AZERBAIGIAN: Baku si dà allo shopping a Milano comprando Palazzo Turati

L’Azerbaigian si è messo a fare shopping a Milano. Il fondo sovrano del paese caucasico Sofaz (State Oil Fund of Republic of Azerbaijan), ha infatti deciso di acquistare per 97 milioni di euro Palazzo Turati, storico edificio situato in via Meravigli, nel centro del capoluogo lombardo.

Palazzo Turati, costruito nel 1876, è di proprietà di una cordata formata da Camere di Commercio e da gruppi legati alla società finanziaria Tecnoholding, e attualmente è la sede della Camera di Commercio di Milano, alla quale l’edificio è interamente affittato fino al 2021. Se l’affare andrà in porto, l’edificio rappresenterà l’ennesimo immobile di prestigio di Milano ad essere acquistato nell’ultimo periodo da un fondo sovrano straniero. Prima di Palazzo Turati è toccato infatti alla zona di Porta Nuova e alla sede della BNP Paribas in Piazza San Fedele, acquistate entrambe dal fondo nazionale del Qatar, e all’ex torre INPS, acquistata da un fondo di Abu Dhabi con l’intenzione di abbattere l’edificio per far spazio ad un nuovo grattacielo.

Per la Sofaz l’acquisto di Palazzo Turati rappresenta il primo investimento nel mercato immobiliare in Italia, anche se il fondo azero aveva in precedenza provato ad aggiudicarsi il bando di gara per l’acquisizione dell’ex sede centrale di Unicredit, sempre a Milano, poi comprata dal gruppo cinese Fosun. Il fondo sovrano azero, creato nel 1999 grazie ad un decreto presidenziale con l’obiettivo di gestire i proventi derivanti dalla vendita di petrolio e gas, negli ultimi anni si è distinto per avere effettuato una serie di consistenti investimenti mirati soprattutto a sviluppare il settore energetico del paese, finanziando progetti come la realizzazione dell’oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan, completato nel 2006, la costruzione dell’oleodotto Trans-Anatolico (TANAP), i cui lavori sono iniziati nel 2015, e la costruzione di nuovi impianti di perforazione nel Mar Caspio. Attualmente il fondo Sofaz gestisce beni per un valore totale di 33,6 miliardi di dollari.

Nonostante l’acquisizione di Palazzo Turati sia il primo investimento nel settore immobiliare in Italia, negli ultimi anni l’Azerbaigian si è dimostrato sempre più interessato ad investire capitali e a promuovere la sua immagine nel territorio italiano, come naturale conseguenza degli importanti rapporti economici e dei forti interessi commerciali che legano Roma a Baku (l’Italia è il primo partner commerciale del paese caucasico, che a sua volta è il nostro principale fornitore di petrolio).

In particolare uno dei più grandi interessi che ha spinto l’Azerbaigian ad aumentare negli ultimi anni i suoi investimenti in Italia è legato alla realizzazione del gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline), infrastruttura che dovrebbe trasportare il gas azero dal giacimento di Shah Deniz nel Mar Caspio fino alle coste salentine attraverso la Grecia, l’Albania e il Mare Adriatico. Lo scorso aprile il progetto della TAP è stato approvato da Palazzo Chigi nonostante le numerose critiche legate ai dubbi sull’impatto ambientale, mentre a luglio sono iniziati i primi lavori di costruzione in Albania. La realizzazione del gasdotto dovrebbe essere ultimata entro il 2018.

Chi è Emanuele Cassano

Ha studiato Scienze Internazionali, con specializzazione in Studi Europei. Per East Journal si occupa di Caucaso, regione a cui si dedica da anni e dove ha trascorso numerosi soggiorni di studio e ricerca. Dal 2016 collabora con la rivista Osservatorio Balcani e Caucaso.

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