Il ballottaggio nelle elezioni per il rinnovo del parlamento lituano conferma sostanzialmente il voto del primo turno, quando erano stati assegnati i seggi dei collegi plurinominali e dà la maggioranza relativa al partito dei verdi e contadini di Ramūnas Karbauskis, che ha promesso entro dieci giorni la formazione del nuovo governo.
“Domattina inizieremo i colloqui con gli altri partiti presenti in parlamento per il programma di governo. Non abbiamo ancora preso una decisione sulla composizione della coalizione, ma speriamo entro di trovare la soluzione entro una settimana, dieci giorni” ha affermato Karbauskis dopo l’esito del ballottaggio.
Come possibile nuovo primo ministro si fa il nome dell’ex ministro degli interni Saulius Skvernelis. Proprio il leader del partito dei verdi e contadini, Karbauskis, aveva già nei giorni scorsi espresso l’idea di preferire una personalità come Skvernelis alla guida del governo, rispetto ad una propria candidatura a capo dell’esecutivo.
In tutto il partito dei verdi e contadini, che si è presentato come nuova forza politica a queste elezioni, ha ottenuto 54 seggi, mentre il partito conservatore “Unione della patria – Cristiano democratici” di Gabrielius Landsbergis ha conquistato 31 seggi. I due partiti hanno già i voti sufficienti per formare una maggioranza di governo nel parlamento lituano, che conta 141 seggi.
Con soli 17 deputati nel nuovo parlamento il grande sconfitto di queste elezioni è il premier uscente socialdemocratico Algirdas Butkevičius, mentre i liberali (attualmente all’opposizione) guidati dall’attuale sindaco di Vilnius Remigijus Šimašius ottengono 14 seggi.
Karbauskis in realtà ha espresso la convinzione che alla Lituania serva una larga coalizione di maggioranza e spera di coinvolgere nella formazione del governo non solo “Unione della Patria” ma anche il partito socialdemocratico del premier uscente Butkevičius. Meno probabile l’invito a far parte della maggioranza per i liberali, a causa delle divergenze programmatiche che Karbauskis ritiene troppo rilevanti, anche se non c’è una pregiudiziale chiusura.
Chi invece vorrebbe una coalizione a tre con verdi e liberali è il leader di Unione della patria – Cristiano democratici, Landsbergis.
Foto: AP / Mindaugas Kulbis