Georgia's former Prime Minister Bidzina Ivanishvili (L) and Prime Minister Giorgi Kvirikashvili wave at a rally of Georgian Dream party after the parliamentary elections in Tbilisi, Georgia, October 8, 2016. REUTERS/David Mdzinarishvili

GEORGIA ELEZIONI: Vince ancora il Sogno Georgiano

Le elezioni parlamentari dell’8 ottobre hanno registrato la vittoria e la conferma per un secondo mandato della coalizione di governo del Sogno Georgiano, fondata dal miliardario (ed ex primo ministro) Bidzina Ivanishvili. Già nella serata di sabato il premier uscente Giorgi Kvirikashvili aveva celebrato una vittoria con “ampio margine”; tuttavia considerando che il sistema elettorale georgiano prevede che 77 dei 150 membri del parlamento vengano votati secondo un sistema proporzionale ed i rimanenti 73 in uno maggioritario, sarà necessario aspettare i ballottaggi (da svolgersi entro 25 giorni) per definire la reale composizione del nuovo parlamento.

Per quanto riguarda i seggi assegnati proporzionalmente, il “Sogno”, ha ricevuto circa il 48,67% dei voti, seguito dal Movimento Nazionale Unito con il 27,11%. Dei vari partiti che si candidavano ad occupare la posizione di terza forza, solo la coalizione Alleanza dei Patrioti è riuscita all’ultimo a raggiungere la soglia del 5% che consente di entrare in parlamento (raccogliendo il 5,01% delle preferenze), mentre le altre forze d’opposizione, dal Partito dei Democratici Liberi di Irakli Alasania (4,62%) al Movimento Democratico di Nino Burjanadze (3,53%), sono rimasti fuori. L’affluenza è stata del 51,3%, una delle più basse di sempre, a dimostrazione di come i georgiani si stiano progressivamente disaffezionando alla politica.

Il Sogno Georgiano è stato anche l’unica coalizione che è riuscita a guadagnare alcuni dei seggi maggioritari (23) senza dover passare dai ballottaggi (necessari nel caso in cui nessun candidato di un distretto raggiunga il 50% dei voti). Rimangono in gioco 50 seggi che includono i rappresentanti di distretti importanti come quelli nelle città di Tbilisi, Batumi e Zugdidi. Anche in questo caso, con poche eccezioni, a competere per i seggi saranno i rappresentati del Sogno Georgiano e del Movimento Nazionale Unito, con i primi che hanno prevalso nella maggior parte dei distretti nel corso del primo turno.

I RISULTATI COMPLETI

Per quanto riguarda la regolarità delle procedure di voto, che veniva considerata come uno dei nodi cruciali nel valutare la maturità del sistema politico georgiano, l’OSCE, in un report preliminare della sua missione di osservazione, ha giudicato positivamente il processo che ha portato alle elezioni, ma ha riscontrato alcuni problemi nel processo di conteggio dei voti. Tuttavia, queste criticità vengono definite come legate “al mancato rispetto delle procedure più che ad una falsificazione deliberata”. Più grave quanto avvenuto nella città di Marneuli, dove la polizia in tenuta antisommossa è dovuta intervenire per fermare un tentativo, da parte di un gruppo di ignoti, di entrare con la forza in una delle sedi di seggio, presumibilmente per alterare i risultati.

Nei prossimi giorni East Journal fornirà un’analisi più dettagliata dei risultati e delle loro implicazioni per il paese caucasico.

Immagine: Reuters

Chi è Aleksej Tilman

È nato nel 1991 a Milano dove ha studiato relazioni internazionali all'Università statale. Ha vissuto due anni a Tbilisi, lavorando e specializzandosi sulle dinamiche politiche e sociali dell'area caucasica all'Università Ivane Javakhishvili. Parla inglese, russo e conosce basi di georgiano e francese.

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