CAUCASO

RUSSIA: Il declino dell’Emirato del Caucaso e l’ascesa dell’ISIS

RUSSIA: Ormai da qualche anno l’Emirato del Caucaso, movimento islamista che ambisce a liberare il Caucaso settentrionale dal dominio russo, sembra stia vivendo una crisi irreversibile, provocata soprattutto dalla dura lotta al terrorismo messa in atto da Putin e Kadyrov negli ultimi anni. La crisi del movimento, aggravatasi in seguito alla morte del leader Umarov, ha raggiunto il suo apice dopo l’ascesa dell’ISIS, con cui si è creata una grande rivalità per il controllo della regione

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GEORGIA: il governo tratta con Gazprom, le opposizioni protestano

In Georgia, il governo tratta per con Gazprom per riaprire il mercato al gas russo, scatenando le proteste delle opposizioni. Nel frattempo, i leader del Caucaso meridionale seguono con attenzione gli sviluppi dell'accordo sul nucleare iraniano, con un occhio di riguardo alle possibili conseguenze sul mercato energetico regionale ed internazionale.

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RUSSIA: L’Emirato del Caucaso, all’origine del jihadismo caucasico

RUSSIA: Ancora prima dell'ISIS, Mosca negli ultimi anni ha spesso dovuto avere a che fare con il terrorismo islamista, sviluppatosi soprattutto nel Caucaso settentrionale in seguito all'instabilità causata dalle due guerre cecene. Il nemico più temuto in questi anni è stato l’Emirato del Caucaso, proclamato da un gruppo di ribelli capeggiati da Dokku Umarov dopo la salita al potere di Kadyrov in Cecenia con l’obiettivo di estendere la ribellione da Grozny a tutta la regione, per creare un nuovo stato islamico alle porte dell’Europa

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NAGORNO-KARABAKH: Non si spara per gioco

Anna Mazzone è una giornalista della RAI inserita nella black lista dell'Azerbaigian: a causa del suo lavoro, non potrà più mettere il piede in territorio azero. Le abbiamo chiesto se ritiene possibile che torni la guerra in Nagorno-Karabakh, piccola regione contesa al centro di un'intricata rete di alleanze e interessi.

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AZERBAIGIAN: Elezioni senza opposizione. Aliyev ancora alla guida del paese

AZERBAIGIAN: Il 1° novembre si sono svolte in Azerbaigian le elezioni parlamentari, che come da copione hanno sancito l’ennesima vittoria del Partito del Nuovo Azerbaigian, agevolata anche dalla decisione dell’opposizione di boicottare le elezioni. All’elezione non hanno potuto prendere parte gli osservatori internazionali dell’OSCE, fermati da una serie di restrizioni del governo

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Tra negazionismo e libertà d’espressione. I giudici di Straburgo e il genocidio armeno

Per la Corte europea dei diritti dell’uomo negare pubblicamente l’esistenza del genocidio armeno non costituisce reato. Smentita la condanna inflitta in Svizzera nel 2007 al politico turco Doğu Perinçek, che aveva definito gli eventi del 1915 “una menzogna internazionale”. Ciò costituirebbe un’indebita “interferenza con l’esercizio del suo diritto alla libertà di espressione”.

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AZERBAIGIAN: Amnesty International cacciata dal paese alla vigilia delle elezioni

A meno di un mese dalle elezioni, due membri di Amnesty International sono stati bloccati e deportati dall’aeroporto di Baku, capitale dell’Azerbaigian. Abbiamo intervistato una di loro, Natalia Nozadze. Il tutto mentre prosegue inarrestabile la deriva autoritaria orchestrata dal presidente Aliyev. Un’operazione sistematica, che non riguarda solo le poche voci libere rimaste nel paese, ma sempre più spesso anche le organizzazioni internazionali, prese di mira per le attività di promozione dei diritti umani.

