di Andrea Monti
da Balcanews
I pezzi grossi erano Karadzic e Mladic. Ora resta da trovare Goran Hadzic. L’ex presidente della Repubblica serba di Krajina, autoproclamata in due zone della Croazia dal 1991 al 1995, è accusato dal Tribunale de L’Aja di crimini di guerra e contro l’umanità. “Sono sicuro che presto sarà arrestato”, ha detto qualche giorno fa Rasim Ljajic, ufficiale di collegamento del governo di Belgrado con i giudici olandesi. Un entusiasmo subito spento da Bruno Vekaric, portavoce del Tribunale serbo sui crimini di guerra: “Non ho informazioni sull’arresto di Hadzic. Al contrario, ho informazioni sul fatto che non è stato catturato”.
Hadzic, 53 anni a settembre, avrebbe partecipato da protagonista alla strage di Vukovar del 20 novembre 1991, quando i serbi uccisero 261 persone con un colpo alla nuca e le seppellirono in una discarica. Il massacro arrivò alla fine di un assedio iniziato quasi tre mesi prima, il 24 agosto. Terminata la guerra, Hadzic si stabilì a Novi Sad, in Serbia, dove è rimasto fino al 2004, quando il Tribunale internazionale ha spiccato un mandato di cattura nei suoi confronti. Da allora è cominciata la latitanza, durante la quale Belgrado ha alzato la taglia su di lui da 300mila euro a un milione.
Nessuno può sapere quanto ci vorrà a trovare Hadzic. Di sicuro, l’Unione Europea tiene alla sua cattura molto meno di quanto teneva a quella di Karadzic e Mladic. Arrestarlo vorrebbe dire accelerare il cammino di Belgrado verso Bruxelles, ma la strada è comunque in discesa: l’ingresso nella Ue dovrebbe essere raggiunto in ogni caso, anche se Hadzic non venisse consegnato al tribunale olandese. Lo scoglio più grosso, ora, si chiama Kosovo. Ma anche i rapporti con la provincia ribelle stanno iniziando a normalizzarsi. E allora, se – come è certo – il 28° Stato dell’Unione sarà la Croazia, il 29° potrebbe essere la Serbia.
Fonti: TMNews, Bluewin, Ansa, Edizioni Oggi, Euronews, articolotre.com
Perché la condizionalità funzioni anche nel caso di Hadzic, ci vorrà probabilmente un’altra situazione di endgame, ossia la Serbia dovrà essere messa spalle al muro così come avvenuto quest’anno con il rapporto Brammertz e il timore di non ottenere lo status di candidato. Forse bisognerà aspettare la fase finale dei negoziati di adesione, Hadzic potrebbe dormire sonni tranquilli ancora per un po’.
Anch’io mi auguro che la Serbia possa essere il 29° stato UE (o il 30°: tutti dimenticano l’Islanda), solo una tale seria prospettiva porterà alla stabilizzazione della Bosnia.
Infine, una curiosità: ma “Hadzic” non vi suona come cognome di origine musulmana? (cfr. Hajj)
Che la Seria debba ritrovarsi con le spalle al muro di nuovo, è possibie ma spero (e voglio credere) che non sia vero. Certo Tadic non è il campione della democrazia, certo deve fare i conti con un establishment restio alla cooperazione fattiva, certo Hadzic (musulmano? in effetti sembra) può essere il prossimo jolly da giocare in sede internazionale ma – ripeto – voglio credere che non sia così. Qualcosa, e si è visto con l’arresto di Mladic, sta cambiando anche nella cosiddetta opinione pubblica e per quanto possa essere lento un processo di autocritica e superamento del passato nella società serba, tale processo mi sembra in atto. Sufficiente a portare alla cattura di Hadzic? chissà…
Matteo
http://www.balkaninsight.com/en/article/serbia-arrests-goran-hadzic
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Serbia/Serbia-catturato-Goran-Hadzic-98810
http://www.repubblica.it/esteri/2011/07/20/news/arresto_hadzic-19359146/
Be’, sono felice di essere stato immediatamente smentito 🙂