STORIA

SLAVIA: Quando i croati fondarono Cracovia

Abbiamo raccontato fin qui degli slavi che si spinsero a occidente, fino all’attuale Polonia e alla Germania, e di come abbiano mutato i propri nomi, lentamente differenziandosi in vari gruppi. Così abbiamo scoperto che l’etnonimo “serbo” era il nome collettivo con cui gli slavi emigrati verso occidente, nelle attuali Germania …

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SLAVIA: I serbi dalla Polonia ai Balcani, storia di una migrazione

Abbiamo raccontato della penetrazione slava in Germania, una presenza testimoniata da molti toponimi di città tedesche che sono, in realtà, di origine slava. Quegli slavi erano nominati “serbi”, da cui deriva oggi il termine “sorabo“, nome della minoranza slava in Germania dell’est. Ci siamo lasciati con una domanda aperta: sono …

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LETTONIA: Daudz laimes! A 96 anni dall'indipendenza lettone

Da RIGA – Alle ore 16 del 18 novembre 1918, nel Rīgas pilsētas II teātris, quello che oggi è conosciuto come il Latvijas Nacionālais teātris, il Teatro nazionale, veniva proclamata la Repubblica di Lettonia. Nasceva la Lettonia indipendente. Oggi il paese baltico festeggia quindi i 96 anni dalla sua prima indipendenza, anche …

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Fiume, la festa rivoluzionaria di D’Annunzio. Altro che fascismo!

Cosa sappiamo della cosiddetta “impresa fiumana”? Tutto e niente. I fatti di quel breve torno di storia sono stati oggetto di centinaia di interpretazioni, speculazioni, pregiudizi politici o ideologici, che ne hanno impedito una lettura distaccata e serena. Quella di Fiume è stata bollata come esperienza “nazionalista” e “fascista”, alla …

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SLAVIA: L'espansione slava dal Baltico all'Italia

Le migrazioni dei popoli slavi Dal VII al XI secolo l’Europa assiste all’ultima grande migrazione, quella degli slavi. Barbari pagani diversi dalle gentes che li hanno preceduti per lingua, religione e struttura sociale ma egualmente rivestiti di quell’ideale negativo di nemici della civiltà che già ebbero i loro predecessori. Il …

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SLAVIA: Da dove vengono gli slavi

Da dove vengono gli slavi? Quale fu il loro spazio originario? Sono interrogativi senza risposta. Sappiamo che appartengono al grande ceppo indoeuropeo, e sappiamo che giunsero alle porte d’Europa tra il secondo e il terzo secolo dopo Cristo. Cosa fu di loro prima di allora lo si può a malapena …

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TURCHIA: Il colpo di stato del 1980 e le sue conseguenze

Il colpo di stato del 12 settembre 1980 rappresenta uno dei momenti più tragici della storia turca. I militari presero il potere al culmine di una crisi molto difficile per la Turchia, tra stagnazione economica, instabilità politica, e soprattutto una guerra civile strisciante tra gruppi di destra e di sinistra …

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La storia di Gerberto, il papa che inventò il robot

Questa è lunga storia, di tanto tempo fa, che racconta di una Europa piccola piccola eppure già ricca di tutti gli elementi che oggi, troppo spesso, dimentichiamo. E’ una storia che inizia nei pressi di Aurillac, in Alvernia, nella Francia del sud. Qui, nel 950 (circa) nasce Gerberto, figlio di …

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TURCHIA: Aleviti, memorie di una minoranza dimenticata

Articolo apparso sul numero di settembre 2014 della rivista MOST, il magazine di East Journal edito da Quintadicopertina Editore. Non perdetevelo!  In Turchia sono sei milioni. O forse quindici. Magari venti. Le stime demografiche sugli aleviti non potrebbero essere più vaghe. Quello che è certo è che essi rappresentano la …

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Lo sciamanesimo turco-mongolo e la sua eredità

Lo sciamanesimo è stata la principale e più distintiva pratica culturale della civiltà turco-mongola delle origini. La stessa parola “sciamano” deriva infatti dall’altaico – cioè il gruppo linguistico a cui appartengono il turco, il mongolo e il tunguso – şaman, trapiantato per la prima volta nell’Europa nel ‘600 per indicare …

