STORIA

STORIA: La Primavera di Praga, Longo e la svolta del PCI

Il sostegno del partito comunista italiano per la Primavera di Praga rappresentò una svolta politica nelle relazioni tra il PCI e il comunismo sovietico. Schierandosi a favore di Dubček, sia prima che dopo l'intervento militare del Patto di Varsavia, i comunisti italiani sfidarono per la prima volta il Cremlino. Sebbene non si arrivò mai a una rottura totale tra PCI e PCUS, la diversa interpretazione dei fatti cecoslovacchi rappresentò la base teorica per la formulazione, negli anni a venire, della politica euro-comunista di Berlinguer e dei comunisti europei.

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L’antifascismo è anche di destra

Fin dalle origini l’antifascismo ha rappresentato una pluralità di posizioni, anche di destra; liberali, conservatori, cattolici, persino monarchici. Eppure nel nostro paese l’antifascismo non rappresenta un elemento unificante tra destra e sinistra ma costituisce invece un tratto divisivo tra le due...

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Lenin, la tenacia di un (ex) sconfitto

Oggi ricorre il 150° anniversario del rivoluzionario comunista Vladimir Il'ič Ul'janov, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Lenin. Un uomo che, prima di raggiungere i suoi obbiettivi, è stato protagonista di ripetuti fallimenti. Cosa rimane oggi della sua eredità politica?

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E allora le foibe?

Il Giorno del Ricordo è una delle ricorrenze più divisive e che più è stata strumentalizzata a fini politici. Gli attacchi neofascisti contro gli storici che se ne occupano non fanno che riconfermarlo...

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STORIA: La domenica di sangue del 1905

domenica di sangue

Il 22 gennaio del 1905 (9 gennaio del calendario giuliano) si consumava a San Pietroburgo la repressione militare passata allo storia come la domenica di sangue. Un episodio drammatico che spiega bene l'incapacità dello zar Nicola II di comprendere il profondo disagio esistenziale e materiale che investiva la maggioranza del popolo russo dell'epoca.

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STORIA: Quel giorno che nazisti e sovietici sfilarono insieme

Motociclisti della Wehrmacht salutano i carri armati sovietici

Il 22 settembre del 1939 le truppe della Germania nazista celebrano insieme a quelle dell’Armata Rossa la spartizione della Polonia a Brest-Litovsk. Quale fu il retroterra diplomatico che permise questo episodio, impensabile fino a pochi mesi prima? L'articolo cerca di rispondere a questa domanda analizzando i rapporti internazionali dell'URSS negli anni '30 e la politica estera promossa dalle grandi potenze occidentali di fronte all'avanzata del nazismo.

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KIOSK: 25 aprile, una Resistenza internazionale

Nella puntata di giovedì 25 aprile, il viaggio di Kiosk è andato nella direzione opposta rispetto al solito: invece di dirigerci verso l’Est Europa, abbiamo ripercorso le storie e i sentieri di chi dall’Est Europa, e non solo, ha partecipato alla Resistenza antifascista in Italia tra il 1943 e il 1945.

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Sette libri per il giorno del ricordo

La legge del 2004 che istituisce il Giorno del Ricordo lo giustifica con la necessità di tramandare la “memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.” Proprio …

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STORIA: Imre Nagy tra passato e presente

La lotta di Imre Nagy contro l'arroganza del potere nel '56 continua ad intimorire la maggioranza prepotente incarnata oggi dal governo Orban. Coerenza, coraggio e perseveranza nel portare avanti le proprie idee rendono infatti Nagy una minaccia da allontanare anche nel presente.

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STORIA: Quei fascisti a cui piaceva l’URSS

Tra gli antagonisti ideologici del regime fascista il marxismo si configurò, insieme al pensiero liberale e democratico, come il nemico chiave. Malgrado questa antitesi, il fascismo ebbe un approccio "morbido" nelle relazioni diplomatiche con l'URSS e diversi suoi membri mostrarono un certo grado di simpatia verso la rivoluzione bolscevica...

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STORIA: La calda estate del 1968

Le settimane che precedettero l'invasione sovietica furono piene di avvenimenti per la Cecoslovacchia. La presenza delle truppe sovietiche e gli insistenti solleciti di Brežnev lasciavano presagire la fine del movimento riformista guidato da Alexander Dubček.

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STORIA: La Grande Guerra degli italiani d’Austria

Per i centomila sudditi italiani di Francesco Giuseppe la Grande Guerra iniziò già nel 1914 nei combattimenti contro gli zaristi in Galizia. I soldati italiani nell'esercito d'Austria fecero ritorno in patria nelle maniere più disparate - alcuni letteramente facendo il giro del mondo.

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STORIA: L’alba della Primavera di Praga

Il 28 marzo del 1968 iniziò la Primavera di Praga, movimento riformista guidato da Alexander Dubček che cercò di portare in Cecoslovacchia un "socialismo dal volto umano". Nel primo di una serie di articoli dedicati al cinquantesimo anniversario di questi eventi, Donatella Sasso ripercorre le tappe che ne portarono alla nascita.

