A Podgorica, intorno a mezzanotte un assalitore ha fatto esplodere due granate vicino al complesso dell’ambasciata statunitense. Secondo le testimonianze l’uomo sarebbe stato fermato dalle guardie di sicurezza all’ingresso dell’ambasciata e dopo aver lanciato una granata contro il muro di cinta dell’edificio si sarebbe ucciso con uno degli esplosivi rimasti attaccati alla sua cintura.
Secondo quanto appena riportato dal quotidiano Vijesti, la polizia montenegrina sospetta che l’attentatore potesse essere il quarantatreenne Dalibor Jauković, residente a Podgorica ma originario di Kraljevo, in Serbia.
Steve Goldstein, del dipartimento di stato, ha dichiarato che il movente dell’assalitore resta ignoto e non è chiaro se l’attentato intendesse essere suicida o no. Poco dopo le esplosioni la polizia ha chiuso l’accesso alla strada. L’ambasciata ha sospeso le regolari attività e dichiarato stato di allerta attiva.
Da quel che è emerso nelle prime ore, nessun membro dello staff dell’ambasciata è rimasto ferito nell’attentato. Il portavoce del dipartimento di stato Heather Nauert ha confermato che: “In questo momento lo staff dell’ambasciata sta lavorando con la polizia per identificare l’assalitore. L’ambasciata sta conducendo un’indagine interna per assicurarsi che tutto lo staff sia al sicuro.”
L’anno scorso, il Montenegro è stato il ventinovesimo paese a fare il suo ingresso nella NATO. Gli Stati Uniti hanno hanno legami diplomatici col Montenegro dal 2006, quando il paese ha dichiarato la sua indipendenza dalla Serbia.