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UZBEKISTAN: I karakalpaki e le rovine dell'antica Corasmia

I karakalpaki sono senza dubbio una delle popolazioni meno note dell’Asia Centrale. Vivono nel Nord-Ovest dell’Uzbekistan, in cui costituiscono una repubblica autonoma. Parlano una lingua di ceppo turco. il loro numero è valutato fra i 390.000.e i 500.000. La capitale della regione è Nukus. Quasi mille chilometri in tutte le …

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POLONIA: Nel paese dei tatari Lipka

“Dormono, dormono sulla collina”: non gli abitanti di Spoon River, ma i tatari Lipka di Polonia. Bohoniki è un villaggio di un centinaio d’anime, una strada sola nella pianura del nord-est della Polonia, a poca distanza dal confine bielorusso. In fondo al paese, adagiato su una collina sulla sinistra, c’è uno …

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Gavrilo Princip, storia di un "eroe europeo"

«Le nostre ombre cammineranno per Vienna, vagheranno per la corte, spaventeranno la signoria» Queste parole vennero ritrovate incise nelle pareti della cella di Terezin, Repubblica Ceca, dove Gavrilo Princip stava scontando la pena per l’assassinio dell’erede al trono austro-ungarico Francesco Ferdinando e di sua moglie Sofia. Quella stessa cella diventerà …

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POLONIA: Il tormentato rapporto tra polacchi ed ebrei

Il 27 Giugno si è aperta la 24esima edizione del Festival di Cultura Ebraica a Cracovia, una delle più importanti manifestazioni culturali ebraiche al mondo – e sicuramente la più importante in Polonia – che conta più di 200 eventi concentrati in 10 giorni. Concerti, workshop, dibattiti e tour guidano …

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La guerrà che cambio l’Europa

Il 28 giugno di cento anni fa non iniziò la Prima guerra mondiale, nonostante questa data segni per convenzione l’avvio del conflitto, in quel giorno iniziò la fine dell’Europa sino ad allora conosciuta. Un’Europa che si considerava, più o meno oggettivamente, il centro del mondo ma soprattutto della cultura e …

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Verde Cortina, viaggio lungo l'ex cortina di ferro

Cosa rimane oggi della cortina di ferro che per quarant’anni ha diviso in due l’Europa, “da Stettino a Trieste” come nel famoso discorso di Winston Churchill, oggi che si ricordano i venticinque anni dalla caduta del muro? Una distesa di parchi, foreste e cittadine mitteleuropee, da cui è passata parecchia …

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La Russia sovietica vista dall'Italia fascista

Il fascismo italiano ha avuto diverse anime e diversi nemici dichiarati. Contrariamente a quanto si possa pensare, il principale fu indubbiamente l’americanismo e non invece il bolscevismo. Nel corso degli anni i lavori dello storico Giorgio Petracchi ci hanno fornito importanti informazioni e accurate ricostruzioni di quella particolare vicenda costituita dai …

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Quando l'ospitalità albanese salvò gli ebrei dall'Olocausto

E’ un dato storico acquisito come prima della Seconda Guerra Mondiale gli ebrei in Albania fossero circa duecento mentre alla fine della guerra risultarono essere oltre duemila. Durante la seconda guerra mondiale gli albanesi nascosero gli ebrei nel loro territorio sia per iniziativa privata, sia perché la autorità locali si rifiutarono di …

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Tatari: il popolo della Crimea

Tatari di Crimea è il termine usato per identificare le popolazioni turche tradizionalmente stanziate sulla costa settentrionale del Mar Nero, e in particolar modo nella penisola di Crimea. Tatari (spesso storpiato in tartari), è in realtà un vocabolo estremamente generico che sta ad indicare tutti i popoli di lingua e …

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La Berlino d'inizio secolo, città dei russi

Nel corso degli anni venti nessun’altra città al di fuori della Russia rappresentò come Berlino uno straordinario centro di aggregazione per i russi e allo stesso tempo un ponte per la cultura russa verso l’Europa occidentale. Già nel 1906, del resto, «Berlino era piena di russi» come scriverà nella sua …

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Futurismo italiano e futurismo russo