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CONFINI: Rapporti di forza tra ungheresi e slovacchi

A Kosice ungheresi e slovacchi

Il confine tra Ungheria e Slovacchia si estende per 677 chilometri, 150 dei quali rappresentati dalle acque del Danubio. La coesistenza pacifica di ungheresi e slovacchi all’interno di un unico stato è durata circa un millennio, e solo nell'ultimo secolo i rigurgiti nazionalisti l'hanno messa in discussione.

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CONFINI: I confini nella società liquida

Croazia Schengen

Con questa rubrica, East Journal intende analizzare alcuni dei confini politici dell’Europa contemporanea per mettere in luce la falsità degli stereotipi nazionalisti, e andando oltre le semplificazioni, mostrare le complesse sfumature delle identità comunitarie.

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STORIA: Quando Laika fu lanciata nello spazio

Il 3 novembre 1957 alle 2:30 di notte, dalla base di lancio di Baykonur in Kazakhstan, fu mandato in orbita il secondo satellite artificiale della storia, lo Sputnik 2, con a bordo il primo essere vivente della storia a effettuare un volo orbitale: la cagnetta Laika. Il programma spaziale sovietico …

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BOSNIA: Il mito dei bogomili

A fine 2016 è venuto a mancare Dubravko Lovrenović, professore di storia dell'università di Sarajevo. Lo ricordiamo con la traduzione di un suo saggio sulla questione dei bogomili, presunti eretici medievali divenuti a fino ottocento parte del mito fondativo della Bosnia moderna.

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STORIA: Re Giorgio e l’Europa che non nacque

Una pagina forse poco nota della Storia europea, quando Giorgio di Podebrady pensò di creare una confederazione tra gli stati europei dell'epoca, con l'obiettivo di sconfiggere il pericolo ottomano. Un grande progetto, forse un sogno, che non si realizzò affogando invece nelle vicende della politica spicciola europea, decretando anche la fine dello stesso Re Giorgio.

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L’invenzione dei costumi tradizionali

Un po' ovunque in Europa ci siamo abituati a vedere, in occasione di feste o celebrazioni, persone vestite in abito tradizionale. Quasi ogni regione ha un suo particolare abito, simbolo dell'antichità della cultura e dell'identità locale. Tuttavia questi abiti sono un'invenzione moderna che si lega allo sviluppo dell'idea di "nazione"...

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Sarajevo Rewind 2014>1914: sulla strada di Gavrilo Princip e Franz Ferdinand

L'episodio che costituì il pretesto per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale analizzato attraverso le origini dei due protagonisti. In "Sarajevo Rewind 2014>1914", Eric Gobetti e Simone Malavolti ripercorrono le tappe dell'irredentista serbo Gavrilo Princip e dell'erede al trono austro-ungarico, Francesco Ferdinando, prima dell'attentato di Sarajevo del 28 giugno 1914 che cambiò il corso della storia.

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ROMANIA: Chi sono i secleri, “siculi” di Transilvania

“Ma come, esistono siculi in Transilvania?” E’ un interrogativo che forse alcuni di voi si sono posti, almeno chi non ha avuto il piacere di visitare la Terra Siculorum, regione storica della Transilvania orientale. In queste terre montagnose, difficilmente raggiungibili dalle scarse infrastrutture romene, abitano i siculi, generalmente chiamati székely …

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Per le vittime di Arbe. Lettera aperta al comune di Torino

Un gruppo di studiosi e storici torinesi chiede l'intitolazione di una via: “Vittime del campo di concentramento di Arbe”. Arbe era un campo di concentramento italiano in Jugoslavia. Una pagina dimenticata della nostra storia. East Journal si unisce alla petizione rivolta al sindaco di Torino, Chiara Appendino.

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STORIA: Il turismo in Lettonia ai tempi del KGB

Una ricerca della Latvijas Universitāte rivela le attività di spionaggio della Intūrists, l’agenzia per il turismo della Lettonia sovietica, sui turisti occidentali che visitavano il paese. Un vero dipartimento del KGB col compiti di spiare i visitatori provenienti dall’ovest.

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ROMANIA: Smarcarsi dai sovietici (anche) grazie a Karl Marx

La destalinizzazione avviata in Unione Sovietica a metà degli anni '50 ebbe effetti anche in Romania, dove Gheorghiu-Dej cercò di sfruttare il nuovo clima per un'inversione di rotta: meno terrore, più consenso. Modificare la narrazione storica era un passo necessario al raggiungimento dell'obiettivo. Ma ad aiutare il leader romeno fu anche un alleato inaspettato.

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CROAZIA: La Costituzione di Natale

Costituzione di Natale

Il Natale secondo East Journal. Nel dicembre del 1990 venne promulgata la Costituzione di Natale croata: con essa Franjo Tuđman istituzionalizzò lo scontro con la minoranza serba, aprì le porte alla guerra in Croazia, e, infine, permise alla leadership nazionalista dell'HDZ di raggiungere l'indipendenza e di assicurarsi a lungo il potere.

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