Scomparso a febbraio, il giurista mise fine alla pena di morte in Francia e portò ordine nella dissoluzione jugoslava. A 95 anni, aveva appena terminato un libro in cui si auspicava che Vladimir Putin fosse assicurato alla giustizia internazionale come Milosevic
Leggi tuttoKarakazandziluk: il nazionalismo serbo nella critica letteraria in Bosnia
Il critico letterario sarajevese dimostra la strumentalizzazione di Ivo Andric e altri scrittori bosniaco-erzegovesi a favore del nazionalismo gran-serbo
Leggi tuttoBOSNIA: Le condanne a trent’anni dal massacro di Strpci
Sono passati trent'anni esatti dal giorni in cui, alla piccola stazione di Štrpci, presso Višegrad, i paramilitari serbo-bosniaci rapiscono e poi fucilano 20 passeggeri del treno Belgrado-Bar. Nei mesi scorsi, la Corte della Bosnia Erzegovina ha condannato i responsabili diretti di tale crimine di guerra.
Leggi tuttoSERBIA: Un bosco a Belgrado per ricordare Srebrenica?
È possibile erigere a Belgrado un Memoriale alle vittime del genocidio di Srebrenica? Con il loro progetto di un bosco della memoria, gli architetti Antonio Grgić e Mia David hanno vinto il concorso indetto dalla Youth Initiative for Human Rights
Leggi tuttoContinua all’Aja l’ultimo processo del Tribunale penale per l’ex Jugoslavia
Il processo all'Aja ai capi dell'intelligence serba di Milošević conferma la responsabilità della Serbia nella dissoluzione della Jugoslavia...
Leggi tuttoCINEMA: Venezia – Sarajevo e le ferite aperte, intervista a Teona Strugar Mitevska
Dopo il successo internazionale di Dio è donna e si chiama Petrunya, la regista macedone Teona Strugar Mitevska presenta alla Mostra del Cinema di Venezia il suo nuovo lungometraggio, L'uomo più felice del mondo, di produzione bosniaca.
Leggi tuttoSERBIA: Sul genocidio di Srebrenica tutto tace
Non c'è stata una sola dichiarazione ufficiale dalle autorità di Belgrado lunedì 11 luglio, in occasione del 27° anniversario del genocidio di Srebrenica. A parte le iniziative della società civile, la posizione delle autorità serbe resta quella di negare la natura del genocidio.
Leggi tuttoBOSNIA: Trent’anni fa la guerra, la memoria è come uno sputo
Trent'anni dallo scoppio della guerra in Bosnia Erzegovina cambio per sempre il paese: a distanza di anni la Bosnia è oggi un paese più che mai diviso su basi etniche e incapace di trovare una visione condivisa del suo passato e del suo futuro
Leggi tuttoSERBIA: Se la polizia fa la guardia a un murale per Mladic
A Belgrado, un murale dedicato al boia di Srebrenica Ratko Mladic viene sorvegliato dalla polizia affinché non venga rovinato dalla popolazione del quartiere, che è già insorta contro quello che sembra un tentativo da parte delle autorità locali di elogiare i criminali di guerra
Leggi tuttoLIBRI: “Il Pioniere”, ricordare oggi la Jugoslavia, di Tatjana Djordjevic Simic
Che fine hanno fatto i pionieri di Tito che giurarono fedeltà alla Jugoslavia socialista? E che ricordo conservano oggi di quel paese? Intervista all'autrice del romanzo "Il Pioniere", Tatjana Djordjevic Simic
Leggi tuttoGli eroi son tutti giovani e belli
Nelle stesse ore in cui Mladić veniva condannato definitivamente all'ergastolo due campioni dimostravano al mondo chi sono i veri eroi della Serbia.
Leggi tuttoBOSNIA: Ucciso a Mostar Marko Radic, il boia del campo di Vojno
Ucciso a Mostar in una sparatoria Marko "Maka" Radić, criminale di guerra croato-bosniaco. Era a piede libero da due anni, nonostante una condanna a 21 anni che avrebbe dovuto tenerlo dietro le sbarre almeno fino al 2027.
