Gennaio sarà il mese degli stećci. La Commissione per la salvaguardia dei monumenti nazionali guidata da Dubravko Lovrenović, professore di storia all’università di Sarajevo, avrà un mese per la presentazione finale dei documenti per l’iscrizione delle necropoli medievali nella lista del patrimonio culturale UNESCO. Il progetto di candidatura, iniziato nel …
Leggi tuttoBOSNIA: Sarajevo, cultura e guerra. Gli angeli di Louis Jammes
“Fino al 1994 si erano tenute talmente tante mostre che persino i giornali avevano smesso di contarle”. E’ questa la Sarajevo della giornalista Vedrana Seksan dove festival, collaborazioni internazionali, arrivo di fotografi stranieri e gallerie artistiche in piena attività ridonavano vita alla città assediata. A Sarajevo iniziarono a parlare anche i …
Leggi tuttoBOSNIA: Sarajevo, cultura e guerra. Un appartamento, una classe
L’istruzione nella Sarajevo sotto assedio non si arrestò. Nonostante le difficoltà negli spostamenti per raggiungere scuole e università, la riluttanza dei genitori a mandare i propri figli a scuola -per non esporli al rischio dei cecchini-, la non facile gestione a livello ministeriale dell’istruzione in uno scenario di completa emergenza …
Leggi tuttoBOSNIA: Sarajevo, cultura e guerra. Il bosniaco, un teatro di cuore
Il 27 maggio del 1993, presentando l’“Estate al Kamerni 55”, Oslobođenje titolò un articolo con “Tutte le strade portano a teatro”: in pieno il conflitto il teatro e le arti performative stavano riscuotendo a Sarajevo tanto successo e partecipazione del pubblico da presentarsi come capofila indiscussi della resistenza culturale. Il …
Leggi tuttoBOSNIA: Sarajevo, cultura e guerra. “Liberazione” va avanti
Fondato nel 1943, in pieno contesto bellico, il quotidiano bosniaco Oslobođenje [letteralmente “Liberazione” N.d.T.] si troverà nel 1992 a confrontarsi nuovamente con il clima di guerra, con l’imperativo di condurre ancora una volta il paese alla “liberazione”, di cui porta il nome. Nel 1993 per l’assidua determinazione dei suoi collaboratori, …
Leggi tuttoBOSNIA: Sarajevo, cultura e guerra. Indatabili scritti
Con in media una presentazione di libri ogni quattro giorni, Sarajevo ha dimostrato al mondo, in pieno conflitto, una eccezionale fioritura letteraria e la negazione del proverbio “Inter armas musae silent [Tra le armi, tacciono le muse] . ”A Sarajevo”, come ha affermato Fahrija Trtak, “le muse non tacevano”. L’attenzione …
Leggi tuttoBOSNIA: Sarajevo, cultura e guerra. Il trionfo della volontà (parte III)
Cosa succede alla vita culturale di un paese in guerra? A seguire l’ultima parte dell’articolo di Vedrana Seksan dove vengono descritti i giorni dell’assedio sarajevese e il tentativo di resistere con la cultura alla distruzione. La scelta di presentare traduzioni della pubblicistica bosniaca nasce dall’esigenza di ricordare le voci del …
Leggi tuttoBOSNIA: Sarajevo, cultura e guerra. Il trionfo della volontà (parte II)
Cosa succede alla vita culturale di un paese in guerra? A seguire la seconda parte dell’articolo di Vedrana Seksan, il Trionfo della volontà, dove vengono descritti i giorni dell’assedio sarajevese e il tentativo di resistere con la cultura alla distruzione intorno. La scelta di presentare traduzioni della pubblicistica bosniaca nasce …
Leggi tuttoBOSNIA: Sarajevo cultura e guerra. Il trionfo della volontà (parte I)
Cosa succede alla vita culturale di un paese in guerra? Nei giorni dell’assedio cittadino i sarajevesi erano costretti a vivere in condizioni minimali, spesso sen’acqua, cibo, elettricità, gas e riscaldamento. In questo periodo durato quattro anni, o 42 mesi, o 162 settimane o 1272 giorni, l’obiettivo degli assedianti di cancellare …
Leggi tuttoSTAN-Project: alle porte d'Europa
Un diario non va riattualizzato: tanto è successo nella regione degli stan dal nostro periodo di ricerca, dall’invasione delle milizie dell’Isis in Iraq, alla vittoria del partito di Erdogan nelle elezioni amministrative turche, dall’esplosione del conflitto ucraino alla svendita della maggiore industria di gas kirghisa alla Russia. A distanza di una manciata …
Leggi tuttoSTAN-Project: Kazakistan, oltre Borat e Nomad
Non solo Borat. Se il Kazakistan è ai più conosciuto cinematograficamente tramite Borat, parodia del kazako medio antisemita che parte per l’America per apprenderne e rubare i modelli culturali occidentali, la filmografia ha offerto anche, in risposta a Borat, Nomad il film più costoso dell’area, 40 milioni di dollari. Commissionato …
Leggi tuttoSTAN-Project: Kirghizistan, quanto è vicina la Cina!
