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BASKET: Bogdanović in fuga durante il fallito golpe turco

Il fallito golpe in Turchia ha avuto numerose ripercussioni anche sul mondo dello sport. Il caso più eclatante è stato indubbiamente quello riguardante le minacce di morte arrivate via Twitter al cestista turco Enes Kanter, di cui vi avevamo già parlato, ma ve ne sono numerosi altri sempre legati al tentato golpe turco. Si può citare ad esempio la decisione del centravanti della nazionale tedesca Mario Gómez di non rinnovare il proprio contratto con il Beşiktaş dopo una stagione da 26 reti, oppure il rinvio della partita di beneficenza organizzata da Samuel Eto’o. All’evento avrebbero dovuto prendere parte molti nomi importanti, tra cui Lionel MessiAndrés Iniesta, che informati preventivamente dello stato di cose in Turchia hanno deciso di annullare il proprio viaggio verso il Bosforo.

Oltre al match di beneficenza di Eto’o è stato rinviato un altro importante appuntamento sportivo che si sarebbe dovuto tenere in Turchia: stiamo parlando dell’EuroBasket u18. La competizione giovanile si sarebbe dovuta tenere a partire da fine luglio fino ai primi di agosto, ma la FIBA ha deciso di rinviare la competizione a data da destinarsi a causa della situazione turca. La scelta è arrivata anche sotto la pressione di numerose federazioni nazionali, preoccupate per l’incolumità dei ragazzi che avrebbero dovuto prendere parte all’Europeo. Tra queste la capofila è stata la Serbia, i cui vertici cestistici a seguito dei disordini hanno subito comunicato la decisione di ritirare la rappresentativa giovanile dal torneo.

Qualche giorno dopo il golpe si è inoltre venuto a sapere di una bizzarra storia che avrebbe in qualche modo potuto coinvolgere lo sport e cambiare le sorti di una delle nazionali balcaniche che prenderanno parte alle prossime Olimpiadi. Il giorno del colpo di stato Bojan Bogdanović, guardia dei Brooklyn Nets e punta di diamante della nazionale croata, si trovava in vacanza presso la penisola di Bodrum. Sfortuna vuole che i golpisti fossero convinti che Recep Tayyip Erdoğan si trovasse nello stesso hotel in cui si trovava il giocatore, venuto così a trovarsi in mezzo a un vero e proprio raid aereo. Ripresosi dallo spavento iniziale Bogdanović ha organizzato la fuga con una veloce telefonata. Tramite il suo agente il giocatore è riuscito a mettersi d’accordo con il team manager del Colossus di Rodi. La cittadina greca dista appena un’ora via mare dalla di penisola Bodrum. Sbarcato a Rodi, il cestita croato vi è rimasto appena un paio in attesa di prendere un volo che lo avrebbe portato a Zagabria.

Quanto successo a Bogdanović sembra quasi confermare i timori della FIBA e di Gómez. E questo potrebbe essere un bel problema per lo sport turco. Molti altri importanti atleti potrebbero decidere di non firmare più per i club turchi, costringendo il paese a fare un enorme passo indietro dal punto di vista del livello dei massimi campionati. Le conseguenze peggiori sarebbero soprattutto per il basket, sport molto affermato in Turchia, ma a rischio di non veder più approdare talenti USA. Molti agenti di giocatori statunitensi starebbero infatti ignorando le proposte di club turchi fatte ai loro clienti.

Chi è Mattia Moretti

Nato nel 1994 ad Alghero. Studente di Filosofia presso l'Università di Padova. Collabora con la Pagina Sportiva di East Journal e con il sito dedicato alla pallacanestro BasketUniverso.

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