È un fatto incontrovertibile. Quando il 20 febbraio 1909 il quotidiano parigino Le Figaro pubblicò in prima pagina il manifesto di fondazione del futurismo, il panorama dell’arte cambiò drasticamente. Certo vi erano già stati segnali “forti” di cambiamento, come l’espressionismo e il cubismo, ma niente che avesse a che vedere con …

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L'avanguardia russa contro l'anima dell'Occidente

Я совсем не европеец. Эврика” [Io non sono per niente europea. Evrika] Così diceva Natal’ya Goncharova nel 1911, celebrando la sua non-europeità e, implicitamente la sua russità. Il suo atteggiamento verso l’Occidente è ben noto. Il 12 febbraio del 1912, parlando del cubismo, nel dibattito organizzato al Museo Politecnico (esattamente …

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Ricordando Jan Palach

di Gianluca Ruotolo Il giorno 16 gennaio 1969, in piazza San Venceslao a Praga, lo studente ventenne Jan Palach si diede fuoco per protestare contro l’invasione sovietica della Cecoslovacchia e contro la repressione. La sua agonia atroce durò per tre giorni, fino al 19 gennaio quando morì. Il suo gesto ebbe una risonanza …

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CIPRO: A cinquant’anni dal Natale di sangue

di Loucas Charalambous (trad. Davide Denti) Pubblichiamo la traduzione dell’editoriale del Cyprus Mail del 23 dicembre 2013, intitolato “Cinquant’anni dopo, ancora non accettiamo ciò che abbiamo fatto nel 1963”. Il 21-22 dicembre 1963, fino a 133 turco-ciprioti vennero uccisi dai greco-ciprioti in quello che divenne noto come il Natale di sangue. Circa 25.000 turco-ciprioti, un …

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La storia dimenticata dei Cham, tra Albania e Grecia

(Babelmed.net) Lo scorso 15 ottobre, in un incontro bilaterale, il ministro degli esteri greco Evangelos Venizelos ed il suo omologo albanese Ditmir Bushati hanno nuovamente sottolineato l’importanza del trattato di amicizia greco-albanese, stipulato nel 1996 che, nelle comuni intenzioni, dovrà essere rafforzato anche in vista di un prossimo ingresso dell’Albania …

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SERBIA: The Red Queen, Jovanka Broz

(Virtual Vita Nuova) – She was the last living icon of the former Yugoslavia. Jovanka Broz died at the age of 89, and was buried in Belgrade in the tomb of her husband, Marshal Tito. Despite her estrangement from Tito in his last years and the violent collapse of his …

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Gagauzi, i turchi cristiani della Moldavia

I gagauzi sono una piccola popolazione di stirpe turca stanziata nel sud della Moldavia, circa 200.000 persone, tutti di fede cristiana ortodossa. Essi parlano il gagauzo (gagauzca o gagauz türkçesi), una lingua estremamente simile a quella parlata in Turchia, rispetto alla quale si differenzia unicamente per alcuni aspetti morfologici e …

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Odessa, quando il Vaticano salvò i nazisti

Uno dei punti ancora oggi più oscuri della Seconda Guerra Mondiale, ma soprattutto del suo dopoguerra, è la cosiddetta “Operazione ODESSA” (Organisation Der Ehemaligen SS-Angehörigen, Organizzazione degli ex-membri delle SS), vale a dire quella rete che avrebbe messo in salvo numerosi nazisti, tra cui diversi gerarchi, permettendo loro di sfuggire …

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Il futuro perduto dei cristiano-siriaci in Turchia

Murat accoglie gli intervistatori offrendo del çay – il famoso tè turco – nei tradizionali bicchieri a forma di tulipano, come si usa fare in questo angolo di mondo. E’ uno dei tanti turchi emigrati in Svizzera ed ogni anno torna nel sud-est anatolico, sua terra natale, per trascorrere alcuni …

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ASIA CENTRALE: La marmotta atomica, ovvero la peste e l’eredità sovietica

Il recente caso di peste bubbonica apparso in Kirghizistan è stato dichiarato dalle autorità sanitarie locali circonscritto, escludendo possibili future epidemie, tuttavia la vicenda riapre la spinosa questione dei lasciti tossici e biologici del fu impero sovietico in Asia Centrale. Proprio per via della peste kirghisa i media locali hanno messo in rilievo come in Kazakistan gli …

