Nato a Scutari nel 1924, mentre è ancora studente presso il ginnasio di Tirana si iscrive alla nascente Gioventù Comunista Albanese nel 1941 e nel 1943 entra nel Partito Comunista. Inviato nuovamente a Scutari, diviene segretario regionale del Comitato regionale della Gioventù Comunista ma, nel 1944, viene arrestato dalla Gestapo. Muore nello stesso anno, all’età di 20 anni, a seguito delle continue e violente torture alle quali viene sottoposto.
(Messaggio inviato ai compagni del Comitato Regionale del Partito Comunista pochi giorni prima della morte)
Vi scrivo dalla cella della Gestapo per l’ultima volta. Mi sento molto indebolito. Dieci giorni di torture, tre giorni e notti a pane secco e acqua hanno già indebolito il mio corpo. Ma il mio morale è alto. Davanti a noi c’è la vittoria, perciò non disperate. Qui tutti mi chiamano «criminale». Troppe poche speranze vi sono ormai per me. Il mio atteggiamento davanti alla morte sarà: viva il Movimento di Liberazione Nazionale, viva il Partito Comunista Albanese. Voi seguitate il vostro lavoro senza preoccuparvi di me, perché sapro resistere. Lavorate assiduamente e preparatevi alla vendetta popolare.