La bastarda di Istanbul
di Elif Shafak
traduzione di L. Prandino
Rizzoli 2009
euro 9,90
pagine 388
Una famiglia di sole donne, un mosaico di personalità distinte e contrastanti in equilibrio. Uno specchio della città in cui sono nate e vivono. Una zia col capo velato in contatto con gli spiriti, e una madre in minigonna tatuatrice di professione. Nel mezzo la diciannovenne Asya, inquieta come le canzoni di Johnny Cash e segnata dalla sua condizione di “bastarda”. Dall’altra parte dell’oceano la coetanea Armanoush decide di intraprendere un viaggio alla ricerca delle proprie origini. Istanbul fa da sfondo all’incontro delle due ragazze, e le accompagna nella scoperta del segreto che lega le loro famiglie e la storia di due popoli. Il tema scottante del genocidio armeno si affaccia con un eco di realismo magico e fa da cornice a ritratti personali intensi.
All’uscita del romanzo nel 2006, così come era avvenuto ad Orhan Pamuk, l’autrice ha subito un processo con l’accusa di aver denigrato l’identità nazionale turca, uscendone tuttavia assolta.
Voto: 8,5