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BALCANI: L’allargamento europeo al centro del summit di Tirana

Lo scorso 8 e 9 maggio si sono riuniti a Tirana i presidenti dei paesi dei Balcani occidentali nell’ambito del processo di Brdo-Brioni, l’iniziativa politica sloveno-croata per il consolidamento della cooperazione tra i paesi della regione. Nonostante alcune positive dichiarazioni di intenti il meeting albanese non sembra aver prodotto però risultati di rilievo. Ancora una volta al centro del dibattito sono stati i rapporti tesi tra Kosovo e Serbia che hanno messo in risalto le debolezze dei leader della regione e delle istituzioni europee nel definire un accordo vincolante per i due paesi balcanici.

La storia e gli organizzatori

Il processo di Brdo-Brioni nasce nel 2013 su iniziativa dei presidenti di Croazia e Slovenia al fine di accelerare l’accesso nell’Unione europea dei sei paesi dei Balcani occidentali e agevolare il dialogo sulle questioni aperte a livello regionale. La decisione di organizzare il meeting di Tirana nella settimana in cui si è celebrata la “Festa dell’Europa” ha voluto proprio simboleggiare la volontà comune dei paesi della regione nel proseguire il percorso di integrazione europea. Hanno presidiato il summit i capi di stato della Croazia, Kolinda Grabar-Kitarović e della Slovenia, Borut Pahor insieme al presidente del paese ospitante, Ilir Meta. Ai leader dei paesi balcanici si sono poi aggiunti, in veste di ospiti d’onore, il presidente polacco, Andrzej Duda e l’Alto Rappresentante per gli affari esteri dell’Unione europea, Federica Mogherini.

Tirana dopo Berlino

L’incontro di Tirana si è tenuto a breve distanza dal vertice informale di Berlino dello scorso 29 aprile, durante il quale la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron, dopo avere incontrato diversi leader dei Balcani occidentali, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta. Dopo aver indicato alcuni dei temi maggiormente significativi per la regione, tra cui il rilancio del dialogo tra Serbia e Kosovo, il presidente Macron si è soffermato sulla necessità dell’impegno congiunto di Francia e Germania per fornire soluzioni concrete per la stabilità regionale. Il leader francese ha poi annunciato il rinnovato impegno del suo paese, comunicando che la strategia di Parigi per i Balcani occidentali sarà articolata su quatto assi principali: sviluppo economico e sociale, sicurezza, giustizia e difesa.

La posizione dell’Unione

Nella giornata d’apertura dell’incontro di Tirana, l’Alto Rappresentante per gli affari esteri dell’UE, Federica Mogherini, ha tenuto una conferenza stampa insieme al primo ministro albanese, Edi Rama. La Mogherini riferendosi al dialogo tra Kosovo e Serbia ha affermato che “sono stati ottenuti risultati importanti tra i due paesi ma gli ultimi mesi sono stati particolarmente difficili, proprio quando invece ci sarebbe stata l’opportunità di entrare in una fase più intensa di negoziazioni.” L’Alto Rappresentante ha poi sottolineato che “l’Unione si pone come obiettivo la realizzazione di un accordo giuridicamente vincolante per ottenere la piena normalizzazione nelle relazioni tra Kosovo e Serba.” Federica Mogherini ha infine chiesto di sospendere la politica protezionista di Pristina verso Belgrado, poiché la rimozione dei dazi creerebbe immediatamente le condizioni per ripristinare il dialogo tra i due paesi.

Le conclusioni del meeting

A conclusione dell’incontro i leader hanno adottato una dichiarazione congiunta sottolineando alcuni aspetti chiave. I capi di stato balcanici hanno accolto con favore l’accordo di Prespa tra Macedonia del Nord e Grecia, sostenendo che questo tipo di cooperazione può aprire la strada verso il rafforzamento dei legami europei ed euroatlantici dei Balcani occidentali. In aggiunta, i paesi della regione hanno invitato l’Unione europea a considerare l’allargamento dei Balcani occidentali come una questione dalla rilevanza geopolitica, sottolineando che la piena integrazione della regione nel sistema dei valori europei rappresenti un fattore importante per la stabilità complessiva del continente.

Verso Poznan

L’incontro di Tirana costituisce una tappa intermedia tra il vertice informale “Macron-Merkel” dello scorso 29 aprile e il futuro incontro di Poznan nell’ambito del Processo di Berlino, previsto per il prossimo 4 e 5 luglio. Un altro aspetto positivo del processo di Brdo-Brioni è rappresentato dall’essere un’iniziativa voluta da due paesi della regione, rimarcando così l’importanza della cooperazione tra i paesi dell’area balcanica. Sebbene non siano emerse sostanziali novità, il meeting ha comunque avuto il merito di portare allo stesso tavolo i maggiori leader della regione, mettendo al centro della discussione la prospettiva europea dei Balcani occidentali.

Foto: Slobodna Evropa

Chi è Angelo Massaro

Nato a Napoli, ha conseguito la Laurea Magistrale in Studi Interdisciplinari sull'Europa orientale (MIREES) presso l'Università Di Bologna. Per East Journal si occupa prevalentemente dell'area balcanica.

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