“Qui non avete bisogno di alcuna registrazione, questo è un vero paese democratico!“ esulta l’oste a Bishkek, Kirghizistan. La lunga catena del Thian Shan sovrasta lo sguardo, si toccano i meno trenta gradi, l’aria è densa di cristalli di neve. L’arrivo in terra kirghiza è il meno tignoso di tutte …
Leggi tuttoSTAN-Project: Uzbekistan, lontano dalla via della seta
Già dalla sua mappa l’Uzbekistan rivela la prima delle sue originalità, con frontiere tracciate al righello, angoli concavi a delimitare il suo tracciato, linee perpendicolari che lo dividono dal Kazakistan. A ben vedere, la geografia naturale sembra aver avuto poco spazio nella divisione territoriale, rivelando l’artificiosità nazionale e una sua …
Leggi tuttoSTAN-Project: Iran, il fascino discreto dell'autonomia nella soggezione
Qualsiasi cosa si pensi come ovvia, in Iran può essere percepita come eccezione, trasgressione, esagerazione. In alcuni punti, la politica rigorosa dello Stato Islamico può capovolgere la nostra comprensione del mondo, mostrando altre possibili esistenze, modelli che governano la vita quotidiana e l’estrema dicotomia tra vita pubblica e privata. Come …
Leggi tuttoSTAN-Project: Diyarbakir, l'altra faccia del Kurdistan
L’entrata a Diyarbakir passa dalla nuova stazione costruita nel bel mezzo di un non-luogo, con centinaia di nuovi edifici a spezzare il panorama tra grattacieli e un’intensa politica di sviluppo edilizio: con molta probabilità il tentativo di riconciliare la politica nazionale con la questione curda, passa proprio da qui. Delle …
Leggi tuttoSTAN-Project: Moynaq, requiem per un lago
Mucche erranti in un paese di mare ricoperto di neve potrebbero sembrare elementi di una sognante scena felliniana. E’ questa è l’immagine che si ha arrivando a Moynaq, piccolo centro nella Repubblica del Karakalpakstan, Uzbekistan. Il lago d’Aral – una volta il quarto più grande al mondo – è scomparso, in …
Leggi tuttoSTAN-Project: Erbil, il miraggio curdo
Sono pochi i tipi di automobili ad invadere le strade di Erbil, Kurdistan iracheno: Mitsubishi, Nissan, Kia e qualche altro –raro- modello di lusso. Il colore più venduto: sabbia, come il paesaggio intorno; il petrolio più diffuso: il curdo, quello prodotto in zona. Un continuo via vai di automobili, grazie …
Leggi tuttoSTAN-Project: Dicotomie turkmene
Un centinaio di metri separa la frontiera iraniana da quella turkmena. Attraversare questo percorso è un salto intercontinentale tra donne dai tratti russi ed occhi asiatici, veli colorati e denti d’oro, che hanno il ruolo sociale del mercato, comprando tappeti iraniani ed importandoli nel loro misterioso paese. All’improvviso le donne …
Leggi tuttoSTAN-Project: 20.410 chilometri tra Asia ed Europa
Accampamento, regione, terra di, appartamento, sono molteplici i significati di stan, suffisso di molti paesi centro-asiatici e al contempo parola diffusa in idiomi diversi. La grande nebulosa degli stan è più vasta di quanto si pensi e si estende dai Balcani all’Iran, dalla Turchia al Kazakistan, dalla Russia all’Iraq, definendo, …
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