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OSSEZIA DEL SUD: Il controllo russo scorre insieme al gas

Sperduta tra le montagne del Caucaso, al confine tra Russia e Georgia, si trova l’Ossezia del Sud, una piccola regione de iure parte della Repubblica di Georgia, e de facto repubblica autonoma sotto l’ombrello russo. Il governo della capitale Tskhinvali aveva proclamato la sua indipendenza fin dal 1990, sulle rovine …

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ARMENIA: Altra notte di protesta, ma non è uno “scenario ucraino”

Un’altra notte di protesta a Yerevan. Malgrado la repressione della polizia, migliaia di persone sono rimaste amanifestare davanti al palazzo del governo che si è rifiutato di ascoltare le richieste della popolazione e ha confermato di voler aumentare del 16% i prezzi dell’energia elettrica a partire dal prossimo agosto. Una decisione che si deve alla svalutazione della moneta locale …

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NAGORNO KARABAKH: Elezioni democratiche in un paese non riconosciuto

Si sono svolte lo scorso 3 maggio le seste elezioni parlamentari dell’autoproclamata Repubblica del Nagorno-Karabakh, che dal 1994 amministra i territori strappati dall’Armenia all’Azerbaigian, sui quali nell’ultimo anno erano soffiati spesso venti di guerra. Le elezioni sono state salutate come un successo solo all’interno del territorio del Nagorno Karabakh; fuori, invece, indifferenza …

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La guerra di Putin (1999 – 2009)

Il periodo di pace fu destramente turbolento per la Cecenia. Anche se le elezioni del 1997 confermarono Mashkadov quale leader indiscusso, facendone il presidente del paese, molte erano le resistenze interne e troppo il potere dei signori della guerra, come Raduev e Basaev. Raduev dichiarò che non avrebbe deposto le …

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La guerra di Elstin (1994-1996)

Dalla disgregazione dell’URSS la Cecenia ereditò un arsenale di 40mila armi automatiche che, in assenza di un esercito, finirono nelle mani di privati cittadini alimentando il crimine organizzato. Tuttavia, quando la Russia mosse guerra, trovò la resistenza cecena ben equipaggiata. Così quando il 26 novembre le truppe degli oppositori di …

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Dudaev ed Elstin

Non dobbiamo avere l’impressione che la natura della crisi cecena sia diversa da quella delle crisi che coinvolsero l’area post-sovietica nei primi anni Novanta: anche qui, come altrove, ci fu una violenta de-industrializzazione, un’impennata della criminalità, una forte emigrazione, la diffusione di traffici illeciti e il saccheggio del patrimonio economico, …

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L’ascesa di Dudaev

Un primo chiarimento. In quel momento la Cecenia è parte di una Repubblica autonoma socialista sovietica, quella della Cecenia-Inguscezia che comprendeva, appunto, i territori di Cecenia e Inguscezia. Si stavano però formando, in quel 1990, alcune forze di opposizione non ufficiale al governo sovietico grazie anche alla spinta data dal …

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La memoria della deportazione

La mattina del 23 febbraio 1944 migliaia di soldati sovietici accerchiarono le città e i villaggi ceceni e in poche ore deportarono l’intera popolazione, circa 500mila persone, trasferite forzosamente in Asia centrale. Secondo un piano meticolosamente studiato la deportazioni colpì anche i ceceni che si trovavano al di fuori della …

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Russia e Cecenia tra conquista e resistenza

Il territorio che oggi costituisce la Cecenia è stato conquistato dai russi appena due secoli fa. Fin da subito, alla conquista seguirono le guerre che però mai portarono a un punto risolutivo: i russi non riuscirono a radicarsi nel territorio, i ceceni non poterono liberarsi della presenza e del potere …

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AZERBAIGIAN: I Giochi Europei e la questione dei diritti umani

Mancano ormai pochi mesi all’inaugurazione della prima edizione dei Giochi Europei, un nuovo evento sportivo, versione continentale dei Giochi Olimpici organizzata dall’International Olympic Committee, che vedrà svolgersi la sua prima edizione a Baku, capitale dell’Azerbaigian. Negli ultimi tempi, a far discutere non è però l’imminente manifestazione sportiva, quanto invece un …

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ABKHAZIA: I diritti umani nei buchi neri post-sovietici