Leggi tuttoSERBIA: La mostra sull’eccidio di Tuzla e la memoria latitante
È stata inaugurata a Belgrado una mostra per ricordare l'eccidio della Kapija, a Tuzla, dove nel 1995 furono uccisi 71 bosniaci da una granata lanciata dalle milizie serbo-bosniache. Un atto meritorio e coraggioso in un contesto in cui negazionismo e revisionismo sembrano sempre più diffusi e invincibili
Leggi tuttoBOSNIA: In morte di Momcilo Krajisnik, criminale di guerra
Momcilo Krajisnik - uno dei principali leader politici serbo-bosniaci durante la guerra in Bosnia del 1992-95 - è morto oggi a 75 anni per complicazioni da COVID-19 a Banja Luka, proprio nel giorno in cui Serbia e Republika Srpska festeggiano per la prima volta la nuova "Giornata dell'unità serba, della libertà e della bandiera nazionale"
Leggi tuttoSTORIA: Warajevo, programmare sotto l’assedio
Durante l'assedio, due giovani programmatori sarajevesi svilupparono quello che rimane uno dei migliori emulatori DOS per XS Spectrum
Leggi tuttoC’è stata la guerra, in Serbia?
A quasi trent'anni dallo scoppio delle guerre jugoslave, resta poco noto tra i serbi quanto la guerra abbia coinvolto anche il loro paese. Una mappa interattiva riunisce tali informazioni.
Leggi tuttoSTORIA: Quando a Belgrado si scendeva in piazza contro la guerra
Nei primi anni Novanta Belgrado fu teatro di una resistenza civica contro le guerre del regime di Slobodan Milošević. Storia di una generazione che non si rassegnava alla fine nel sangue della Jugoslavia
Leggi tuttoSTORIA: Rimtutituki. Suonare contro la guerra a Belgrado nel 1992
Nel 1992 tre dei più famosi gruppi rock jugoslavi - Ekatarina Velika (EKV), Električni Orgazam e Partibrejkers - si riunirono nel progetto Rimtutituki di musica contro la guerra
Leggi tuttoBOSNIA: Safet Vukalic, una voce dal genocidio
Il 20 maggio l'ONG britannica Remembering Srebrenica ha condotto un'intervista interattiva via twitter con Safet Vukalic. A 16 anni, a Prijedor, Safet ha visto suo padre e suo fratello deportati nei campi di concentramento, durante la pulizia etnica nel nord della Bosnia
Leggi tuttoBOSNIA: Tuzla, a 25 anni dal massacro della Kapija
La sera del 25 maggio 1995 una granata cadeva sulla Kapija, a Tuzla, facendo 71 vittime e 240 feriti, quasi tutti giovani e giovanissimi. Il responsabile, il generale Novak Djukic, resta ancora oggi alla macchia in Serbia
Leggi tuttoBOSNIA: Condannato Susnjar, uno dei boia di Visegrad
La Corte di stato della Bosnia Erzegovina ha condannato in primo grado Radomir Šušnjar a vent'anni di carcere per crimini di guerra contro la popolazione civile di Višegrad durante l'offensiva serbo-bosniaca del giugno 1992.
Leggi tuttoBOSNIA: Karadzic è stato condannato all’ergastolo
Radovan Karadzic, ex presidente della Repubblica Srpska di Bosnia, è stato condannato all'ergastolo dal tribunale dell'Aia
Leggi tuttoBALCANI: L’ Aja condanna il sestetto della Herceg Bosna
l Tribunale dell’Aja ha emesso una sentenza definitiva di condanna contro sei leader politici e militari croato-bosniaci. Il gesto suicida di Praljak, uno di loro, ha però nuovamente umiliato le vittime dei crimini degli anni '90
Leggi tuttoBOSNIA: Israele contribuì al genocidio di Srebrenica
La Corte Suprema israeliana si è rifiutata di rivelare i dettagli richiesti dalla petizione di due attivisti circa il commercio di armi di Israele verso le truppe che compirono il massacro di Srebrenica.
