuole ed in totale libertà!
    Le società poi, possono farsi condizionare da ciò che ritengono più opportuno!
    In ogni caso io mi riferivo proprio a coloro i quali “non hanno più voglia di vivere”!
    Mi permetto, per finire, di dissentire e di lottare contro le idee altrui (cosa che faccio sempre in determinati ambiti, quando lo ritengo giusto!) e le combatto con gli strumenti “democratici”, messi a disposizione dalla tolleranza democratica!
    Ma mai ho avuto la tentazione di soffocarle!
    Posso “attaccare” intellettivamente il mio interlocutore, ma non mi permetto mai di definire l’altro come stupido, o di etichettare le parole dell’altro come stolte! Non l’ho fatto mai, e quando ho sbagliato ho sempre corretto il tiro, chiedendo Scusa: e questo è valso sempre per ogni cosa… sia qui, che altrove, ..sia nei miei articoli caucasici di EJ, sia quando commento “il pensiero altrui”!
    Enzo Nicolò

  4. ah, quindi la vostra cara democrazia non è più tanto buona? la popolazione ha scelto democraticamente, in maniera giusta, e voi dite che è ingiusto? questa è pura democrazia, come potete lamentarvi dopo che continuate a difenderla ad oltranza!

    adesso capite anche il significato di democrazia come “forma di governo in cui la maggioranza può portare via i diritti di una minoranza”

    • no Anton, la democrazia non è la dittatura della maggioranza. E’ l’esatto contrario. E’ per questo che sono critico, da sempre, con le democrazie in cui la maggioranza esercita un potere coercitivo verso la minoranza (che sia minoranza politica, religiosa, etnica, sessuale…). Queste ultime sono, al limite, democrazie “formali” (si vota, c’è la separazione dei poteri, etc…) mentre io sono un sostenitore delle “democrazia sostanziali”. Personalmente non difendo la democrazia, la propongo. Poiché la trovo non realizzata o realizzata in modo assai imperfetto in molte parti del mondo che si definisce “democratico”. Credo quindi che invece di di dire “la democrazia non funziona” (e quale sarebbe l’alternativa?) si debba dire “la democrazia non c’è ancora” e si debba impegnarsi per costruirla. Lo sforzo non è immane, molto è già stato fatto.

      m.z.

      • detto col cuore, scegliere IL MALE MINORE è una scelta ridicola.
        l’alternativa sarebbe la REPUBBLICA, e la repubblica non è lo stesso che la democrazia, altrimenti l’italia non verrebbe definita “repubblica democratica”. repubblica e democrazia sono cose diverse. la democrazia presuppone il suffragio universale, cosa assolutamente ridicola, dato che ha come concetto fondamentale che 10 spettatori del grande fratello sappiano scegliere meglio di un ricercatore scientifico.
        la repubblica è “res publica”, cosa pubblica, che presuppone che tutti abbiano gli stessi diritti, ma con suffragio limitato: magari in base al numero di anni di scuola terminati. in alcuni paesi in passato si adottava questo sistema, solo chi aveva terminato gli studi poteva votare. il diritto di voto guadagnato viene valutato di più, e il sistema pubblico funziona meglio e vanno a votare persone che si informano, non come spesso accada in italia, che vanno a votare persone che (TUTTE COSE REALMENTE SENTITE): ho votato berlusconi perchè deve comprare il nuovo giocatore al milan, ho votato berlusconi perchè ho sentito alla pubblicità in televisione che caccerà gli extracomunitari dall’italia, ho votato quello che sulla scheda aveva il nome più simpatico, ho votato a caso, non ho votato vendola perchè è frocio, non ho votato il PD perchè sono dei comunisti, ecc ecc. con un popolo così, come si fa a credere che la democrazia sia un sistema sano?

        il punto è questo: una bugia ripetuta 100 volte non diventa una verità, allo stesso modo ripetere 100 volte che la democrazia è il sistema migliore non la rende tale. io sopra ho mostrato tesi sensate e indiscutibili sul perchè la democrazia come la intendiamo noi è un sistema che non funziona. invece tra i sostenitori del sistema attuale non ho sentito niente di sensato, a parte filosofia che manca di senso pratico, e nella politica ci vuole tanto senso pratico.