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Alleati del nemico. L’occupazione italiana in Jugoslavia

Qui si parla di un posto chiamato Jugoslavia, regno in sfacelo che fu facilmente occupato dalle truppe dell’Asse, italiane e tedesche, nel 1941. Un posto risorto dalle ceneri del tutto nuovo, rifondato dopo la vittoria del fronte partigiano “rivoluzionario e patriottico” guidato da Josip Broz detto Tito. Ma quei tre …

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POLONIA: Madre, strangola tuo figlio. La pulizia etnica dimenticata

“Madre, stai allattando un nemico. Strangolalo”. C’è una storia che si racconta poco, una pulizia etnica dimenticata nel cuore d’Europa. Era il 1939 e la Seconda guerra mondiale era appena cominciata. Nelle province di Galizia e Volinia, parte dello stato polacco fino all’invasione nazista, vivevano ucraini e polacchi. A dividerli …

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Ashkali, minoranza emarginata dei Balcani

A Veliki Hrt, un sobborgo di Novi Sad, in un campo senza elettricità, senza fornitura d’acqua e strade asfaltate, vivono circa duemila profughi dal Kosovo. Il 20% è di etnia rom e gorani, l’80% è composto invece da ashkali, una popolazione che nel IV secolo d.C. ha lasciato l’antica Persia …

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Drvar, da città eroica di Tito a città morta

Curioso il destino di Drvar, cittadina situata nel nord-ovest della Bosnia. Curioso e paradigmatico. Pochi giorni fa Le Courrier des Balkans ha scritto di “un funerale di prima classe per la città di Drvar”, un funerale celebrato lunedì 4 marzo dai suoi stessi abitanti. La cittadina, infatti, è defunta: economicamente …

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STORIA: Le due chance perdute del papa armeno

Per ben due volte la Chiesa cattolica e’ stata vicina ad avere un Papa armeno, nel ’58 e nel ’63. Ma fu una manovra antisovietica del Sifar, il servizio di spionaggio italiano, concordata con ambienti ecclesiastici, ad impedire che il Conclave da cui uscì papa Giovanni Battista Montini, entrato come …

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STORIA: Quando il panturchismo era “made in Hungary”

Il panturchismo è un movimento nazionalista nato alla fine del XIX secolo, diffusosi tra l’Impero Ottomano, l’Austria-Ungheria e la Germania, e diffusosi in seguito anche nell’Impero Russo, in particolare nelle regioni del Turkestan Occidentale. Esso mira all’unificazione culturale e politica di tutte le popolazioni di origine turcica, attualmente disseminate tra …

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Ricordare per riconciliarsi. Non abbiamo bisogno del nostro genocidio quotidiano

Puntuale arriva il Giorno del Ricordo, il 10 febbraio, e puntale arrivano le polemiche. Perché questa giornata rischia di non essere vissuta come un ricordo per la riconciliazione, ma piuttosto come i “due minuti d’odio” d’orwelliana memoria. Il significato percepito è quello, auto-assolutorio, del “siamo noi le vittime“. E pertanto possiamo poi ritornare, …

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GRECIA: Il giorno dell'insurrezione contro i Colonnelli

Il 17 novembre del 1973 i carrarmati greci sfondavano il cancello del Politecnico di Atene dove da tre giorni gli studenti erano in sciopero contro la Giunta dei Colonnelli, guidata da Georgios Papadopoulos. La protesta degli studenti, scoppiata il 14 novembre, si avvantaggiò della tardiva reazione della Giunta così che i …

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POLONIA: Sulle orme dei tatari, minoranza in estinzione

Qualche decina di chilometri da Białystok, nel voivodato della Podlasia (nord-est della Polonia), si trovano le due località abitate dai tatari, l’antico popolo di origine turcico-mongola che si è insediato su queste terre da secoli. Le località si chiamano Kruszyniany e Bohoniki. Sono famose per le loro moschee lignee, testimonianza …

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L’indipendenza slovena, un gran ballo in maschera

L’indipendenza slovena fu una farsa, e la guerra dei dieci giorni la scena madre di un teatro la cui regia stava a Belgrado. Che gli sloveni fossero protagonisti, comparse o marionette, non è dato capirlo con certezza. Chi vuole ancora fare l’anima candida, e credere alla messa in scena di …

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STORIA: 11 settembre, uno scontro di civiltà?

