Emil Kurbedinov, avvocato famoso internazionalmente per le sue attività in difesa dei compatrioti tatari di Crimea, è stato arrestato la mattina del 6 dicembre mentre si recava nel suo ufficio a Simferopol’.
Kurbedinov è accusato di estremismo per un post pubblicato su Facebook nel 2013. Non si conoscono ancora i dettagli né i contenuti del messaggio, ma alcune fonti locali credono che avesse contenuti religiosi e relativi a Hizb ut-tahrir, movimento islamico vietato in Russia poiché considerato un’organizzazione terroristica. Sono numerosi i tatari di Crimea in stato di arresto o prigionia per lo stesso motivo. Alcuni di loro sono difesi dallo stesso Kurbedinov.
L’applicazione delle leggi “anti-estremismo” russe sta di fatto colpendo la minoranza tatara, colpevole di opporsi all’occupazione russa della penisola. Le accuse, molto spesso, si basano su fatti avvenuti prima dell’annessione, formalizzatasi con il referendum del marzo 2014.
L’avvocato, già arrestato nel 2017 con una simile accusa, al momento si trova in un tribunale di Simferopol’ e rischia l’arresto amministrativo. Lo difenderanno alcuni colleghi avvocati, come lui impegnati nella difesa della minoranza tatara di Crimea.
Recentemente, Kurbedinov aveva accettato di difendere alcuni marinai ucraini, tra i 24 detenuti dopo l’attacco avvenuto il 25 novembre da parte di navi russe. Secondo alcune fonti, sarebbe proprio questo il pretesto per l’arresto dell’avvocato.
Nel 2017, Kurbedinov aveva rilasciato alcune dichiarazioni a East Journal sulla situazione dei dissidenti in Crimea e sulla libertà di espressione.