Leggi tuttoBOSNIA: Storia dell’assedio di Sarajevo a vent’anni dalla sua fine
Nel 1992,mentre le truppe militari serbe si spostavano nella valle della Drina con l'intento di conquistare più territorio possibile, iniziò quello che verrà ricordato come l'assedio più lungo della storia della guerra in età contemporanea, superando di gran lunga quelli di Stalingrado e Leningrado durante la seconda guerra mondiale. Sarajevo fu stretta nella morsa dell'Armata (l'esercito jugoslavo, la JNA – Jugoslovenska Narodna Armija) dal 5 aprile del 1992 al 29 febbraio del 1996, circondata da almeno 13.000 uomini della JNA stanziati nelle montagne circostanti, armati con artiglieria leggera e pesante, mortai e obici, semoventi e carri-armati.
Leggi tuttoBALCANI: Persone in fuga dalla tempesta, i migranti sulle rotte che furono della guerra
Era l'agosto del '95 quando i serbi di Croazia lasciarono le Krajine, in fuga dall'"operazione Tempesta" lanciata dal generale Gotovina. Ben pochi fecero ritorno. Oggi, la stessa rotta, al contrario, è percorsa da altre persone in fuga, arrivate da più lontano. Come le prime, unite dalla volontà di attaccarsi alla vita.
Leggi tuttoL’operazione Oluja e la fine della secolare convivenza in Krajina
Il 5 agosto del 1995 le forze speciali dell'esercito croato rientravano in possesso dei territori sottratti a Zagabria dai secessionisti della Krajina, che sin dal 1991 aveva rappresentato, dal punto di vista militare, il casus belli della guerra in Croazia. Quest'operazione militare aveva il nome di "Oluja", ovvero "tempesta", ed ebbe come conseguenza la fine della secolare convivenza tra serbi e croati
Leggi tuttoI crimini di guerra bosgnacchi. Nessuno fu esente dalla barbarie
Durante le guerre jugoslave anche l'esercito bosgnacco si macchiò di crimini di guerra. Il fatto che i cittadini bosgnacchi siano stati le principali vittime di quel conflitto ha spesso portato a sorvolare sui crimini compiuti, ma in quella guerra non ci furono buoni o cattivi e anche i musulmani di Bosnia hanno avuto il doppio ruolo di vittime e carnefici.
Leggi tuttoIl 5 aprile del 1992 iniziava l’assedio di Sarajevo
Suada Dilberović ha 24 anni ed è al quinto anno di medicina quando il 5 aprile del 1992 decide di partecipare alla manifestazione di pace davanti al palazzo del parlamento della repubblica di Bosnia ed Erzegovina. Insieme a lei, partecipano decine di migliaia di persone, tutti i sarajevesi a cui …
Leggi tuttoSERBIA: Perišić innocente. "Liberi tutti" all'Aja?
Sembra suonata l’ora della ricreazione all’Aja. Dopo i controversi casi di Ramush Haradinaj, di Gotovina e di Markać, il Tribunale Penale Internazionale per l’ex Jugoslavia (ICTY) ha sancito in appello l’innocenza e l’immediato rilascio anche di Momčilo Perišić, capo di stato maggiore dell’armata popolare jugoslava (JNA) dal 1993 al 1998, durante la …
Leggi tuttoLa guerra in Jugoslavia si poteva evitare. La falsa idea dello scontro etnico
La guerra che dissolse la Jugoslavia non fu l'inevitabile risultato di un atavico scontro etnico, ma della spregiudicatezza politica ...
