CULTURA

E allora le foibe?

Il Giorno del Ricordo è una delle ricorrenze più divisive e che più è stata strumentalizzata a fini politici. Gli attacchi neofascisti contro gli storici che se ne occupano non fanno che riconfermarlo...

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LIBRI VOLAND: La Resistenza del partigiano sloveno condannato dai comunisti

Georgi Gospodinov

Da poco uscito per i tipi di Voland, nella traduzione di Patrizia Raveggi, Minuetto per chitarra (a venticinque colpi) è il racconto della Resistenza partigiana slovena, in particolare degli eventi dell’autunno e inverno del 1943, conservato nella memoria dell’autore per anni e pubblicato solo nel 1975: i ricordi e gli scritti in prima persona dell’atipico partigiano Berk vengono ritrovati da un anonimo trascrittore, che si cimenta nel riordinare e dare un senso al materiale ritrovato.

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La Polonia e il tabù dell’ambiente

La Polonia ha rifiutato di adempiere agli impegni previsti dal Green Deal europeo. Per avviare una transizione ecologica di tale portata, il governo polacco vuole garanzie economiche dall'Unione Europea e la trattativa sembra difficile ma non del tutto chiusa. Facciamo il punto.

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STORIA: La domenica di sangue del 1905

domenica di sangue

Il 22 gennaio del 1905 (9 gennaio del calendario giuliano) si consumava a San Pietroburgo la repressione militare passata allo storia come la domenica di sangue. Un episodio drammatico che spiega bene l'incapacità dello zar Nicola II di comprendere il profondo disagio esistenziale e materiale che investiva la maggioranza del popolo russo dell'epoca.

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LIBRI VOLAND: Un’infanzia da fiaba in Transilvania

Georgi Gospodinov

Voland ha pubblicato recentemente un romanzo ambientato in una Transilvania fiabesca di sicura presa sul lettore. Tradotto da Mauro Barindi, "Le età dei giochi. Un'infanzia in Transilvania" è un libro che, attraverso lo sguardo di un bambino di cinque anni, ci fa scoprire la storia tormentata di questa straordinaria regione multietnica. Un mondo tutto da scoprire.

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CULTURA: Passeggiata (immaginaria) nella Bucarest greca

Bucarest è una città di contrasti, anche spesso molto stridenti, che lascia impressioni diverse ai moderni turisti. Eppure, la capitale romena è un luogo dalle molte anime, di cui, la più insospettabile è quella greca: al suo periodo greco settecentesco Bucarest, e la Romania, devono moltissimo. L’anima impalpabile e sfuggente di Bucarest, compresa tra un passato orientale e un Occidente scoperto soltanto nel secolo scorso, sta qui: un’anima che, una volta afferrata, non ti abbandona più.

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LINGUAE: La lingua curda, all’origine di un popolo

Una lingua iranica molto importante è il curdo, erroneamente ritenuta da molti parente del turco, è invece una lingua antica che, a dire il vero, non è una lingua sola. Esistono infatti molte varianti del curdo e la questione su chi siano i curdi resta aperta e ha implicazioni politiche rilevanti ...

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L’impensabile anima romena delle Olimpiadi moderne

Una storia tutta balcanica di collaborazione interetnica. Nell’Ottocento, il romanticismo greco ha sognato il ritorno delle Olimpiadi per colmare il gap con il glorioso passato della civiltà classica. In molti hanno tentato e in particolare due aromeni, una minoranza di lingua valacca della penisola balcanica, Evangelis Zappas e Georgios Averof, hanno generosamente finanziato il recupero dell’antico stadio di Atene e l’organizzazione dei primi giochi, rendendo così possibile la rinascita delle Olimpiadi ad Atene nel 1896.

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STORIA: Quel giorno che nazisti e sovietici sfilarono insieme

Motociclisti della Wehrmacht salutano i carri armati sovietici

Il 22 settembre del 1939 le truppe della Germania nazista celebrano insieme a quelle dell’Armata Rossa la spartizione della Polonia a Brest-Litovsk. Quale fu il retroterra diplomatico che permise questo episodio, impensabile fino a pochi mesi prima? L'articolo cerca di rispondere a questa domanda analizzando i rapporti internazionali dell'URSS negli anni '30 e la politica estera promossa dalle grandi potenze occidentali di fronte all'avanzata del nazismo.

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Come Jules Verne scoprì la Transilvania (per amore di una donna)

Chi ha inventato il mito della Transilvania quale sinistra terra di vampiri? Tutti risponderebbero Stoker con il suo Dracula. Eppure pochi sanno che Jules Verne, pare dopo averla visitata seguendo un suo amore, ha scritto un romanzo, "Il castello dei Carpazi", immerso in una Transilvania tenebrosa. Apparso qualche anno prima di Dracula, il romanzo di Verne inaugura una fortunata serie di storie, film e leggende con protagonista questa regione della Romania.

