I Bad Blue Boys, il principale gruppo di tifosi della Dinamo Zagabria, hanno annunciato il loro ritorno in curva per la gara di Champions League contro la Juventus allo stadio Maksimir, dopo un lungo sciopero contro la gestione del club e del calcio croato e la figura di Zdravko Mamić.
East Journal ha affrontato diverse volte l’argomento relativo alla disputa interna al calcio croato tra i tifosi e il padre-padrone di Dinamo Zagabria e federcalcio Zdravko Mamić. Ne parlammo in occasione del lancio di fumogeni a San Siro durante la gara di qualificazione tra Italia e Croazia, primo di una serie di incidenti poi culminati nella squalifica del pubblico croato dalle trasferte da parte della federcalcio. Il personaggio di Mamić era poi stato approfondito all’inizio dell’attuale stagione in occasione del suo arresto, delle sue successive dimissioni di facciata e dei suoi dissidi con i Bad Blue Boys, e poi anche nel quadro della storia della tessera del tifoso in Croazia. Infine, avevamo parlato di Mamić anche nella presentazione della gara giocata dalla Croazia contro la Turchia nella prima giornata di Euro 2016 e in passato avevamo tradotto sull’argomento un comunicato di Torcida Split, il principale gruppo di tifosi dell’Hajduk Spalato, squadra rivale della Dinamo Zagabria. Il comunicato riflette le opinioni dei Bad Blue Boys, che non rispecchiano necessariamente quelle della redazione sportiva di East Journal.
Di seguito il comunicato dei BBB. Traduzione a cura di Alex Alija Čizmić – MondoFutbol.com.
Il gruppo organizzato Bad Blue Boys ha preso la decisione di tornare a seguire le partite del nostro club in tribuna nord a partire dal match contro la Juventus del 27 settembre prossimo. La decisione è stata presa in accordo con tutte le sezioni distaccate e i gruppi organizzati attivi e riguarda tutte le partite di tutte le competizioni alle quali la Dinamo Zagabria parteciperà.
La tribuna nord, intesa come la nostra casa, il luogo in cui si sono svolte tutte le nostre battaglie in difesa del nome e dell’onore del club, negli ultimi anni è rimasta deserta, ma non per nostra volontà. I BBB sono stati allontanati prima dalla tribuna nord, e più tardi dalla est, e ciò che è accaduto allora è la migliore dimostrazione di dove ci troviamo come società e come stato.
Tutti i proclami sullo stato di diritto e su norme giuridiche che siano uguali per tutti, tutto ciò per cui abbiamo combattuto, sono crollati come un castello di carte. Non siamo mai scesi a compromessi, né abbiamo mai accettato soluzioni parziali, e così sarà anche in futuro!
Da tempo la battaglia per la Dinamo Zagabria non riguarda soltanto una generazione e ha oltrepassato la questione del tifo. Oggi è il simbolo della lotta contro l’ingiustizia e più in generale la decadenza della società nella quale viviamo. I fatti recenti a proposito delle persone che dirigono il club legittimano questa lotta e dimostrano che avevamo ragione, ma solo il tempo ci darà il giudizio finale su tutto ciò che abbiamo detto e per il quale ci siamo battuti.
Forse all’inizio la nostra lotta era indirizzata verso un solo uomo (Zdravko Mamić, ndR), il cui potere all’interno del sistema calcio e di altre strutture è notevolmente diminuito, ma oggi abbiamo esigenze precise: tutti sono consapevoli che lo stato attuale delle cose va cambiato e che il movimento legato al tifo organizzato, nella sua totalità, non rimarrà più impassibile di fronte alle nefandezze del nostro calcio. Il bersaglio non è più un solo uomo: l’intero sistema è il primo nemico dei tifosi.
Noi non vogliamo e non faremo solo da sfondo a ciò che succede nel terreno di gioco, perché la Dinamo Zagabria trascende i confini calcistici, è molto di più. Torniamo per lottare affinché avvenga un cambiamento: questo è il nostro compito. Torniamo perché il Maksimir è la nostra casa, così come lo è la tribuna nord, e tutto il resto, eccetto noi e la Dinamo Zagabria, non conta, è passeggero.
Negli ultimi mesi ci sono stati contatti tra rappresentanti del nostro gruppo e l’amministrazione del club ed è stato messo in chiaro a tutti che noi non vogliamo né possiamo accettare che la struttura del club rimanga invariata, e che vengano modificati solamente ruoli e nomi delle cariche di coloro che riteniamo i principali responsabili dell’allontanamento del club dai suoi tifosi in atto da decenni. La Dinamo Zagabria non è proprietà di un uomo, di una famiglia o un qualsiasi gruppo di persone, inclusi i Bad Blue Boys, e ovviamente non deve essere un giocattolo nelle mani delle élite politiche. Non ci riconcilieremo mai con gli uni né con gli altri. La Dinamo è un club che appartiene ai suoi tifosi. La nostra battaglia terminerà solo quando verranno stabiliti precisi criteri per la scelta delle persone a comando del club, in accordo con la maggioranza dei tifosi della Dinamo di tutte le tribune.