L’Abkhazia è un dei vari stati a limitato riconoscimento internazionale che dal tempo della dissoluzione dell’URSS costellano la periferia della Russia e che con essa intrattengono rapporti di varia natura, dalla Transnistria moldava controllata militarmente, al Nagorno-Karabakh vassallo dell’Armenia, dalla Crimea ucraina presto inglobata da Mosca, alle (ultime arrivate) repubbliche popolari di Lugansk e …

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CECENIA: Groznyj in piazza contro Charlie

Se a Parigi erano oltre un milione, a Groznyj lunedì 19 gennaio a scendere in piazza sono state diverse centinaia di migliaia di persone (secondo alcuni un milione proveniente da tutta l’area settentrionale del Caucaso; per altri almeno il 60% della popolazione della regione). Opposto il sentimento: da una parte …

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GEORGIA: Nuovo accordo in vista tra Russia e Ossezia del Sud

Dopo aver stretto lo scorso novembre alcuni accordi con l’Abkhazia riguardanti la difesa e la sicurezza dei confini, la Russia nel prossimo mese sembra essere intenzionata a siglare ulteriori accordi anche con l’altra repubblica secessionista dalla Georgia, l’Ossezia del Sud. Secondo quanto affermato dal presidente della repubblica sud-osseta Leonid Tibilov, …

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GEORGIA: Il Sogno Georgiano perde la maggioranza in Parlamento. Verso una nuova crisi politica?

Il Partito Liberale Democratico georgiano guidato dall’ex ministro della difesa Irakli Alasania ha ufficialmente lasciato la coalizione di governo Sogno Georgiano che perde così la maggioranza in Parlamento. La causa scatenante di questo divorzio politico è l’accusa di corruzione nei confronti del Ministero della Difesa che ha portato all’arresto di …

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ARMENIA: In piazza contro l'Unione Economica Euroasiatica

Dopo Russia, Bielorussia e Kazakistan, l’Armenia è diventata ufficialmente il quarto membro dell’Unione Economica Euroasiatica. La firma dell’accordo di adesione, la quale era attesa da tempo, è avvenuta venerdì 10 ottobre a Minsk, in Bielorussia, al termine di un incontro dedicato proprio all’Unione Economica Euroasiatica, tenutosi in seguito al consueto …

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ALBANIA: Al via il corridoio meridionale del gas

Il ministro albanese dell’Energia, Damian Gjiknuri, ha partecipato ad una visita a Baku, Azerbaijan, dove hanno inizio i lavori di costruzione per il “corridoio meridionale del gas”, che partirà dai campi “Shah Deniz”, a 70 km dalla capitale azera, e che, attraverso il raccordo tra gasdotto trans-anatolico TANAP (tra Turchie …

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ABKHAZIA: Cambio al vertice dopo i tumulti primaverili

È tempo di cambiamenti politici nell’autoproclamata Repubblica d’Abkhazia, piccolo territorio situato sulla catena del Caucaso a cavallo tra Russia e Georgia: le elezioni presidenziali tenutesi lo scorso 24 agosto hanno infatti visto la vittoria al primo turno di Raul Khadzhimba, leader del Forum per l’Unità Nazionale dell’Abkhazia, formazione politica precedentemente …

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UCRAINA: Anche i ceceni combattono per Mosca

La lotta separatista che da tempo imperversa nelle regioni orientali dell’Ucraina, in particolare Donetsk e Lugansk, è ormai arrivata al centro dell’attenzione e della mediazione internazionale. Intanto Stati Uniti, Unione Europea e Russia discutono sul futuro di quest’area nel corso di telefonate, vertici e incontri internazionali, quasi come se si …

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CAUCASO: La criminalità dilagante del Far West russo

Non sembrano volersi fermare gli spargimenti di sangue nella turbolenta regione del Caucaso settentrionale, da tempo afflitta dalle violenze legate all’estremismo islamico e alla diffusa criminalità. Solo nel corso dell’ultima settimana, infatti, a partire dal “solito” Daghestan fino alla Kabardino-Balkaria, si sono verificati una serie di diversi incidenti e scontri …

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L'anima del Caucaso: "Ali e Nino" di Kurban Said

