Lunedì 29 ottobre, venti funzionari dell’Agenzia di Stato per i bulgari all’estero sono stati arrestati con l’accusa di aver venduto passaporti falsi a cittadini provenienti da paesi non membri dell’UE. Secondo le indagini, i documenti venivano venduti a circa 5.000 euro ciascuno, con una media di trenta passaporti a settimana. I funzionari sono pertanto accusati di contraffazione di documenti, corruzione e abuso di potere.
Le accuse al partito IMRO
Tra i sospettati figura anche Peter Haralampiev, nominato direttore della stessa Agenzia dal partito nazionalista bulgaro IMRO. Tuttavia, i dirigenti hanno negato che Haralampiev sia affiliato al partito, tanto che Krasimir Karakachanov, leader dell’IMRO, ha affermato che “se esce fuori che il direttore dell’Agenzia […] e altre persone legate all’Agenzia abbiano commesso una tale violazione, allora sono fermamente convinto che essi debbano affrontare il totale rigore della legge”.
La richiesta di naturalizzazione bulgara
I maggiori richiedenti e acquirenti di tali passaporti sarebbero, generalmente, cittadini di Albania, Macedonia, Moldavia e Ucraina – paesi con un’alta presenza di bulgari residenti. Come sottolinea Euractiv, raramente coloro che ottenevano la nazionalità bulgara decidevano di restare in Bulgaria, ma piuttosto, sfruttando la cittadinanza europea, si dirigevano in altri paesi dell’UE in cerca di lavoro. I cittadini bulgari, infatti, nonostante il paese non sia membro a pieno titolo dell’Area Schengen, godono della libertà di circolazione nella medesima Area. Di conseguenza, in seguito all’ingresso della Bulgaria nell’Unione nel 2007, più di 115.000 stranieri hanno richiesto la cittadinanza bulgara.
Tra maggio 2017 e giugno 2018, il ministero della giustizia ha rigettato più di 750 richieste di cittadinanza da parte di persone di presunte origini bulgare. Lo scorso anno, infatti, il governo aveva reso più difficile la naturalizzazione bulgara, ponendo come requisito necessario la cittadinanza di almeno uno dei due genitori dei richiedenti. Nonostante questo, circa 10.000 nuovi passaporti vengono rilasciati ogni anno dall’Agenzia. Il 13 novembre, la Commissione Europea pubblicherà il suo report annuale sullo stato di diritto in Bulgaria – documento che, quest’anno, si preannuncia piuttosto critico.
Foto: travelbulgaria.news