Michal Horáček, paroliere ed ex imprenditore, ha annunciato di voler correre per la presidenza della Repubblica Ceca alle elezioni del 2018.
“Credo che la presidenza si possa svolgere in maniera più decente, competente e più aperta alle opinioni di tutte le persone di come sia stato fatto fino ad ora”, dice Horáček nel libretto che presenta la sua candidatura. La dichiarazione sembra essere di critica all’attuale presidente Zeman, ma Horáček ha chiarito che: “Non sto correndo contro nessuno. Sto correndo per fare qualcosa. Per mostrare più rispetto per le idee che ho presentato”.
Chi è Michal Horáček
Horáček ha 64 anni e non è mai stato membro di un partito politico. Durante gli anni del comunismo ha svolto i lavori più improbabili, compreso il bookmaker illegale all’ippodromo di Praga. Nel 1989 ha svolto un ruolo attivo nelle negoziazioni tra i rappresentanti dell’opposizione democratica e il governo comunista. Nel 1990 ha contribuito a fondare la compagnia di scommesse “Fortuna”, acquistata dal gruppo Penta nel 2004. Horáček ha scritto i testi di molte canzoni popolari ceche, lavorando anche con il compositore Petr Hapka.
Stando alle sue dichiarazioni la sua fortuna ammonta a 400 milioni di corone ceche, e non ricorrerà ad alcun tipo di finanziamento per la sua campagna elettorale.
Secondo Horáček: “Il punto di partenza è che la Repubblica Ceca è parte di una regione più ampia, in modo particolare dell’Unione Europea e della NATO. Abbiamo i nostri alleati, dobbiamo essere buoni alleati, non possiamo restare sull’autobus senza pagare il biglietto”.
Inoltre ha dichiarato che la sua campagna sarà completamente trasparente, esibendo tutti i documenti che lo riguardano e creando un conto in banca dedicato appositamente alle spese della sua corsa.
Fino ad ora
Nonostante le dichiarazioni, Horáček sembra voler enfatizzare le differenze tra sé e l’attuale presidente Zeman.
Miloš Zeman, ex primo ministro ceco, ha vinto le elezioni presidenziali nel 2013. A differenza del suo predecessore si definisce euro-federalista, spingendo per una maggiore integrazione della Repubblica Ceca nell’Unione Europea. Zeman ha sempre espresso le sue controverse opinioni politiche, entrando spesso in aperto conflitto con il governo. Ha difeso la posizione della Russia sull’Ucraina e criticato le sanzioni. Nel 2015 è stato accusato dal capo del governo Subotka di incoraggiare la discriminazione per aver condiviso il palco alla celebrazione del ventiseiesimo anniversario della rivoluzione del 1989 con un gruppo anti-islamico. Lo scorso mese ha chiesto la deportazione dei migranti economici, ponendo l’accento sulla connessione tra migranti e jihadisti.
Zeman si sente di rappresentare gli umili cittadini cechi, ma non quella che definisce “la caffetteria di Praga”, ovvero intellettuali metropolitani che non comprendono i reali bisogni della popolazione.
Mentre Horáček, l’imprenditore Igor Sladek e l’attivista Marek Hilser hanno dichiarato di voler partecipare alla corsa per le elezioni presidenziali, Zeman ha detto che renderà note le sue intenzioni circa una sua possibile rielezione il prossimo marzo.