Centoquarantamila uomini in armi, sotto il vessillo con la mezzaluna. Dalla metà di luglio cingevano d’assedio la città, atto finale di quelle guerre austro-turche che avevano portato le truppe del sultano Maometto IV° fin nel cuore d’Europa. Alla guida di quel possente esercito il gran visir, Kara Mustafa, una sorta …

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LA GUERRA IN CASA # 6: Krajina, la riconquista croata

Quattrocento anni. Tanto è durata la presenza serba nei territori della Vojna Krajina. Dopo quattro anni dalla battaglia di Vukovar parte la riconquista croata della “frontiera militare” asburgica. All’alba del 4 agosto 1995 l’esercito croato, addestrato da esperti americani, muove da sud, da nord e da ovest contro i secessionisti serbi della …

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LA GUERRA IN CASA #5: L’assedio di Vukovar, la Stalingrado croata

La battaglia di Vukovar dura tre mesi e segna il record di diserzioni nella storia dell’esercito jugoslavo: la stessa durata dell’assedio è stata attribuita all’incertezza di ufficiali ancora troppo legati al modello federale di difesa per accettare di radere al suolo una città jugoslava. Oltre che alla disperata difesa organizzata …

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LA GUERRA IN CASA #4: Interludio internazionale, le potenze banchettano con il corpo della Jugoslavia

di Luca Rastello   Il 6 settembre 1991, diciannove giorni dopo l’agonia di Vukovar, prendono avvio i lavori della Conferenza internazionale di pace presieduta da Lord Carrington all’Aia. La diplomazia tedesca presenta un piano di pace che prevede il riconoscimento simultaneo dell’indipendenza delle sei repubbliche che compongono la Federazione e …

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LA GUERRA IN CASA # 2: Alla conquista di Vukovar

di Luca Rastello E che cos’è quel cosino piccolo piccolo? Un ragazzino. Il primo fa male, fa male fin dentro il cuore, nella carne. Devi sparare senza guardarlo e poi cercare subito un altro obiettivo. Per questo i cecchini ammazzano prima il figlio e dopo, solo dopo, la madre. Per …

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Le guerre jugoslave, introduzione a una truffa

guerre jugoslave

Serbi e croati sono la stessa merda di vacca divisa in due dalla ruota del carro della Storia Miroslav Krleza Le guerre jugoslave degli anni Novanta sono state un inganno che ho faticato a svelarmi. La risposta era lì, evidente, a portata di mano. Ma non la vedevo perché sbagliavo …

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STORIA / 9 – Vent'anni dopo, Back to USSR

di Susanne Scholl traduzione di Lorenza La Spada / 1: Il 1991, un anno chiave / 2: L’Unione Sovietica di fronte a una prova decisiva / 3: Primavera 1991, al culmine della crisi / 4: Il matrimonio tra Eltsin e Gorbaciov / 5: La Russia elegge Boris Eltsin / 6: …

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STORIA / 8 – Vent'anni dopo, Back to USSR

di Susanne Scholl traduzione di Lorenza La Spada / 1: Il 1991, un anno chiave / 2: L’Unione Sovietica di fronte a una prova decisiva / 3: Primavera 1991, al culmine della crisi / 4: Il matrimonio tra Eltsin e Gorbaciov / 5: La Russia elegge Boris Eltsin / 6: …

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STORIA / 7 – Vent'anni dopo, Back to USSR

di Susanne Scholl traduzione di Lorenza La Spada /1: Il 1991, un anno chiave / 2: L’Unione Sovietica di fronte a una prova decisiva / 3: Primavera 1991, al culmine della crisi / 4: Il matrimonio tra Eltsin e Gorbaciov / 5: La Russia elegge Boris Eltsin / 6: Lo …

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Sorabi, slavi di Germania. Un grido dal cuore dell’Europa

Generalmente i popoli slavi costituiscono delle maggioranze: pensiamo a paesi come Bulgaria, Croazia, Polonia, Slovenia e Russia. Spesso, data l’estrema varietà culturale dell’Europa centrale e orientale, sono anche minoranze in paesi vicini, che non sono necessariamente abitati da maggioranze slavofone, come gli slovacchi dell’Ungheria o gli sloveni dell’Austria. Accanto a …

