di Claudia Leporatti
L’assemblea municipale di Budapest ha passato un pacchetto di modifiche con cui vengono rinominati ventisei luoghi della capitale ungherese, a partire dalla piazza della Repubblica, Köztársaság Tér, dal momento che la nuova Costituzione appena approvata dal governo magiaro cambia il nome del paese da Repubblica d’Ungheria a Ungheria. Un esempio di come la toponomastica sottenda a significati più profondi, sociali e politici, persino identitari.
Ecco i primi cambiamenti annunciati o preannunciati, alcuni mirati a dare lustro alla storia magiara, altri molto più attuali. Restando proprio sulla citata piazza delle Repubblica, infatti, in occasione della sua ormai prossima beatificazione, sarà intitolata al papa polacco Giovanni Paolo II, passando così dai valori repubblicani a quelli cattolici. L’aeroporto da Ferihegy diventa Liszt Ferenc, cambiamento già effettivo e dai costi notevoli, mentre sarà creata piazza Elvis Presley in una piccola area verde nei pressi del ponte Margherita dove non vi sono abitazioni. Questa novità non porterà pertanto costi aggiuntivi. Il re del rock americano ha lasciato il segno nel cuore del paese con la sua dichiarazione di “sympathy with the Hungarian nation” nel 1957, in seguitola rivolta del `56 e, nello stesso periodo, con il contributo alla raccolta di 26 milioni di franchi svizzeri in aiuto al paese cantando “Peace in the walley” al The Ed Sullivan Show.
L’attuale Piazza Pákozdi, nel 17esimo distretto, diventerà piazza Albert Wass, in ricordo dello scrittore transilvano tanto apprezzato dagli ungheresi in particolare dai politici di destra. Wass fu accusato, al termine della Seconda guerra mondiale, di crimini di guerra da un Tribunale del popolo romeno. Accuse mai provate di fronte a un giudice neutrale. Tale scelta va anche incontro alle tendenze irredentiste di una parte della destra magiara: la Transilvania infatti era parte dell’Ungheria prima del Trattato di Trianon.
Piazza Mosca cambia nome: importante snodo di trasporti pubblici del lato Buda, Moszkva Tér potrebbe riprendere il suo vecchio nome, quello di Széll Kálmán Tér, nome di un politico ungherese d’inizio Novecento molto citato nelle ultime settimane perché ideale ispiratore del nuovo piano di riforme del governo, a lui titolato.
Non mancano le star del cinema locale, grazie alla norma che consente di utilizzare un nome a soli 5 anni dalla scomparsa della persona in questione, troveranno posto nelle strade cittadine i nomi di diversi attori locali, ancora da scegliere. Sono stati citati, per ora, Imre Sinkovits e Edit Domján. Ancora da decidere i nomi, ma vi saranno alcuni sportivi tra i tanti famosi eroi dello sport ungheresi. Probabile che la scelta ricada sul calciatore Pákozdi tér, scomparso nel 2002. Piazza Roosevelt, la piazza del Ponte delle catene (lato Pest), dove si trovano l’Accademia ungherese delle scienze, il Four Seasons e il Sofitel, diventa Szechenyi Tér. Con Roosevelt e Mosca se ne vanno due toponimi legati alla Seconda guerra mondiale e a quella fredda che ne è seguita.
Interessante, ma da approfondire, la questione della bandiera cittadina: in futuro pare che subirà un cambiamento destinato ad alleggerirla e renderla più semplice. Intanto i cittadini di Budapest si chiedono se queste modifiche fossero davvero una priorità , in tempi di crisi economica.
Non mancano le star del cinema locale, grazie alla norma che consente di utilizzare un nome a soli 5 anni dalla scomparsa della persona in questione, troveranno posto nelle strade cittadine i nomi di diversi attori locali, ancora da scegliere. Sono stati citati, per ora, Imre Sinkovits e Edit Domján. Ancora da decidere i nomi, ma vi saranno alcuni sportivi tra i tanti famosi eroi dello sport ungheresi. Probabile che la scelta ricada sul calciatore Pákozdi tér, scomparso nel 2002. Piazza Roosevelt, la piazza del Ponte delle catene (lato Pest), dove si trovano l’Accademia ungherese delle scienze, il Four Seasons e il Sofitel, diventa Szechenyi Tér. Con Roosevelt e Mosca se ne vanno due toponimi legati alla Seconda guerra mondiale e a quella fredda che ne è seguita.
Interessante, ma da approfondire, la questione della bandiera cittadina: in futuro pare che subirà un cambiamento destinato ad alleggerirla e renderla più semplice. Intanto i cittadini di Budapest si chiedono se queste modifiche fossero davvero una priorità , in tempi di crisi economica.