A distanza di vent’anni dall’accaduto, il 5 aprile la corte suprema di Belgrado ha condannato quattro ex agenti della sicurezza di stato per l’omicidio, avvenuto nel 1999, del giornalista Slavko Curuvija, noto per la sua opposizione al regime di Slobodan Milosevic.
Il processo
“Gli imputati sono colpevoli […] dell’omicidio doloso di Slavko Curuvija, [avvenuto] a seguito di istruzioni da una persona non identificata”, ha affermato venerdì il giudice Snezana Jovanovic. L’ex Capo della sicurezza di stato serba Radomir Markovic e l’agente di sicurezza Milan Radonjic sono stati condannati a trent’anni di reclusione ciascuno. Per gli agenti dei servizi segreti Ratko Romic e Miroslav Kurak la sentenza ammonta invece a vent’anni di prigione ciascuno.
Per arrivare a emettere la sentenza sono state chiamate a testimoniare più di cento persone durante il processo, che fu aperto a giugno 2015. Negli anni la corte è stata criticata per aver preso alcune decisioni controverse, tra le quali quella di aver rilasciato nel 2017 Romic e Radonjic per metterli agli arresti domiciliari – scelta che fu poi rovesciata in sede di appello.
Chi era Slavko Curuvija?
Slavko Curuvija, vissuto sotto il regime di Milosevic, era proprietario e redattore di due giornali indipendenti. Fu ucciso l’11 aprile 1999, durante la campagna aerea della NATO in Kosovo. Le sue pubblicazioni criticavano esplicitamente Milosevic, accusandolo di crimini di guerra e di essere a capo di un regime oppressivo, ragione per cui divennero bersaglio di censura da parte dei media nazionali. Alcuni giorni prima della sua morte, il giornalista era stato accusato da Mira Markovic, moglie del presidente, di sostenere i bombardamenti della NATO.
Alla luce degli sforzi della Serbia per diventare stato membro dell’Unione Europea, questo processo è stato rilevante per dimostrare che la Serbia di oggi si sta occupando dei crimini commessi durante gli anni di Milosevic. Reporters Without Borders ha inoltre affermato che questo è il primo esempio, nella storia recente, di qualcuno che viene condannato per l’omicidio di un giornalista nel paese.
Foto: afp.com