        PS: in croazia hanno deciso così , fine. se siete a favore della democrazia attuale, NON VI E’ PERMESSO DI LAMENTARVI DEL VOTO IN CROAZIA, dato che si tratta di una decisione presa dal popolo sotto forma di referendum, va accettato così e basta. andare contro il volere del popolo solo perchè il risultato non si conforma ai vostri standard liberali non è più democrazia.

        QUESTO VOTO E’ INTERESSANTE PERCHE’ MOSTRA IN MANIERA EVIDENTE CHI SONO QUESTI SOSTENITORI DELLA DEMOCRAZIA: IN LARGA PARTE LIBERALI, TROPPO LIBERALI, A CUI VA BENE SOLO CIO’ CHE SI CONFORMA ALLE LORO IDEE. VERSO CHI LA PENSA DIVERSAMENTE, I LIBERALI SONO PIU’ INTOLLERANTI DI UN NAZISTA.

        PS: in parole povere, questo è ciò che pensano i croati dell’omosessualità: “tra le 4 mura di casa fate quello che vi pare, nessuno ve lo vieta, ma non venite a sbattercelo in faccia in piazza di fronte ai bambini. nessuno vieta rapporti omosessuali, ma non ridicolizzate il matrimonio”

  5. Quando le cose si mettono male, peri ‘progressisti’, arriva in aiuto l’antropologia culturale. Quindi, il matrimonio non è un’unione naturale? Non lo è quello fa uomo e donna? Sì, esistono monogamia, poligamia, poliandria: ma sempre di maschio e femmina si tratta. E non sono neppure tutte sullo stesso piano, in nome del pluralismo delle opinioni sarà lecito sostenere che la monogamia garantisca meglio l’individuo e le relazioni fra gli individui. Poi, quanto a allevare o accudire la prole – generata in modo esclusivamente naturale, salvo le manipolazioni della scienza al servizio di ogni richiesta e di chi paga -, può farlo anche un’équipe psico-pedagogica: perché no? No, perché viene a mancare quel rapporto esclusivo che lega il bambino a chi lo ha generato o a figure che sostituiscono la coppia in grado di generarlo. Sottoporre a referendum il matrimonio è come sottoporre a referendum la respirazione polomonare: le branchie, una maschera, un polmone artificale portatile, si può fare tutto! Che problema c’è? Queste pensate geniali possono venire in mente solo ai genialoni dell’UE, che vogliono imporre modelli educativi, familiari e sociali, al punto da subordinare all’accettazione di regole che, se si potesse dibattere senza minacciare ritorsioni legali con la causale ‘omobofia’, voterebbe. Ma al’Ue sono così. Pensano che loro sono l.iberi di imporre tutto ciò che gli pare: e tutti gli altri debbono sempre rispondere prontament sì. W la Croazia (e W la Russia, che non dà i bambini ai gay).

    • Grazie per avermi dato del “progressista”, è un’etichetta che aggiungerò alle altre che già mi sono state affibbiate. Quando le cose si mettono male, basta aprire un dizionario: natura, da “natus”, qualcosa che nasce spontaneamente. Cultura, da “cultus”, qualcosa che si coltiva, che non viene su da solo. Il matrimonio è un prodotto culturale. E’ un rito (a ciascuno il suo, non è dovunque uguale) che sancisce l’unione formale (di solito) di una coppia davanti alla società di riferimento. Non si nasce sposati, si decide di farlo. E ogni società ha le sue regole per farlo. Nella nostra, ad esempio, è possibile sposarsi in Comune, si chiama matrimonio civile. In Francia ci sono le “unioni civili” che riguardano coppie eterosessuali come omosessuali che non desiderano sposarsi. E’ un’altra forma di regolamentazione dell’unione tra due persone. Le forme di regolamentazione cambiano con il mutare delle società. Oggi, nelle società occidentali, complesse a variegate, esistono diversi tipi di matrimoni (religiosi, civili, omosessuali, endogamici, esogamici, eterosessuali, virtuali) riconosciuti per legge, ed esistono “unioni” anche informali che prevedono cioè la garanzia dei diritti sociali ed economici senza la celebrazione del rito. Il matrimonio informale è un istituto vecchio come il mondo.

