La polizia estone e il dipartimento per la difesa delle frontiere stanno progettando la costruzione di una sistema di recinzioni lungo il confine con la Russia. La recinzione avrà la lunghezza di 108 km. e sarà alta due metri e mezzo, e sarà installato su un totale di due terzi del confine fra i due paesi.
La recinzione sarà costruita in filo spinato, dal punto di confine di Värska a quello di Koidula, e servira innanzi tutto contro le attività di contrabbando che dal confine russo spesso vengono registrate lungo il territorio dei paesi baltici, in particolare in Estonia e Lettonia.
Ma la decisione della costruzione della recinzione lungo il confine fra Estonia e Russia potrebbe avere a che fare anche con l’incidente avvenuto nel settembre dello scorso anno, quando nei pressi della frontiera fra i due paesi, è stato catturato da persone non identificate l’agente dei servizi estoni Eston Kohver, che proprio pochi giorni fa è stato condannato dal tribunale di Pskov per attività di spionaggio e passaggio non legale della frontiera. Le autorità estoni hanno sempre sostenuto però che Kohver si trovasse in territorio estone durante la sua cattura e che la Russia nella vicenda ha violato ogni norma internazionale.
Lungo la recinzione saranno create anche delle dighe per limitare i movimenti degli animali selvatici. Ogni cinquecento metri lungo la recinzione sono previsti dei cancelli. Non saranno installate le recinzioni invece nelle zone di palude. Nel lago Peipsi, che segna una zona di confine fra Estonia e Russia, saranno posizionate invece 600 boe di segnalazione.
Per il controllo delle frontiere estoni saranno comunque in funzione anche sistemi di sorveglianza con telecamere e droni. Il nuovo sistema di difesa dei confini estoni dovrebbe essere installato a partire dal 2018 e avrà un costo di circa 70 milioni di euro.