Leggi tuttoAnte Gotovina e la pulizia etnica. Un velo su ciò che veramente è stato
Etničko čišćenje. Suona così, in serbo-croato, pulizia etnica. Un termine tecnico, militare, coniato proprio dall’Esercito Jugoslavo, serbo-montenegrino, per designare la rimozione di croati e bosniaci dai territori conquistati. David Forsythe, che nel primo volume della sua Enciclopedia dei diritti umani traccia l’origine della parola, sottolinea come la pratica non sia …
Leggi tuttoAssolto Gotovina. Oggi è un buon giorno per essere un criminale
di Eric Gordy (traduzione di Davide Denti) La Corte d’appello del Tribunale Penale Internazionale per crimini commessi in ex Jugoslavia (ICTY) ha emesso una sentenza di assoluzione per Ante Gotovina e Mladen Markač per i reati per i quali erano stati precedentemente condannati. In prima lettura, il giudizio sembra essere di …
Leggi tuttoQuando i serbi sparavano sui serbi. Vukovar e l’imbroglio etnico
Quello di Vukovar non fu un assedio, fu un sacrificio rituale, un urbicidio. Fu il trionfo dell’inganno, il giro di valzer del gran ballo in maschera dove demoni e lupi danzavano sulle macerie della Jugoslavia. La storia ci racconta che Vukovar, città che in quel 1991 di guerra era al …
Leggi tuttoL’indipendenza slovena, un gran ballo in maschera
L’indipendenza slovena fu una farsa, e la guerra dei dieci giorni la scena madre di un teatro la cui regia stava a Belgrado. Che gli sloveni fossero protagonisti, comparse o marionette, non è dato capirlo con certezza. Chi vuole ancora fare l’anima candida, e credere alla messa in scena di …
Leggi tuttoLA GUERRA IN CASA # 6: Krajina, la riconquista croata
Quattrocento anni. Tanto è durata la presenza serba nei territori della Vojna Krajina. Dopo quattro anni dalla battaglia di Vukovar parte la riconquista croata della “frontiera militare” asburgica. All’alba del 4 agosto 1995 l’esercito croato, addestrato da esperti americani, muove da sud, da nord e da ovest contro i secessionisti serbi della …
Leggi tuttoLA GUERRA IN CASA #5: L’assedio di Vukovar, la Stalingrado croata
La battaglia di Vukovar dura tre mesi e segna il record di diserzioni nella storia dell’esercito jugoslavo: la stessa durata dell’assedio è stata attribuita all’incertezza di ufficiali ancora troppo legati al modello federale di difesa per accettare di radere al suolo una città jugoslava. Oltre che alla disperata difesa organizzata …
Leggi tuttoLA GUERRA IN CASA #3: La guerra in Krajina, dal testo al contesto
di Luca Rastello #0: I conflitti jugoslavi, introduzione a una truffa #1: Darko il cecchino # 2: Alla conquista di Vukovar La storia di Darko si snoda sullo sfondo dell’assedio di Vukovar (agosto-novembre 1991), culmine della guerra fra Croazia e quanto rimaneva della Federazione jugoslava dopo la dichiarazione d’indipendenza delle repubbliche settentrionali (la …
Leggi tuttoLA GUERRA IN CASA # 2: Alla conquista di Vukovar
di Luca Rastello E che cos’è quel cosino piccolo piccolo? Un ragazzino. Il primo fa male, fa male fin dentro il cuore, nella carne. Devi sparare senza guardarlo e poi cercare subito un altro obiettivo. Per questo i cecchini ammazzano prima il figlio e dopo, solo dopo, la madre. Per …
Leggi tuttoLA GUERRA IN CASA #1: Darko il cecchino
La prima è la storia di Darko, giovane di Novi Beograd, preso una notte all’uscita da un bar e trasformato in cecchino per la conquista serba della Krajina. Un supplemento di naja, per lui che già aveva svolto il servizio militare per l’esercito federale jugoslavo, allo scopo di farne non …
Leggi tuttoBOSNIA: Sarajevo, sprofondare nell’assedio (2)
Riproponiamo alcuni passaggi del libro di Margaret Mazzantini, “Venuto al mondo”, vincitore del Premio Campiello 2009. Gemma e Diego sono una scalcagnata coppia italiana – lei redattrice, lui fotografo – conosciutisi a Sarajevo nel 1984 e che nel 1992, ritornati in città, si ritrovano a testimoniare l’inizio dell’assedio. Buona lettura. …
Leggi tuttoBOSNIA: Sarajevo, sprofondare nell’assedio (1)