Negli anni Trenta Essad Bey era uno scrittore di grande fama e notorietà. Collaborava a riviste prestigiose, fra cui la statunitense “Asia” e la tedesca “Die Literarische Welt“. Lasciò questo periodico quando aveva 28 anni, dopo aver scritto ben 144 articoli, persino più di Walter Benjamin, altro importante collaboratore del …

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GEORGIA: Sentirsi europei a Tbilisi

Da TBILISI – Nove maggio: Giorno dell’Europa, ma anche Giorno della Vittoria nei paesi post-sovietici. Sebbene non più celebrato in Georgia dalla caduta dell’URSS e dall’indipendenza, questa giornata resta associata più alle vecchie tradizioni che alle nuove nella mente di molti georgiani. Ma non è così per tutti. Ani, 24 anni, di Tbilisi, …

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UCRAINA: La storia degli armeni di Crimea

Il recente riconoscimento armeno dell’annessione della Crimea alla Russia ha scatenato una guerra diplomatica tra l’Ucraina e il paese caucasico, incrinando i legami che da tempo uniscono i due paesi. Infatti, nonostante le due nazioni siano di recente costituzione, ucraini e armeni hanno da sempre intrattenuto ottimi rapporti, e lo …

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ARMENIA: Cambio al governo dopo l’addio di Sargsyan

L’Armenia si prepara a un cambio al vertice. Dopo le improvvise dimissioni del capo del governo Tigran Sargsyan, annunciate lo scorso 3 aprile in seguito alle forti critiche ricevute per una controversa riforma delle pensioni, nel paese caucasico si sta lavorando alla formazione del nuovo governo, che dovrà essere formato …

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RUSSIA: Sochi, la scommessa vinta di Putin

Cala definitivamente il sipario sulle Olimpiadi di Sochi, con la cerimonia di chiusura che domenica pomeriggio ha posto ufficialmente la parola fine alla discussa manifestazione olimpica. Nonostante tutte le critiche ricevute, la figura di Putin sembra uscirne rafforzata. La manifestazione da lui fortemente voluta e organizzata alla fine si è …

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GEORGIA: Restano gelidi i rapporti con Mosca, che con la scusa di Sochi sposta i confini

Da quando la coalizione Georgian Dream, in opposizione al presidente Mikheil Saakashvili, ha vinto le elezioni parlamentari dell’ottobre 2012, il miglioramento delle relazioni con la Russia è diventato una delle priorità della politica estera georgiana. Tuttavia, nonostante i primi promettenti passi verso la normalizzazione dei rapporti commerciali e culturali quelli …

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CAUCASO: Si dimette il rappresentante speciale UE

Il diplomatico francese Philippe Lefort, rappresentante speciale dell’Unione Europea per il Caucaso meridionale e la crisi in Georgia, ha annunciato recentemente le proprie dimissioni, confermando le voci che da tempo rivelavano degli attriti con alcune autorità europee. Le dimissioni di Lefort arrivano in un momento abbastanza delicato per l’est europeo, …

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RUSSIA: La fiamma olimpica sbarca in Cecenia

Manca ormai una settimana all’inizio delle tanto discusse Olimpiadi Invernali di Sochi, e anche se le mille polemiche che hanno caratterizzato fino a questo momento l’organizzazione dell’evento sportivo non intendono placarsi, in Russia tutti attendono con trepidazione l’inizio della manifestazione. Intanto la fiamma olimpica è arrivata nel cuore della turbolenta …

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GEORGIA: Il suo recente passato, l’Europa più vicina e nuovi assetti interni. Intervista con Emanuele Cassano

La Georgia sta voltando le spalle al suo recente passato, tra guerre e vecchie élites economiche e politiche, e prova a darsi una collocazione  internazionale che abbia l’Europa come un partner più presente nel suo futuro. Pubblichiamo un’intervista al nostro collaboratore Emanuele Cassano, apparsa su Mentinfuga.com. Vorrei cominciare con una domanda …

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ARMENIA: A febbraio in piazza. Quando iniziò la primavera di proteste

