Per il secondo anno consecutivo, luglio si conferma un mese infernale per lo Skënderbeu Korçë, alla squadra che ha dominato il campionato locale nell’ultima decade, infatti, è stato appena sottratto il titolo di campione d’Albania relativo alla stagione 2015/16. Le accuse sulle quali è basata la decisione della commissione etica della federazione calcistica albanese fanno riferimento a una serie di partite che la squadra di Korçë avrebbe alterato sia in ambito nazionale che internazionale. Al centro dell’indagine, ci sarebbero almeno 50 partite che avrebbero avuto luogo in varie stagioni, a partire dal 2011.
Un arco di tempo piuttosto lungo, che la federazione ha deciso di punire con il pugno di ferro: oltre alla revoca del titolo della stagione precedente a quella conclusa, infatti, è stata commissionata una sanzione finanziaria, oltre a una deduzione di 12 punti per la stagione 2016/17. La qualificazione all’Europa League ottenuta grazie al terzo posto conquistato nel campionato scorso, tuttavia, non è in discussione, dato il divario assolutamente incolmabile nei confronti del Luftetari, arrivato quarto ma lontano ben 28 punti dalla qualificazione europea.
La decisione della federazione albanese accorcia a cinque la striscia di campionati vinti consecutivamente dallo Skënderbeu, una serie che era iniziata nella stagione 2010/11, annata alla quale non farebbe parte nessuna delle partite oggetto dell’inchiesta federale. Al momento nessuna decisione è stata ancora presa per quanto riguarda l’assegnazione del titolo, che in caso di attribuzione d’ufficio andrebbe al Partizani Tirana, arrivato secondo a maggio 2016. Secondo fonti internazionali, tuttavia, la situazione potrebbe evolversi nelle prossime ore.
A livello internazionale. la UEFA ha accolto positivamente la decisione decisa dalla federazione albanese, segnalando come le indicazioni raccolte a livello europeo fossero in linea con i sospetti maturati all’interno della lega locale. Appena un anno fa, infatti, lo Skënderbeu viveva un’altra estate travagliata, dopo che la UEFA aveva deciso di escluderla dalla qualificazioni alla Champions League dopo i sospetti su alcune partite internazionali giocate nelle stagioni precedenti. Il corso degli eventi ha dimostrato, con un anno di distanza, che quelle accuse sembrano essere fondate.