MOTOCICLISMO: Karel Abraham e l’ombra del padre

Nato nel 1990 a Brno, la seconda città della Repubblica Ceca situata nella Moravia, Karel Abraham è l’unico pilota ceco che ha preso il via alla MotoGP 2015, nonché unico pilota ceco dell’interno Motomondiale insieme a Jakub Kornfeil e Karel Hanika, iscritti però alla Moto3. Al suo decimo anno tra i professionisti, non si può certo dire che abbia trovato difficoltà a entrare nel mondo delle due ruote a inizio carriera. Quando si parla del motociclista classe ’90 dovremmo utilizzare, a scanso di equivoci, l’espressione “Jr”. Karel Abraham Sr, infatti, è un ricco uomo d’affari proprietario di un’importantissima azienda specializzata nella produzione di bypass cardiaci, nonché proprietario e gestore del Circuito Tomáš Masaryk, meglio conosciuto come circuito di Brno, a circa tre km dall’abitazione del pilota.

Karol Jr, tuttavia, non nacque con la passione per le moto. Infatti, fino al 2001 si dedicò allo sci alpino, abbandonato per partecipare al campionato nazionale ed europeo di mini-moto. Dopo tre anni di rodaggio e l’esordio nella 125 cc correndo con un’Aprilia, suo padre decise di investire su di lui fondando la squadra ceca AB Motoracing. Nonostante l’assenza di buoni risultati, dopo una sola stagione passò alla 250 cc, categoria nella quale rimase fino alla nascita della Moto2. Nella stagione 2010 il pilota ceco raggiunge l’apice (per così dire) della sua carriera, conquistando 96 punti valevoli la decima posizione nella classifica finale. Non solo. Infatti, riesce nell’impresa di conquistare la vittoria nel GP di Valencia, davanti all’italiano Andrea Iannone e a Julián Simón, e un terzo posto nel GP del Giappone, dietro solamente agli spagnoli Toni Elías e Julián Simón. Al termine della stagione, nonostante i suoi modesti risultati, arriva il suo passaggio in MotoGP, criticato aspramente nell’ambiente. Tra i più feroci critici vi fu Casey Stoner, che sentenziò, come riportato da MotorcycleNews.com: «È un bravo ragazzo e lavora duro, ma ha bisogno di ottenere risultati migliori rispetto a quelli che sta ottenendo adesso, per passare alla MotoGP. […] Sfortunatamente il paddock non prende i migliori corridori dalle classi e li sistema. Dipende da chi arriva con i soldi». Le parole del campione australiano furono profetiche. Infatti, in 62 partenze disputate dal 2011 al 2015, Abraham non è mai riuscito a raggiungere un solo podio. Nonostante le delusioni sui vari circuiti, il pilota ceco è comunque riuscito a trovare il tempo per laurearsi in Giurisprudenza nel 2012.

Dopo dieci anni di Motomondiale senza grandi gioie, si ventila da tempo un suo passaggio alle derivate. Dapprima, secondo Radio Paddock, il team AB Racing sembrava in procinto di passare in Superbike per gestire l’Aprilia. Sempre secondo questa emittente, per quanto riguarda i piloti da mettere sotto contratto, «ovviamente sarebbe arte loro sceglierli». Difficile pensare quindi, in caso di sviluppi in questo senso, che non venga scelto Abraham Jr alla guida. Recentemente, invece, si è vociferato di un passaggio verso un team satellite della Yamaha. Lo stesso pilota ceco, intervistato per WorldSBK.com, ha dichiarato di avere «delle opportunità in WorldSBK e sulla carta sono molto interessanti». Inoltre, ha aggiunto: «Al momento non abbiamo firmato nulla, ma c’è un incontro molto importante all’orizzonte, nel quale discuteremo questa possibilità con il patron del team Shaun Muir. Dopodiché entrambe le parti potranno decidere». Chiaro l’obiettivo del pilota ceco in caso di ufficialità del passaggio: «Non è mai facile adattarsi a una nuova categoria, ma tutti vogliono vincere e quindi se farò il passo lo farò per essere competitivo».

Karel Jr diverrebbe solo l’ultimo di una lunga serie di piloti emigrati dal Motomondiale alla Superbike. Durante la passata stagione furono il francese Randy de Puniet e lo spagnolo Jordi Torres a cambiare campionato, mentre l’americano Nicky Hayden ha ufficializzato il suo approdo nella stagione che prenderà il via nel 2016. Riuscirà il pilota ceco a essere finalmente competitivo o le ombre del padre si dimostreranno nuovamente troppo grandi da scacciare?

Foto: Wikipedia

Chi è Matteo Calautti

Studente genovese di Scienze Internazionali e Diplomatiche, nonché "minor" di pallacanestro. Appassionato di sport in ogni sua forma e colore. Esterofilo e curioso osservatore di politica e attualità. Tra le altre, collabora anche con Londra Italia, con la rivista di Ingegneria di Genova, con la trasmissione televisiva Dilettantissimo e con Io Gioco Pulito, l'inserto sportivo de Il Fatto Quotidiano. Infine, ha fondato anche Liguria a Spicchi ed Il Calcio Portoghese, portali web dedicati rispettivamente alla pallacanestro ligure ed al calcio in Portogallo.

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