Arrivai in Armenia ad una settimana di distanza dalle elezioni presidenziali che si tennero nel paese il 18 febbraio 2013 e che videro la contestata rielezione del presidente uscente Serzh Sargsyan. Una turbolenta, tesa e polemica campagna elettorale aveva caratterizzato il periodo pre-elettorale: i principali partiti d’opposizione avevano boicottato il voto, …

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ARMENIA: Non solo Kiev. Anche Yerevan scende in piazza

In questi ultimi giorni a Kiev, come del resto in tutte le altre principali città dell’Ucraina occidentale, ma anche orientale, è in atto una protesta su larga scala contro la decisione del presidente Yanukovych di far saltare la firma dell’accordo di associazione all’Unione Europea, accordo che doveva essere siglato in …

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La Baku di Joseph Roth

Pubblichiamo l’incipit del capitolo 8 di Fuga senza fine, libro del 1964 dell’autore della Marcia di Radetzky e della Cripta dei Cappuccini. Un inno alla città di Baku negli anni ’20, quando già il petrolio pompava ricchezza sulle rive del Caspio. Buona lettura. Ogni sera era possibile vedere nel porto …

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GEORGIA: Il dimissionario Ivanishvili nomina un nuovo premier

Dopo aver cambiato nei giorni scorsi il Presidente della Repubblica con l’elezione di Giorgi Margvelashvili, evento che ha segnato la fine dell’era Saakashvili, in Georgia ci si appresta a sostituire nuovamente anche il Primo Ministro. Il premier georgiano Bidzina Ivanishvili, che aveva annunciato di volersi dimettere entro la fine dell’anno …

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AZERBAIGIAN: Stravince Aliyev tra le critiche

È andato tutto come previsto in Azerbaigian: l’esito delle elezioni presidenziali di ieri ha sancito quello che tutti si aspettavano, ovvero un largo trionfo del presidente uscente Ilham Aliyev, che con l’84,72% dei voti ha sbaragliato la debole e inconsistente concorrenza e dato vita al suo terzo mandato presidenziale. Il …

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CECENIA: La Russia ammette violazioni ai diritti umani

Per la prima volta dopo tanto tempo cade un muro di silenzio sulla guerra russo-cecena che durava ormai da più di una decina di anni. Secondo quanto affermato dalla Corte di Strasburgo nella sentenza di condanna emessa recentemente nei confronti della Russia per il bombardamento del villaggio di Aslanbek-Sheripovo del …

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ABKHAZIA: Ucciso in un attentato diplomatico russo

Il 9 settembre a Sukhumi, capitale della repubblica de facto d’Abkhazia, è stato ucciso il primo segretario dell’Ambasciata russa, Dmitri Visherev. Il diplomatico, secondo quanto riferito dal Ministero dell’Interno, è stato freddato da vari colpi di pistola mentre si trovava in macchina nei pressi della zona in cui risiedeva. L’omicidio, avvenuto verso …

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AZERBAIGIAN: Putin accorre a Baku, la Turchia anche, l’Armenia si preoccupa

L’Azerbaigian sta sempre più diventando il centro di molti interessi geopolitici, sia per via della sua posizione geografica che per le sue imponenti riserve energetiche. A conferma di questo la delegazione russa, nutrita di esponenti di primissimo livello Putin incluso, che si è recentemente recata in visita diplomatica a Baku; proprio mentre nel paese caucasico era …

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CECENIA: Il diritto all'autodeterminazione e l'indipendentismo ceceno

Un compendio -breve ma dettagliato- per comprendere cosa si intenda nella giurisprudenza internazionale per “autodeterminazione dei popoli“, e per approfondire le questioni relative alle istanze indipendentistiche cecene. Il caso ceceno, oggetto della trattazione, è comparato ad altri casi simili: Kosovo, Timor Est, Namibia, Sahara occidentale e Palestina. Lo specifico ceceno …

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GEORGIA: Quattro milioni di euro dall'UE per far rinascere l'agricoltura

Quaranta milioni di euro per sostenere lo sviluppo dell’agricoltura. Questo l’importo del progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dell’European Neighbourhood Program for Agriculture and Rural Development (ENPARD) che vedrà come destinataria la Georgia, paese che da sempre basa la propria economia e sopravvivenza su attività agricole e pastorizie ma che oggi si …

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ARMENIA: Una primavera di protesta

L’Armenia negli ultimi mesi è scossa da una serie di tensioni legate all’esito delle elezioni presidenziali svoltesi nel febbraio scorso. La prevedibile riconferma di Sargsyan ha scatenato infatti la reazione dei manifestanti appartenenti all’opposizione, guidati da Hovannisian, il quale dopo aver rifiutato di riconoscere la vittoria dell’avversario, negli ultimi mesi …

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CECENIA: Gli attentatori di Boston, perché lo hanno fatto?

