BALCANI: Economia, “allarme Grecia” per l’ex Jugoslavia

La bufera finanziaria potrebbe travolgere i Balcani. È l’allarme lanciato oggi da Alessandro Merli su Il Sole 24 Ore. Stretti tra le enormi difficoltà della Grecia e i (forti) scricchiolii dell’Italia, i Paesi dell’ex Jugoslavia rischiano di vedersi piovere in testa una nuova tegola: quella della crisi economica.

I timori derivano soprattutto dai forti investimenti nell’area fatti proprio da Atene negli ultimi anni. Buona parte dei sistemi bancari balcanici sono controllati da istituti di credito ellenici: un definitivo crollo dell’economia greca potrebbe avere un pericoloso “effetto domino”. A questo va aggiunto che gli Stati ex jugoslavi crescono a un ritmo inferiore di quello a cui viaggiano gli altri Paesi post-comunisti.

Secondo la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Bers), l’istituto nato 20 anni fa per promuovere le transizioni all’economia di mercato dopo la caduta del Muro, a fine 2011 i Balcani faranno segnare un +2,3%, contro il +4,6% di Russia, Est Europa e Caucaso. Non tutto fa pensar male, però: la stessa Bers prevede che nel 2012 la fascia compresa tra Slovenia e Macedonia crescerà del 3,6%, a fronte di un rallentamento delle altre economie ex comuniste.

“Un’escalation della crisi dell’Eurozona porrebbe seri rischi alla crescita della regione”, avverte Erik Berglof, capo economista della Bers. Il recente e improvviso aumento di tensione in Kosovo può far pensare, forse a ragione, che l’ex Jugoslavia ha preoccupazioni ben più grandi. Ma la fragilità sociale e politica dell’area renderebbe drammatica una “banale” congiuntura economica negativa.

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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