LETTONIA: Oscurato per sei mesi il canale tv Rossija RTR

da RIGA Il Consiglio nazionale per i media, (NEPLP – Nacionālā elektronisko plašsaziņas līdzekļu padome), l’ente che regolamenta l’emissione dei canali televisivi in Lettonia, ha deciso di sospendere la ritrasmissione in territorio lettone del canale russo “Rossija RTR” per i prossimi sei mesi.

La NEPLP ha motivato la decisione dopo aver constatato nel 2015 casi ripetuti di violazione delle normative e delle direttive che regolano la trasmissione in territorio lettone da parte di RTR. Il 18 e 19 gennaio del 2015 nella trasmissione “Domenica sera con Vladimir Solovjov” e il 6 luglio nel programma “Vesti” sono stati rilevati segnali di incitamento all’odio. La NEPLP ha inviato le informazioni sulle presunte violazioni alla Commissione europea e alla Svezia, da cui il segnale di RTR viene reinviato.

A marzo si è svolto un incontro fra la NEPLP e i rappresentanti di Rossija RTR, in cui la dirigenza del canale russo è stata invitata a non ripetere le violazioni, ma questo non è accaduto, e situazioni di incitamento all’odio sono state rilevate in altre trasmissioni di RTR, come pure vere e proprie chiamate all’azione militare, sostiene la NEPLP.

Le trasmissioni di RTR in cui si sono rilevate queste violazioni, secondo la NEPLP, con la loro ritraslazione in territorio lettone rappresentano una minaccia alla sicurezza del paese baltico.

“Crediamo che l’incitamento all’odio – spiega Aija Dulevska direttrice della NEPLP – non possa essere giustificata come un diritto alla libertà di parola. Il nostro compito è quello di reagire di fronte a violazioni palesi della legge e ad adottare le misure necessarie per evitare che si ripetano”.

La misura della sospensione della ritrasmissione in Lettonia del segnale di RTR inizierà dopo la pubblicazione nel bollettino ufficiale “Latviijas Vēstnesis”.

Le violazioni e l’incitamento all’odio rilevate nella trasmissione “Domenica sera con Vladimir Solovjov” riguardano in particolare il tema dell’Ucraina, e l’atteggiamento di odio verso lo stato ucraino e di appoggio ai separatisti del Donbass, in cui si è anche incitato all’azione militare e l’Ucraina è stata definita “stato aggressore” e “stato nazista e fascista”.

Nella trasmissione dello scorso luglio di “Vesti” il servizio incriminato riguarda invece direttamente la Lettonia, ed in particolare Jūrmalā, in cui l’inviato di RTR sosteneva la tesi che nel paese baltico sia in atto un conflitto etnico, con delle pressioni nei confronti dei russofoni che vivono in Lettonia. Dai contenuti del programma si poteva presumere la tesi che la società lettone abbia un serio problema di odio etnico nei confronti dei russofoni.

Una sospensione delle ritrasmissioni di RTR in Lettonia per analoghi motivi era già stata attuata nel 2014, sempre per decisione della NEPLP.

Chi è Paolo Pantaleo

Giornalista e traduttore, Firenze-Riga. Jau rīt es aiziešu vārdos kā mežā iet mežabrāļi

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