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CULTURA: Il fascino (impensabile) di Brno

Trovarsi a metà strada tra Vienna e Praga è di certo un azzardo. Eppure, in equilibrio tra le due capitali, Brno ha una sua storia, forse meno sensazionale, sicuramente meno nota. Sobria e bizzarra al tempo stesso, ha registrato il passaggio, fra gli altri, di Mendel e Hrabal, Mozart e …

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KIOSK: 25 aprile, una Resistenza internazionale

Nella puntata di giovedì 25 aprile, il viaggio di Kiosk è andato nella direzione opposta rispetto al solito: invece di dirigerci verso l’Est Europa, abbiamo ripercorso le storie e i sentieri di chi dall’Est Europa, e non solo, ha partecipato alla Resistenza antifascista in Italia tra il 1943 e il 1945.

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KIOSK: Donne, diritti negati a est

Questa puntata di Kiosk è dedicata ai “diritti negati da conquistare”, ai femminismi e alla lotta alla discriminazione. Lo facciamo attraverso storie che che partono da est, ma che parlano con urgenza anche delle dinamiche in corso nella società italiana.

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L’ultima puntata di Kiosk, la radio sintonizzata sull’est!

Nell'ultima puntata di Kiosk si guarda ai margini orientali dell’Europa, sfidando e interrogando le frontiere che delimitano paesi, continenti e identità. Con un'intervista a Paolo Rumiz, la storia dei tatari Lipka in Europa centro-orientale e qualche riflessione sulle Pussy Riot, in tour per la prima volta in Italia.

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Sette libri per il giorno del ricordo

La legge del 2004 che istituisce il Giorno del Ricordo lo giustifica con la necessità di tramandare la “memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.” Proprio …

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CINEMA: Crystal Swan, cercando la libertà nella Bielorussia del 1996

Velya ha vent'anni nella Minsk del 1996. Il suo sogno è trasferirsi a Chicago, tempio della musica house con cui racimola due soldi come DJ. Per ottenere un visto deve inventarsi un lavoro sicuro: come manager della fabbrica di bicchieri di cristallo. Ma finisce per scrivere il numero di telefono sbagliato, e si ritrova ospite inattesa di una famiglia di campagna, tutta intenta nei preparativi per il matrimonio del figlio, appena rientrato dal servizio militare.

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STORIA: Imre Nagy tra passato e presente

La lotta di Imre Nagy contro l'arroganza del potere nel '56 continua ad intimorire la maggioranza prepotente incarnata oggi dal governo Orban. Coerenza, coraggio e perseveranza nel portare avanti le proprie idee rendono infatti Nagy una minaccia da allontanare anche nel presente.

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CINEMA: “Good Night Sarajevo”, storia di una voce

“Dovevo restare e combattere. Ma non con il fucile. La mia unica arma era la parola”. Chi parla è Slobodan Minic, detto Boban, storica voce di Radio Sarajevo. E oggi parla in spagnolo, nella lingua del paese che l’ha accolto, lui e gli altri sopravvissuti della sua famiglia, dopo l’esodo/esilio …

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La nuova puntata di Kiosk, la radio sintonizzata sull’est!

Tra le pieghe della memoria Listen to “S01E06 – Tra le pieghe della memoria” on Spreaker. Il viaggio di Kiosk continua con una puntata tutta all’insegna della memoria, o meglio di una pluralità di memorie – spesso contese, distorte o rimosse – da declinarsi sempre al plurale, e da interrogare …

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STORIA: Quei fascisti a cui piaceva l’URSS

Tra gli antagonisti ideologici del regime fascista il marxismo si configurò, insieme al pensiero liberale e democratico, come il nemico chiave. Malgrado questa antitesi, il fascismo ebbe un approccio "morbido" nelle relazioni diplomatiche con l'URSS e diversi suoi membri mostrarono un certo grado di simpatia verso la rivoluzione bolscevica...

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CULTURA: Due uomini finiti. E miopi

Nel "Romanzo dell'adolescente miope", pubblicato postumo, Mircea Eliade racconta la sua giovinezza, attraverso cui si mostrano le contraddizioni dell'uomo del Novecento, preso tra il desiderio di grandezza e lo spaesamento...

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STORIA: La calda estate del 1968

Le settimane che precedettero l'invasione sovietica furono piene di avvenimenti per la Cecoslovacchia. La presenza delle truppe sovietiche e gli insistenti solleciti di Brežnev lasciavano presagire la fine del movimento riformista guidato da Alexander Dubček.

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