Riproponiamo alcuni passaggi del libro di Margaret Mazzantini, “Venuto al mondo”, vincitore del Premio Campiello 2009. Gemma e Diego sono una scalcagnata coppia italiana – lei redattrice, lui fotografo – conosciutisi a Sarajevo nel 1984 e che nel 1992, ritornati in città, si ritrovano a testimoniare l’inizio dell’assedio. Buona lettura. …
Leggi tuttoSarajevo, 5 aprile 1992, quando iniziarono a sbocciare le rose
Il 5 aprile 1992 ebbe inizio l’assedio di Sarajevo. Ripubblichiamo su East Journal una testimonianza trasmessa qualche anno fa alla radio serba B92. Non ricordiamo chi fosse a parlare. Forse non è nemmeno così rilevante; una scheggia senza capo né coda, dolorosa, di chi c’era… — «Una mattina usciamo, mia …
Leggi tuttoSarajevo verso l’assedio. Nessuno fece nulla
Il 5 aprile di vent’anni fa Sarajevo iniziava l’incubo dell’assedio. “Nessuno fece nulla” è un recitativo eseguito dal cantante dei CSI, Giovanni Lindo Ferretti, durante un concerto. È tratta dal diario di guerra “Indicazioni Stradali Sparse per Terra” di Nedzad Maksumic poeta bosniaco. di Nedzad Maksumic Era un anno fertile …
Leggi tuttoLe guerre jugoslave, introduzione a una truffa
Serbi e croati sono la stessa merda di vacca divisa in due dalla ruota del carro della Storia Miroslav Krleza Le guerre jugoslave degli anni Novanta sono state un inganno che ho faticato a svelarmi. La risposta era lì, evidente, a portata di mano. Ma non la vedevo perché sbagliavo …
Leggi tuttoLo stupro etnico e l’annientamento di genere durante la guerra in Bosnia
Genocidio, pulizia etnica, stupro etnico: parole spesso usate a casaccio che hanno subito nel corso del tempo modifiche nel significato e nell’utilizzo giuridico. Le guerre jugoslave d’inizio anni Novanta furono un banco di prova in tal senso e le sentenze che, negli anni successivi al termine del conflitto, sono state …
Leggi tuttoZeljko Raznatovic, la tigre Arkan. Vita e opere di un pasticcere
Chi è Zeljko Raznatovic, noto come Arkan, capo delle milizie paramilitari serbe delle “tigri”, responsabili dei peggiori crimini di guerra durante il conflitto jugoslavo degli anni Novanta? Criminale comune, rapinatore, pasticciere, capo ultras. Di lui si sa tutto, ormai, ma il nostro pubblico (come noi) è in buona parte …
Leggi tuttoCatturato Hadzic, il boia di Vukovar. E la Serbia ricuce le ferite
di Filip Stefanovic e Matteo Zola La Serbia lo ha fatto, smentendo gli scettici e andando oltre le speranze di molti. Ha catturato Goran Hadzic, criminale di guerra ritenuto responsabile dei fatti di Vukovar del 1991, e non solo. C’era chi, verosimilmente, pensava che la Serbia avrebbe consegnato Hadzic solo …
Leggi tuttoSERBIA: Vidovdan, tra mito e sangue dal 1389 a oggi (parte prima)
Negli ultimi decenni del XIV secolo, la Serbia attraversava una crisi politica strutturale, a seguito dell’indebolimento della dinastia dei Nemanjić, che aveva ininterottamente guidato e accresciuto il regno serbo sin dalla fine del XII secolo. Lo sviluppo culturale ed economico di quel periodo, è ancora oggi perfettamente testimoniato dalle molte …
Leggi tuttoVidovdan, tra mito e sangue dal 1389 a oggi (parte seconda)
(Seguito della Prima parte) Se quel lontano 15 giugno 1389 (28 giugno secondo il calendario riformato gregoriano, entrato in vigore solo nel 1582), giorno di San Vito, segnò una volta e per tutte la strada spirituale del popolo dei cieli, esso continuò spesso a rappresentare, nei secoli a venire, significativi …
Leggi tuttoCon l’aiuto di Dio. La guerra d’indipendenza croata tra il Vaticano e Međugorje
La lobby della diaspora, abbiamo visto, fu quella che seppe organizzare il traffico d’armi, ma il suo profondersi per la causa dell’indipendenza croata non si limito a questo. Altro fronte su cui operò la diaspora fu quello religioso, attraverso la promozione del culto di Medugorje, vera spina nel fianco del Vaticano. …
Leggi tuttoIl ruolo della diaspora croata nella guerra di Tudjman
A vent’anni dall’indipendenza, la Croazia fatica a trovare la via per l’integrazione europea, è bene guardare indietro – agli anni della guerra patriottica – per poter guardare avanti poiché i problemi nel portare a termine il processo d’adesione all’Unione hanno una radice antica. La corruzione endemica della classe politica, un …