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Commemorare le foibe, o il nazionalismo

Argomento delicato quello delle foibe. In questa Giornata del Ricordo riproponiamol’intervista fatta allo storico del colonialismo italiano, Angelo Del Boca, autore, tra l’altro, di “Italiani brava gente” in cui, con estremo rigore storiografico, si illustrano le reponsabilità storiche (gravissime) degli italiani e di come, fin dalla sua nascita, l’Italia si …

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"Lo sai che ci sono i coreani in Uzbekistan?"

La mia ragazza torna a casa e mi dice: “Lo sai che ci sono i coreani in Uzbekistan?“. La guardo e penso che abbia bevuto, generalmente confonde la Slovacchia e la Slovenia, Samarcanda con Trebisonda, e i paesi in -stan sono per lei tutti uguali. Quindi “i coreani in Uzbekistan” mi lasciano …

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STORIA / 6 -Vent'anni dopo, back to Ussr

di Susanne Scholl Traduzione di Lorenza La Spada /1: Il 1991, un anno chiave / 2: L’Unione Sovietica di fronte a una prova decisiva / 3: Primavera 1991, al culmine della crisi / 4: Il matrimonio tra Eltsin e Gorbaciov / 5: La Russia elegge Boris Eltsin ———- Lo scontro …

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Armeni. Il genocidio, le radici, il futuro

La storia Gli armeni sono gli abitanti autoctoni dell’Armenia, una regione storica che va dall’attuale stato di Armenia fino alle province turche dell’Anatolia orientale. La loro presenza su quel territorio è documentata da testimonianze risalenti a più di 2500 anni fa. Fino all’inizio del ventesimo secolo essi hanno abitato un …

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STORIA / 5: Vent'anni dopo. Back to Ussr

di Susanne Scholl Traduzione di Lorenza La Spada La Russia elegge Boris Eltsin articolo originale Per la prima volta nella storia dell’Unione Sovietica, il 12 giugno 1991 si tennero delle elezioni veramente libere nelle quali Boris Eltsin fu eletto Presidente russo. Le elezioni furono un esperimento di natura particolare. Per …

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STORIA / 4: Vent'anni dopo, back in Ussr

di Susanne Scholl Traduzione di Lorenza La Spada /1: Il 1991, un anno chiave / 2: L’Unione Sovietica di fronte a una prova decisiva / 3: Primavera 1991, al culmine della crisi Il matrimonio tra Eltsin e Gorbaciov (testo originale) Nel maggio 1991 in Unione Sovietica la crisi economica era …

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Zeljko Raznatovic, la tigre Arkan. Vita e opere di un pasticcere

  Chi è Zeljko Raznatovic, noto come Arkan, capo delle milizie paramilitari serbe delle “tigri”, responsabili dei peggiori crimini di guerra durante il conflitto jugoslavo degli anni Novanta? Criminale comune, rapinatore, pasticciere, capo ultras. Di lui si sa tutto, ormai, ma il nostro pubblico (come noi) è in buona parte …

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Ventidue anni fa, oggi. Berlino

Troppo vecchio per portare armi e lottare come gli altri – hanno avuto la bontà di assegnarmi il ruolo minore di cronista metto per iscritto – chissà per chi – la storia dell’assedio devo essere preciso ma non so quando l’invasione ebbe inizio duecent’anni fa a dicembre settembre forse all’alba …

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STORIA / 3 – Back to USSR

di Susanne Scholl traduzione di Lorenza La Spada Nel marzo 1991 la situazione era radicalmente peggiorata in tutto l’Impero. Molte repubbliche sovietiche chiedevano l’indipendenza e Mikhail Gorbaciov fu costretto ad indire un referendum. Il risultato fu “sovietico”: più del 70% degli elettori votò (stando ai risultati dichiarati) a favore dell’esistenza …

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STORIA / 2: Vent’anni dopo, back in USSR

di Susanne Scholl traduzione di Lorenza La Spada L’Unione Sovietica di fronte a una prova decisiva Nel febbraio 1991 l’Unione Sovietica sprofondò nella crisi. Proprio come sta accadendo negli Stati arabi in rivolta, tutti si chiedevano come sarebbe andata a finire. Gli avversari, nel febbraio 1991, si chiamavano Boris Eltsin e …

