Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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Sostieni East Journal, offrici un burek, un raki, un kachapuri. Quello che te pare. Abbiamo la pancia vuota. Le ragnatele nel portafoglio. E un festival - anche quest'anno - da organizzare. East Journal non è un'azienda, non ha fondi né pubblicità. Ha i suoi lettori. E sono quindici anni ormai che ci sostenete. Se non vi siete ancora rotti le balle, ecco, noi siamo qui...

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L’influenza della guerra in Ucraina sulla Serbia

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Quale sia l'impatto della guerra in Ucraina nei Balcani, e in particolare sulla Serbia e sul Kosovo, è stato uno dei temi dibattuti durante Estival, il festival di politica, società e cultura dell'Europa centro orientale organizzato da Osservatorio Balcani e Caucaso, East Journal e la Scuola di Studi internazionali dell'Università di Trento...

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Stiamo organizzando un festival, e ci serve una mano

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Stiamo organizzando un Festival dell'Europa centro-orientale. Un momento di incontro per parlare del conflitto in Ucraina e delle sue ricadute nei Balcani. Sarà a Trento, il 10 e 11 novembre. Porteremo esperti, ricercatori, per un confronto pubblico e libero. Ma abbiamo bisogno di una piccola mano, delle vostre mani, per realizzarlo...

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Va’ e vedi, un film contro la guerra assolutamente da vedere. Anche perché è russo

Va' e vedi

Abbiamo visto un film bellissimo, un film contro la guerra. Un film russo, e per questo ancor più interessante oggi. "Va' e vedi", di Elem Klimov, è del 1985 e parla degli eccidi nazisti in Bielorussia alla fine della Seconda guerra mondiale. Soprattutto parla di umanità. Consigliato a coloro che non vogliono chiamare "cultura" o "cinema" l'intrattenimento di Barbie e Nolan...

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IRAN: Donne e rivolte, intervista a Sara Hejazi

Iran donne Hejazi

Iran, donne e rivolte, un libro di Sara Hejazi che racconta la storia delle donne in Iran. Abbiamo intervistato l'autrice., parlando anzitutto del velo e del suo significato politico; della società iraniana e di come cambia; della condizione femminile e del futuro del Paese...

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Iran, donne e rivolte, di Sara Hejazi. Quando la libertà della donna è la libertà di un popolo

Iran, donne e rivolte

"Iran, donne e libertà" è un libro di Sara Hejazi che, muovendo dalle proteste per la morte di Mahsa Amini, affronta la storia delle donne in Iran e spiega le molte questioni sociali e culturali che si sovrappongono e al contempo saldano e impediscono la protesta. Con una consapevolezza: «il corpo delle donne è il terreno su cui viene esercitato il controllo sull'intera popolazione». 

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L’OPINIONE: Russia stato terrorista e Putin criminale, ma siamo sicuri?

Putin criminale

Putin è un criminale di guerra? La Russia è uno Stato terrorista? I mercenari sono assassini? Occorre evitare doppi standard e ipocrisie. Queste definizioni servono solo a fingere che il nemico sia altro da noi, e vada distrutto. Ma non si potrà, nemmeno volendo. Il nemico è uno specchio in cui dovremo guardare per mettere fine al conflitto... Un'opinione del nostro Direktor

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