Leggi tuttoAnche Dio porta il fucile. La chiesa ortodossa serba e la guerra
Durante cinque secoli di occupazione turca la Chiesa ortodossa serba (COS) è stata senz’altro un simbolo dell’identità di un popolo, rimanendo pertanto indissolubilmente legata all’emergente ideale nazionalista serbo sin dagli inizi del XIX secolo. Su questo dato di fatto, la Chiesa ortodossa serba degli ultimi vent’anni ha tentato incessantemente, e …
Leggi tuttoTifosi, patrioti, guerrieri, assassini. I serbi vanno alla guerra
Giugno 1991. È guerra. Non è più tempo per invocazioni all’unità e al ritorno ad un sentire comune: la Jugoslavia è sotto assedio, interno ed esterno. E, ormai, la Jugoslavia è la Serbia. Il campionato nazionale jugoslavo viene sospeso, la Rivista della Stella Rossa commenta così la vicenda: “Il campionato …
Leggi tuttoGli ultrà e la morte della Jugoslavia
Lo stato serbo è sempre più in balìa di movimenti di estrema destra, dimostrando la fragilità del sistema democratico, la miopia della classe dirigente ed un suo parziale, tacito avvallo a frange extraparlamentari di violenti e neofascisti. Quello che nelle prossime settimane tenteremo – almeno in parte – di analizzare, …
Leggi tuttoNei Balcani non fu guerra etnica
E’ da tempo che scriviamo di Balcani e che, nel farlo, cerchiamo di far passare un messaggio per noi fondamentale. Quello che si svolse al principi degli anni Novanta in Jugolslavia non fu un conflitto etnico. Per il semplice motivo che non c’è disomogeneità etnica tra le popolazioni che si …
Leggi tuttoGuerre jugoslave, verso l’assedio di Mostar
L’attacco a Mostar, prima i serbi poi i croati Nell’aprile del 1992 Mostar fu attaccata dall’JNA (Armata Popolare Jugoslava, in pratica l’esercito di Belgrado) e da unità paramilitari serbe, tra cui gli “Šešeljevci“, gli “Arkanovci” e i “Beli“. I musulmani e i croati si difesero a fianco a fianco. Un …
Leggi tuttoSERBIA: E Mladic scrisse: "Serbi e croati si spartiranno la Bosnia"
di Andrea Monti “La nostra vera priorità è sbarazzarci della popolazione musulmana”. Basta questa frase per capire chi è Ratko Mladic, il generale serbo accusato di genocidio e crimini di guerra dal Tribunale internazionale per l’ex Jugoslavia (Tpi). Latitante dal 1996, durante il conflitto teneva dei diari su cui annotava …
Leggi tuttoIl massacro di Srebrenica, era l’11 luglio 1995
Il genocidio di Srebrenica è una di quelle pagine della Storia che difficilmente, una volta apprese, possono essere dimenticate. Esse diventano simboli, eventi la cui gravità riassume un intero (e controverso) insieme di vicende. Il problema è che Srebrenica non è una di quelle pagine indelebili, anzi è necessario un …
Leggi tuttoLa persecuzione e la rivolta, il Kosovo verso l’indipendenza
L’ostilità serba nei confronti degli albanesi del Kosovo, in maggioranza nella regione dopo lo spopolamento che seguì l’occupazione ottomana, si esacerbò dal secondo dopoguerra in poi. Durante il regime del Maresciallo Tito l’ordinamento federale dello Stato concesse una larga autonomia al Kosovo, autonomia che venne meno nel 1989. La popolazione …
Leggi tuttoMostar, vent’anni fa. La fine del ponte che univa la Jugoslavia
Era quel simbolo, e non il manufatto, che si era voluto colpire. La pietra non interessava ai generali croati. Il ponte, difatti, non aveva alcun interesse strategico. Non serviva a portare armi e uomini in prima linea. Esisteva, semplicemente. Era il luogo della nostalgia, il segno dell’appartenenza e dell’alleanza tra …
Leggi tuttoIl bombardamento su Belgrado. La verità su quell’attacco
“Durante i tre mesi di bombardamenti di città e villaggi, sono stati uccisi 2.500 civili, tra i quali 89 bambini, 12.500 feriti. In queste cifre non sono comprese le morti di leucemia e di cancro causate dagli effetti delle radiazioni delle bombe ad uranio impoverito”. Queste le parole di Boris …
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