Domenica 3 marzo, i cittadini di Danzica si sono recati alle urne per votare il futuro sindaco. Con una schiacciante vittoria, l’avvocatessa trentanovenne Aleksandra Dulkiewicz (82,22%) si è imposta sul regista Grzegorz Braun (11,86%) e sull’imprenditore e attivista cattolico Marek Skiba (5,92%). Dulkiewicz diventa, pertanto, la prima donna a ricoprire l’incarico di primo cittadino a Danzica.
La morte di Pawel Adamowicz
Dulkiewicz aveva già preso in carica la guida della città per portarla alle elezioni, in seguito all’assassinio del precedente sindaco Pawel Adamowicz, avvenuto la sera del 13 gennaio 2019. Adamowicz, che ricopriva l’incarico dal 1998, è stato accoltellato sul palco della Raccolta Nazionale di Beneficenza. L’assalitore, un ragazzo di 27 anni reduce da un periodo di detenzione nel corso del quale la sua salute mentale era gravemente peggiorata, aveva agito per vendetta nei confronti del partito di cui Adamowicz aveva fatto parte in passato. Piattaforma Civica, il partito precedentemente al governo, aveva infatti condannato il giovane alla reclusione, a suo parere ingiustamente, innescando così in lui il desiderio di commettere un gesto estremo.
La morte di Adamowicz, forte oppositore del partito di destra attualmente al potere in Polonia (Diritto e Giustizia), ha sollevato forti dibattiti a livello nazionale. Le accuse dirette al governo sono state quelle di aver diffuso un clima di odio e di terrore, tanto che il 15 gennaio 2019 le organizzazioni ebree polacche hanno dichiarato congiuntamente che “tristemente, l’odio sta diventando sempre più visibile e sempre più largamente accettato nella vita politica e sociale polacca”.
All’indomani della vittoria
Aleksandra Dulkiewicz, ex deputata del partito di Adamowicz, ha corso come candidata indipendente. La larga vittoria consolida il sostegno alle idee e alla politica del defunto sindaco, considerato il mentore di Dulkiewicz, e la volontà di continuare sulle orme da lui lasciate. In un primo commento dopo la vittoria, Dulkiewicz ha ringraziato gli elettori e ha chiamato la città a stringersi in un forte senso di comunità che ha caratterizzato questo primo mese senza Adamowicz.
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