BASKET: La Turchia vuole arrestare Enes Kanter per terrorismo

Si complica ancora di più la vicenda che coinvolge il cestista NBA turco Enes Kanter. Dopo il ritiro del passaporto di una settimana fa infatti le autorità di Ankara hanno emesso un mandato d’arresto internazionale con l’accusa di terrorismo per il giocatore degli Oklahoma City Thunder.

Kanter entrò nell’occhio del ciclone già nel 2015, con alcune dichiarazioni contro il presidente Erdoğan, ma è dal tentato colpo di stato dell’estate del 2016 che le cose si sono fatte serie per davvero. A seguito di alcune sue dichiarazioni la famiglia del giocatore, che risiede in Turchia, arrivò fino al punto di disconoscerlo: «Non potrà più portare il nostro nome perché lo sta infangando con le sue azioni contro la Turchia» aveva dichiarato il padre.

Il giocatore non ha mai nascosto la sua inimicizia verso il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, che nei giorni scorsi è stato paragonato a Hitler, e la sua vicinanza a Fethullah Gülen, leader del movimento di opposizione Hizmet, accusato da Ankara di essere la mente del tentato golpe. Come Kanter (e come Hakan Şükür, altro sportivo gülenista) Fethullah Gülen risiede negli USA. Il centro turco rispose con una lettera manifestando le sue ragioni e firmandola Enes Gülen.

L’accusa nei confronti di Kanter è quella di aver svolto attività terroristica; nel dettaglio di aver usato l’applicazione Bylock per inviare dei messaggi criptati, piattaforma che sarebbe stata creata per i supporter di Gülen.

Il lungo turco pochi giorni fa ha pubblicato su The Players’ Tribune le sue riflessioni, in un articolo dal titolo evocativo: They can take away your country, just like that. Il giocatore ha sottolineato come la situazione in Turchia sia davvero tragica: «Guardate cosa fanno a un giocatore dell’NBA e provate a immaginare come possano comportarsi con una persona normale».

La questione rimane aperta e di difficile conclusione. Kanter è stato la terza scelta al draft del 2011 e in questa stagione sportiva ha guadagnato 17 milioni di dollari. Una situazione che crea sicuro imbarazzo ad Ankara. Il basket in Turchia è sempre più popolare, il Fenerbahçe si è appena laureato campione d’Europa, le Final Four si sono disputate a Istanbul e sempre sul Bosforo a settembre si giocherà la fase finale di Eurobasket. Nonostante ciò le autorità turche sembrano sempre più convinte a usare il pugno duro con il cestista.

D’altro canto anche Kanter sembra non voler cedere e ha risposto al mandato d’arresto tramite un post sul suo profilo Twitter: «State perdendo il vostro tempo, non mi prenderete mai. Tornerò in Turchia per sputare nelle vostre brutte facce piene di odio». Kanter ora si trova negli USA grazie alla Green Cardha avviato la procedura per richiedere la cittadinanza americana.

Chi è Alessandro Camagni

Nato a Cantù nel 1991. Laureato in Scienze Internazionali e Istituzioni Europee all'Università Statale di Milano con una tesi sull'ascesa e il declino del movimento "Solidarnosc" in Polonia. Scrive su "La Provincia di Como", "Il Fatto Quotidiano" e ha collaborato con "Gazzetta TV" .

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