Sabato 2 aprile si è svolta a Roma l’inaugurazione della prima rappresentanza in Italia della Repubblica dell’Ossezia de Sud, piccola regione del Caucaso meridionale separatasi all’inizio degli anni Novanta dalla Georgia e tutt’ora in cerca di riconoscimento internazionale.
L’evento è stato voluto e organizzato dal rappresentante dell’Ossezia del Sud in Italia Mauro Murgia, il quale ha parlato dell’inaugurazione della rappresentanza come di un premio “dopo anni di lavoro e di impegno, affinché l’Italia conoscesse la storia e le giuste richieste della Repubblica di Ossezia del Sud”. Sempre secondo Murgia la neonata rappresentanza “offrirà assistenza a tutti gli ossetini in Italia e a tutti gli amici dell’Ossezia del Sud. Fornirà, inoltre, informazioni sulle possibilità di sviluppo economico e finanziario in Ossezia del Sud e darà assistenza per la richiesta dei visti, per turismo e per affari”. Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato anche il vice-ministro degli Esteri sud-osseto, in collegamento via Skype da Tskhinvali.
Dopo essersi proclamata indipendente dalla Georgia nel 1991, in seguito al collasso sovietico, per arrivare a prendere il pieno controllo del suo attuale territorio l’Ossezia del Sud è dovuta passare attraverso due conflitti armati con Tbilisi, nel 1991-92 e nel 2008. Al termine del secondo conflitto con la Georgia l’Ossezia del Sud ha ottenuto il riconoscimento ufficiale della Russia e di altri tre paesi delle Nazioni Unite, ovvero Venezuela, Nicaragua e Nauru, più Vanuatu e Tuvalu che hanno però successivamente ritirato il loro riconoscimento. Il resto della comunità internazionale, Italia compresa, continua però a sostenere l’integrità territoriale della Georgia, considerando l’Ossezia del Sud come parte di essa.
Proprio per questo motivo l’inaugurazione della rappresentanza sud-osseta a Roma è stata osteggiata dal Ministero degli Affari Esteri italiano, che attraverso un comunicato ufficiale ha ribadito la propria posizione sulla questione del riconoscimento dell’indipendenza dell’Ossezia del Sud; posizione condivisa dall’Unione Europea e dalla maggior parte dei paesi delle Nazioni Unite. Nello stesso comunicato la Farnesina ha inoltre ricordato il proprio appoggio agli sforzi negoziali nel quadro dei Colloqui di Ginevra, che mirano a consolidare il dialogo tra la Georgia e le sue regioni separatiste. Il Ministero degli Affari Esteri ha inoltre aggiunto che la rappresentanza appena inaugurata e il suo titolare non godranno di nessun riconoscimento né di alcuno status diplomatico.
Nonostante la contrarietà della Farnesina, da diversi anni i rappresentanti dell’Ossezia del Sud in Italia stanno cercando di convincere il Ministero degli Affari Esteri a prendere in considerazione la questione del riconoscimento della piccola repubblica caucasica, iniziando anche a stringere gemellaggi con alcune città italiane. Gli stessi tentativi vengono fatti anche da parte sud-osseta; lo scorso ottobre, ad esempio, una delegazione del partito di governo “Ossezia Unita” guidata da Anatoliy Bibilov, presidente del Parlamento di Tskhinvali, si è recata a Milano presso la sede della Lega Nord, accolta da Matteo Salvini, che nel corso dell’incontro ha promesso di sollevare la questione del riconoscimento dell’Ossezia del Sud in Parlamento.