      Quello che contesto è la definizione di “matrimonio naturale” perché cristallizza una realtà mutevole in un concetto errato. E contesto che a dettare l’agenda politica di uno Stato sia la religione. Questo è il mio pensiero, per quel che vale.

      E poi, il referendum cui è stato sottoposto il matrimonio non lo ha promosso l’Unione Europea, ma una associazione ultra-cattolica croata. Cosa c’entra l’Unione Europea adesso?

  6. Ma speriamo solo che anche altri paesi facciano lo stesso e che FINALMENTE si cominci a invertire tendenza!!! Curiamoli sti gay, facciamoli capire che solo xk i grandi della terra da un certo punto in poi hanno deciso di lasciarli carta bianca non significa che sono meno malati di quanto (giustamente) fossero considerati dalla medicina e dalla scienza fino a nemmeno 30-40 anni fa, ma significa semplicemente che avevano capito che la terra era in sovrappopolamento e che in qualche modo bisognava cominciare a disincentivare tutto quello che erano i valori della famiglia, il fare i figli, e spingere verso cose opposte!!
    Quando la LIBERTA’ degenera in DECADENZA allora i VERI VALORI ETICI&MORALI devono ritornare a galla!!! Solo così la società diventa finalmente NORMALE e non SCHIFOSA, abitata da gente NORMALE!!!

  7. Il concetto di matrimonio è un concetto che nasce proprio da quella parola “natus” : è Naturale proprio prechè è immediato, perchè è Naturale ed immediatamente Frubile, come tutte le cose naturali! E come tutte le cose naturali, è immediatamente percepibile ed accettabile!
    L’immediatezza è la caratteristica della naturalità: Un uomo ed una donna che si amano si uniscono in matrimonio e danno la Vita!
    Artificiale è invece la forzatura di tutto ciò che è composto da tante “naturalità” SPEZZETTATE: ossia, due donne lesbiche, che si amano, sono entrambe feconde ed ognuno di esse ha in sè la “potenzialità” della “maternità” . Questa rimarrà tuttavia non utilizzabile in quanto destinata a non PERFEZIONARSI Mai!
    Tanti pezzi o aspetti della naturalità, creano per l’appunto l’artificialità!
    Diventa ARTFICIALE, il tema della maternità voluta, in quanto culturalmente DESIDERATA, ma destinata a rimanere sempre, nel CAMPO delle IDEE : questa è artificialità !!!
    Hanno dunque pezzi di una natura, che vogliono RICOMBINARE in modo impossibile!
    Ricomporre forzatamente un nucleo che dovrebbe occuparsi della vita, INGANNANDO il più indifeso, è un’ARTIFICIALITA’ bella e buona!
    La famiglia umana è composta per il 90% di etero e per il resto, da omo-sex o ermafroditi : ma persino i transgender saranno sempre uomini o donne….perchè non ci sarà mai nessun provvedimento giudiziario che possa cancellare quello che c’è scritto nel tuo DNA: ossia , maschio o femmina !!! E questo vale persino per gli ermafroditi ( in natura casi rari ed eccezionali) che pur avendo entrambi gli organi genitali, hanno la predominanza genetica per uno o l’altro sesso!

    Le forzature della/sulla natura umana, ripeto, provengono da un gruppo assai minoritario di gente che VUOLE IMPORRE il proprio modello, basato su capricci e su visioni ARTIFICIALI dell ‘ORDINE NATURALE delle cose!
    L’errore di considerare Tutto come CONTRARIO di tutto, deriva proprio dai SACERDOTi del LAICISMO (che da poveri illusi tacciano chiunque sia “diverso” da loro…. di IGNORANZA ed Intolleranza, senza aver mai prestato attenzione alla propria gobba!). Sono questi i nemici della tolleranza e soprattutto del rispetto altrui.
    Giocano con i propri capricci e li spacciano per BISOGNI UNIVERSALI!

  8. Con linguaggio calcistico, entro nella discussione “col piede a martello”. Un uomo oltre che con un altro uomo può contrarre matgrimonio con una scimmia o una capra di sesso maschile o femminile?

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