di Andrea Monti
Svezia, giugno 1992. Si disputa una delle competizioni calcistiche più sorprendenti di sempre. La Danimarca di Peter Schmeichel e Brian Laudrup si laurea campione d’Europa, facendo fuori – nell’ordine – Inghilterra, Francia, Olanda e Germania. Ma il particolare più incredibile, e spesso dimenticato, è un altro. I biancorossi non avrebbero dovuto partecipare alla manifestazione. Furono ripescati all’ultimo minuto, in sostituzione di un’altra squadra: la Jugoslavia.
La selezione balcanica, che si era qualificata a pieno titolo, venne esclusa per la guerra in corso. Una decisione che decretò la fine di una delle Nazionali storiche del calcio mondiale. Quarta ai Mondiali del 1930 e 1962, seconda agli Europei del 1960 e 1968, a Italia ’90 era stata fermata ai quarti di finale dall’Argentina. In quella formazione c’erano campioni come Boksic, Prosinecki, Savicevic, Stojkovic, Suker. Alcuni di loro si sarebbero ritrovati avversari otto anni dopo, ai Mondiali di Francia, con le maglie di Croazia e Serbia.
Da allora il calcio balcanico ha vissuto alterne fortune. Il picco è rappresentato dal terzo posto croato ai Mondiali conquistato proprio nel 1998. La selezione biancorossa può vantare anche di essere arrivata due volte ai quarti di finale degli Europei: nel 1996, in Inghilterra, e nel 2008, in Austria e Svizzera. Allo stesso punto si è fermata nel 2000 (Europei in Belgio e Olanda) la Serbia, mai più avanti degli ottavi di finale di un Mondiale (raggiunti nel ’98). Ancora più modesti i risultati della Slovenia (bloccata al primo turno a Euro 2000 e ai Mondiali 2002 e 2010), per non parlare di quelli di Bosnia, Macedonia e Montenegro (unito alla Nazionale serba fino al 2007), mai qualificate a nessuna delle due competizioni.
Poca gloria, quindi, per squadre giovani e ancora “immature”. Eppure il talento ci sarebbe. Se proviamo a mettere insieme i migliori elementi delle sei selezioni nate dalla disgregazione balcanica (Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia, Macedonia e Montenegro), il risultato è eccellente. In porta possiamo affidarci Samir Handanovic, estremo difensore sloveno dell’Udinese. Davanti a lui un invidiabile terzetto serbo: Nemanja Vidic, capitano del Manchester United, Branislav Ivanovic, pilastro del Chelsea, e Neven Subotic, campione di Germania col Borussia Dortmund.
A centrocampo spazio al 21enne bosniaco Miralem Pjanic, già più di 100 partite col Lione, e al 26enne croato Luka Modric, inamovibile del Tottenham. Al loro fianco altri tre serbi: Dejan Stankovic, 209 presenze e 29 gol nell’Inter, Milos Krasic, nota lieta nella disastrosa Juventus recente, e Zdravko Kuzmanovic, rinato allo Stoccarda dopo l’esperienza altalenante di Firenze. Devastante la coppia d’attacco: il bosniaco Edin Dzeko, da gennaio al Manchester City, e il montenegrino Mirko Vucinic, fuoriclasse della Roma.
Tra i “rincalzi”, tra chi resterebbe escluso solo per ragioni di spazio, ci sono giocatori del calibro di Aleksandar Lukovic, difensore serbo dello Zenit San Pietroburgo, Josip Ilicic, centrocampista sloveno del Palermo, e Goran Pandev, attaccante macedone dell’Inter. Una squadra così potrebbe tranquillamente puntare alle prime posizioni di qualsiasi competizione. Ma una squadra così non può esistere, perché la Storia con la esse maiuscola – quella vera, ben più ampia di un campo di calcio – ha separato i Paesi che componevano la Jugoslavia. E le loro (finora) poco fortunate Nazionali di calcio.
da non dimenticare nell’ ordine
per la fascia destra
1) Srna: laterale destro dello Shakhtar Donetsk. .
2) Kolavor: laterale sinistro del Manchestre City
3) Corluka : laterale destro del Tottenham
4) Kranjcar: centrocampiosta del Totthenam
5) Jovetic: talento assoluto della Fiorentina
6) Petric attaccante manncino dell’Amburgo
7) Pranjić laterale mancino del Bayern Monaco
8 ) Olic: attaccante del Bayern Monaco
9) Perisic capocannoniere del campionato Belga
10) Lazovic capacannoniere campionato russo
11) Ibisevic attaccante hoffenhaim
12) Milan Jovanović attaccante del Liverpooll
insomma ci sarebe da divertirci
tra l altro, se la Jugoslavia non fosse stata “ammazzata”, secondo voi Zlatan Ibrahimovic per quale nazionale avrebbe giocato???
considerando quest ultimo, si avrebbe un attacco per il quale scegliere tra Dzeko, Vucinic, Olic, Pandev e Ibrahimovic….squadrone
qui in Bosnia alcuni dicono che se nel ’90 la Jugoslavia non fosse stata eliminata la guerra non sarebbe scoppiata….
ci sarebbe stato
1)brkic siena
2)handanovic udinese
3)basta udinese
4)ivanovic chelsea
5)vidic m.united
6)kolarov m.city
7)srna shaktar donekts
8)dzmaili napoli
9)shaqiri basilea
10)pjanic roma
11)jovetic fiorentina
12)ilicic palermo
13)dzeko m.city
14)ibrahimovic milan
15)pandev napoli
16) bojan roma