CALCIO: Azerbaigian, contro l’Italia la prima nel nuovo stadio, in vista di Euro 2020

Già matematicamente fuori da Euro 2016, la nazionale di calcio dell’Azerbaigian si appresta a concludere il proprio girone di qualificazione con le ultime due sfide contro Italia e Bulgaria, alla ricerca di qualche punto per cercare di chiudere in modo positivo una camminata fino a questo momento non troppo esaltante.

Nel prossimo match di qualificazione la nazionale azera ospiterà in casa propria gli Azzurri, con i quali i caucasici si scontrarono già un anno fa a Palermo, in occasione della gara d’andata, uscendone sconfitti per 2-1. Era il 10 ottobre 2014, e in quella partita fece tutto Chiellini: al termine di un primo tempo non entusiasmante il difensore della Nazionale sbloccò il risultato con un colpo di testa su calcio d’angolo di Pirlo, salvo poi nel secondo tempo insaccare il pallone nella propria porta sugli sviluppi di un corner, nel maldestro tentativo di anticipare un attaccante azero. Ma a otto minuti dalla fine, quando l’Azerbaigian stava già incominciando a sognare l’impresa, il solito Chiellini riportò definitivamente in vantaggio l’Italia con un altro colpo di testa questa volta su assist di Giovinco, facendosi così perdonare per l’autogol.

Quel 2-1 fu tutto sommato un risultato soddisfacente per la nazionale azera, che però tre giorni dopo andò a perdere 6-0 in Croazia, risultato che fece saltare la panchina del tedesco Berti Vogts. Al suo posto arrivò Robert Prosinečki, allenatore nato nell’allora Germania Ovest da padre croato e madre serba, che nel corso della sua lunga carriera da calciatore indossò tra le altre le maglie di Real Madrid e Barcellona, oltre ad aver giocato per la Jugoslavia e per la nazionale croata. Con Prosinečki in panchina, dopo una prima sconfitta con la Norvegia, l’Azerbaigian inanellò una serie di quattro risultati utili consecutivi, conquistando un totale di sei punti in classifica. Contro l’Italia, però, se vorrà allungare la sua striscia di risultati positivi alla nazionale azera servirà una vera impresa.

Più che per la classifica, la partita contro l’Italia sarà però importante per i padroni di casa in quanto la Federazione calcistica dell’Azerbaigian ha scelto proprio questo match per inaugurare il suo nuovo gioiello, il Bakı Olimpiya Stadionu, stadio da 68.700 posti costruito di recente nella capitale azera come palcoscenico per i Giochi Europei 2015 e per i Campionati europei 2020, edizione nella quale la capitale azera ospiterà tre partite della fase a gironi più un quarto di finale.

Lo stadio, realizzato in meno di quattro anni e ufficialmente aperto al pubblico il 6 marzo scorso, dopo essere stato teatro della prima edizione dei Giochi Europei ospiterà la sua prima partita di calcio ufficiale proprio in occasione del match contro l’Italia, che per i tifosi azeri rappresenta l’incontro più atteso di tutto il girone di qualificazione. In attesa di ospitare gli Azzurri, infatti, in seguito all’apertura dell’impianto nel marzo scorso, le gare di qualificazione casalinghe contro Malta e Croazia vennero disputate rispettivamente nello stadio Tofiq Bahramov, dove viene ospitato il Qarabagh, e nella Bakcell Arena, casa del Neftchi Baku; tenendo così il nuovo Bakı Olimpiya Stadionu per il gran finale contro gli Azzurri.

Negli ultimi anni il governo dell’Azerbaigian ha deciso di investire molto sullo sport per rilanciare la propria immagine: oltre alla realizzazione di numerosi impianti nuovi di zecca, tra cui l’ultimo è proprio il Bakı Olimpiya Stadionu, il paese si è anche aggiudicato l’organizzazione di numerosi eventi sportivi di livello internazionale. Come già anticipato, il paese ha ospitato la scorsa estate la prima edizione dei Giochi Europei, e ospiterà nel 2020 diverse gare della 16ª edizione dei Campionati europei di calcio; ma oltre a questi già citati eventi ultimamente l’Azerbaigian ha anche ottenuto l’organizzazione del GP d’Europa di Formula 1, che si terrà a Baku a partire dal 2016, e l’organizzazione della quarta edizione dei Giochi Islamici della Solidarietà, nel 2017. Attualmente il paese sta concorrendo anche per l’organizzazione dei Giochi Olimpici del 2024, dopo aver visto la propria candidatura venire doppiamente bocciata per le edizioni del 2016 e del 2020. L’Azerbaigian da alcuni anni è inoltre main sponsor di diverse società calcistiche europee come l’Atlético Madrid, il Lens e lo Sheffield Wednesday.

Oltre che per cercare di rilanciare l’immagine del paese, la promozione dello sport e quindi l’organizazione di grandi manifestazioni sportive sono armi utilizzate dal governo di Baku per cercare di mettere in secondo piano le critiche riguardanti la questione dei diritti umani, tema che negli ultimi anni è diventato sempre più spinoso, a causa del pugno di ferro adottato dal governo contro oppositori e giornalisti. Recentemente anche il Parlamento europeo ha condannato con una risoluzione la situazione riguardante la libertà di stampa e d’opinione del paese; l’Italia, grande partner economico di Baku, preferisce invece lasciar correre, e parlare di calcio.

Chi è Emanuele Cassano

Ha studiato Scienze Internazionali, con specializzazione in Studi Europei. Per East Journal si occupa di Caucaso, regione a cui si dedica da anni e dove ha trascorso numerosi soggiorni di studio e ricerca. Dal 2016 collabora con la rivista Osservatorio Balcani e Caucaso.

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