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STORIA /1: Vent'anni dopo, back in USSR

di Susanne Scholl traduzione di Lorenza La Spada Nel 1991, esattamente vent’anni fa, quella che era stata la seconda potenza mondiale per quasi cinquant’anni crollò, portando con sé tra le macerie un intero mondo e un sistema di equilibri politico e culturale. Una data simbolo è il 9 novembre 1989, …

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La Cecoslovacchia ed il Boia di Praga

BERLINO – Come facilmente intuibile, capita che chi si occupi di Germania ed ex Cecoslovacchia provi un fisiologico sospetto per chiunque riesca a pubblicare un libro a tema più o meno narrativo che abbia come nucleo centrale il rapporto tra Germania ed ex Cecoslovacchia. Invidia amplificata dal fatto che il …

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Italia e Polonia, un legame storico inscindibile

Già l’aquila d’Austria le penne ha perdute, il sangue d’Italia, il sangue polacco, bevé col cosacco ma il cuor le bruciò”. In questa quartina del “Canto degli italiani”, composto da Goffredo Mameli nell’autunno del 1847, si fa riferimento alla Polonia. E davvero la storia d’Italia e di Polonia si incrociano …

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I ruteni, il popolo dai mille confini

C’è un posto che si trova dove confinano tutti i confini, dove le frontiere si fronteggiano e le dogane impazziscono. Una regione sottosopra, a seconda di come la si guarda. Questo che posto non esiste, non me ne vogliano i suoi abitanti, e si chiama Rutenia. La popolazione locale è …

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Il pellegrinaggio dei Secleri, cattolici di Romania

Ogni anno a pentecoste decine di migliaia di cattolici si ritrovano a Csíksomlyó (Şumuleu Ciuc in romeno) per rendere omaggio alla Vergine Maria e per partecipare a quello che è considerato il maggiore avvenimento cattolico del bacino carpato-danubiano. Non è così scontato che in Romania, paese la cui popolazione è …

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La tenacia degli ungheresi di Transilvania

  Introduzione di Claudia Leporatti Ungheria e Romania sono due nazioni confinanti ed in un certo senso intersecate, per ragioni storiche. Dopo la Prima Guerra Mondiale, infatti, il Trattato di Trianon del 1920 ha assegnato alla Romania alcuni territori dell’Ungheria, tra cui la Transilvania. Il passaggio, oltre a sconvolgere la popolazione, …

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POLONIA: Era l'8 marzo 1968

L’8 marzo è l’anniversario di una protesta pressoché dimenticata, una protesta senza successo, quella che nel 1968 oppose un piccolissimo manipolo di studenti alla ferocia del regime comunista polacco. Fu quello anche l’inizio di una stagione repressiva che portò al licenziamento, all’arresto e all’espatrio di migliaia di cittadini, molti dei …

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Gli csángó, un popolo in via d'estinzione

Che ci fa un’ antica minoranza ungherese, di religione cattolica, nella moderna Romania ortodossa? Sono gli csángó, eredi della conquista magiara della Moldavia romena nel Medioevo. Gli csángó hanno conservato una lingua che, pur influenzata da tratti slavi e romeni, si presenta come una sorta di ungherese arcaico. Una minoranza …

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Arumeni, esuli della romanità

Verso le montagne Si sono nascosti sulle montagne per sfuggire alle invasioni, hanno sviluppato piccole comunità dedite alla pastorizia continuando a usare la loro lingua che conta, oggi, circa 300mila parlanti. Sono gli arumeni, una delle tante minoranze dimenticate dei Balcani. La loro origine è oscura, ma non troppo, il …

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STORIA: Il sogno di una cosa, quelli che emigravano da Tito

Esiste una parentesi minore ma molto significativa del dopoguerra italiano, scivolata via – chissà perché – dai canali della storia ufficiale, eppur così interessata in questi ultimi anni a studiare e riscoprire le vicende degli italiani in Jugoslavia alla fine della Seconda guerra mondiale. Io stesso mi ci sono imbattuto …

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Guerre jugoslave, verso l’assedio di Mostar