Molto si è scritto, frettolosamente, sull’attentato di Boston realizzato da due giovani di nazionalità cecena. Il fondamentalismo, il terrorismo internazionale, il razzismo, l’ideologia politica persino Al-Qaeda: ma non per questo hanno agito Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev. Nulla di quanto fin qui raccolto in merito alla vita dei due giovani, di …

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Gli attentatori di Boston sono ceceni?

Mentre è caccia all’uomo per catturare, o uccidere, uno degli attentatori della maratona di Boston, emergono indiscrezioni sulla loro nazionalità. Secondo l’Associated Press e il Boston Globe si tratterebbe di due fratelli di origine caucasica, precisamente cecena, negli Stati Uniti da appena un anno. Il ricercato risponderebbe al nome di …

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AZERBAIGIAN: Aggredito uno dei capi dell’opposizione. Sempre più lontana la democrazia nel paese

Lo scorso 14 marzo nella Repubblica Autonoma del Nakhcihvan aggressori ignoti hanno attaccato uno dei leader del partito d’opposizione Musavat, Sabir Veliyev, il quale è stato picchiato e malmenato duramente. Ricoverato d’urgenza in ospedale, Veliyev ha riportato numerose contusioni, un trauma cranico e altre ferite alla testa. Pochi giorni prima, …

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STORIA: Le due chance perdute del papa armeno

Per ben due volte la Chiesa cattolica e’ stata vicina ad avere un Papa armeno, nel ’58 e nel ’63. Ma fu una manovra antisovietica del Sifar, il servizio di spionaggio italiano, concordata con ambienti ecclesiastici, ad impedire che il Conclave da cui uscì papa Giovanni Battista Montini, entrato come …

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GEORGIA: Niente rapporti diplomatici con la Russia

Russia e Georgia continuano a guardarsi in cagnesco. I rapporti diplomatici fra i due paesi, infatti, non possono essere ristabiliti in un prossimo futuro. È quanto inequivocabilmente si deduce da una risoluzione che nei giorni scorsi è stata adottata dal parlamento georgiano e definisce le direttive fondamentali della politica estera …

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AZERBAIGIAN: Proteste a Baku contro le morti nell'esercito

L’Azerbaigian continua ad essere inquieto nonostante i tentativi del governo di dare un’impressione di normalità e democratizzazione. Nella capitale Bakù la polizia ha fatto uso di proiettili di gomma e di idranti per sciogliere una dimostrazione di oppositori. La dimostrazione non era stata autorizzata e si è svolta domenica 10 …

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NAGORNO KARABAKH: La salvezza non verrà da Mosca. La soluzione del conflitto dovrà venire dal basso

Traduciamo qui di seguito l’incipit e le conclusioni di un’analisi di Anahit Shirinyan per Caucasus Edition sul ruolo della Russia nella mediazione tra Armenia e Azerbaijan sul conflitto del Nagorno Karabakh.  Il ruolo della Russia negli sforzi per risolvere il conflitto del Nagorno-Karabakh: dalla percezione alla realtà Il processo di pace nel …

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GEORGIA: Le manovre dei filo-russi e gli interessi di Mosca

Il Cremlino non lascia niente di intentato per ristabilire almeno in parte, e talora per interposta persona, la propria influenza sulla Georgia, minata radicalmente dalla guerra del 2008 conclusasi con l’”indipendenza” dell’Abkhazia e della Sud-Ossezia. Naturalmente Vladimir Putin cerca anche di approfittare della vittoria alle “politiche” dell’ottobre scorso di Bidzina …

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