di Viktor Pelevin
traduzione di K. Renna, T. Olear
Mondadori 2000
euro 12,50
pagine 293
Viktor Olegovič Pelevin si inserisce di diritto tra i grandi della letteratura postmoderna russa e mondiale. Le sue narrazioni ripropongono una realtà psichedelica, sformata, disordinata. Babylon è il titolo dato in italiano seguendo la traduzione del romanzo in lingua inglese; in realtà, l’opera originale è intitolata – ed a questa dedicata – “Generazione P”, che identifica coloro cresciuti nel mito sovietico della Pepsi-Cola. Tatarskij, il protagonista, compie un viaggio all’interno del mondo della pubblicità, un mondo che vive una sua realtà virtuale, alternativa, in cui si perdono baricentro e prospettiva abituali. E la Russia post-1991 sembra essersi trasformata per Pelevin proprio in questo, una quarta dimensione che risponde ad una logica di puro marketing e profitto, ma che in un modo tutto suo conserva – e qui soprattutto si fa sentire la vera vena “psichedelica” – la propria spiritualità esotica, asiatica, ipnotica, priva di punti fermi.
Voto: 10