L’attacco a Mostar, prima i serbi poi i croati Nell’aprile del 1992 Mostar fu attaccata dall’JNA (Armata Popolare Jugoslava, in pratica l’esercito di Belgrado) e da unità paramilitari serbe, tra cui gli “Šešeljevci“, gli “Arkanovci” e i “Beli“. I musulmani e i croati si difesero a fianco a fianco. Un …

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Luigi Kossuth, a Torino un monumento dell’eroe ungherese

Capita spesso di non farci caso, indaffarati come si è nel tran-tran quotidiano. E poi quelli son sempre lì, non è che scappano. Fermi in pose guerresche o autoritarie, immoti sforzi equestri, i monumenti sono l’arredo urbano più diffuso e ignorato. Ma chi saranno mai questi faccioni bronzei baffuti, eroi …

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L'eredità bogomila e l'Islam bosniaco

  Il bogomilismo era una dottrina cristiana, giudicata ereticale, che affonda le sue radici nello gnosticismo. In sintesi, i bogomili professano la fede in un’ottica dualistica dell’universo che vede la netta contrapposizione tra bene e male. L’eredità culturale dello gnosticismo si diffuse dapprima lungo la costa settentrionale dell’Africa (da cui …

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I Pomacchi, slavi musulmani

I pomacchi (lingua bulgara:  pomaci) o musulmani bulgari localmente detti anche ahrjani, sono genti slave praticanti l’Islam. La loro origine sarebbe oscura, con tutta probabilità si tratterebbe di bulgari cristiani convertitisi alla religione musulmana nei secoli del dominio ottomano nei Balcani. I pomacchi vivono per lo più in Bulgaria, anche …

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KOSOVO STORIA/4 – Uno stato mafioso nel cuore d'Europa

di Matteo Zola L’oleodotto di Dick Cheney Ambo sta per Albanian Macedonian Bulgarian Oil, entità registrata negli USA per costruire un oleodotto da 1,1 miliardi di dollari (noto anche come Trans-balcanico) che dovrebbe essere ultimato entro il 2011 e portare il petrolio dal Mar Caspio a un terminal in Georgia. …

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Il massacro di Srebrenica, era l’11 luglio 1995

Il genocidio di Srebrenica è una di quelle pagine della Storia che difficilmente, una volta apprese, possono essere dimenticate. Esse diventano simboli, eventi la cui gravità riassume un intero (e controverso) insieme di vicende. Il problema è che Srebrenica non è una di quelle pagine indelebili, anzi è necessario un …

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La persecuzione e la rivolta, il Kosovo verso l’indipendenza

L’ostilità serba nei confronti degli albanesi del Kosovo, in maggioranza nella regione dopo lo spopolamento che seguì l’occupazione ottomana, si esacerbò dal secondo dopoguerra in poi. Durante il regime del Maresciallo Tito l’ordinamento federale dello Stato concesse una larga autonomia al Kosovo, autonomia che venne meno nel 1989. La popolazione …

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KOSOVO STORIA/2 – Quando il Kosovo diventa albanese

di Matteo Zola Il Kosovo, si è visto, è il centro religioso e culturale del popolo serbo dal giorno della battaglia della Piana dei Merli, quando il 28 giugno 1389 (giorno dedicato al culto di San Vito) l’ultimo principe serbo Lazan Hrebeljanovic combattè le truppe turche del sultano Murad I. …

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La fine dei croati di Letnica

Da ottocento anni vivono in Kosovo, tra le montagne della Skopska Crna Gora, il massiccio montuoso che separa il Kosovo dalla Macedonia: sono i croati di Letnica. Prima del 1990 erano quattro i villaggi della minoranza croata, da sempre minacciata -cattolica tra ortodossi e musulmani- e da sempre nascosta tra …

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L’assedio di Dizdarevic, considerate se questo è un uomo

“Oslobodenje”, in serbo-croato, significa “liberazione”. Non è un caso che a portare questo nome sia uno dei quotidiani storici di Sarajevo, fondato dai partigiani che lottavano contro l’occupazione nazista della Jugoslavia. Purtroppo un’altra generazione di redattori della stessa testata ha dovuto vivere una guerra: ne fa parte Zlatko Dizdarevic, che …

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