SPORT: Tina Maze, dalla Slovenia con furore

Se sei sloveno ed il tuo habitat naturale è la neve non puoi non conoscerla. Si sta parlando di una delle sciatrici che è entrata nella storia di questo sport grazie alla sua dedizione ed ai suoi successi. Il suo palmarès  è ricco di successi nazionali, internazionali e olimpici. Si sta parlando proprio di lei: Tina Maze.

Nata nel 1983 nella cittadina di Slovenj Gradec, la sciatrice nata come Klementina Maze aveva lo sci nel sangue fin dalla tenera età. Infatti, dopo essersi trasferita con i suoi genitori a Črna na Koroškem, imparò a sciare ad appena tre anni entrando in seguito nello sci club di tale città. Durante la sua esperienza scolastica presso il liceo nella città di Ravne na Koroškem, Tina venne convocata per la prima volta dalla Nazionale Femminile B di sci alpino, esperienza che costituì il suo esordio in un campionato della Fédération Internationale de Ski (FIS), l’organizzazione che coordina l’attività sciistica internazionale. Fu un esordio con il botto, in quanto riuscì a conquistare un secondo ed un primo posto.

Era solo questione di tempo. Infatti nel 1999, ad appena quindici anni, esordì prima in Coppa del Mondo a Maribor e poi in Coppa Europa a Rogla. Nel 2002, invece, arrivò il primo podio e la prima vittoria in Coppa del Mondo, sempre nello slalom gigante ma rispettivamente a Maribor ed a Sölden.

Un caratterino mai banale quello della sciatrice slovena. Basti pensare a ciò che fece nel gennaio del 2012, un anno dopo la conquista del suo primo Oro Mondiale a Garmisch-Partenkirchen 2011, nella specialità dello slalom gigante. La FIS l’assolse dall’accusa di l’utilizzo di una sottotuta che sarebbe stata irregolare secondo la Federazione Svizzera, a causa del materiale di cui era composta. Durante il Supergigante di Cortina, prima di essere superata in gara dall’americana Lindsey Vonn e della tedesca Maria Höfl-Riesch, si presentò davanti alle telecamere mostrando un reggiseno con la scritta «Not your business», traducibile con un «Non sono affari vostri». Chiaro riferimento provocatorio riguardo l’accusa degli svizzeri.

La stagione del 2013, ammesso che ve ne fosse ancora il bisogno, sancì la sua definitiva consacrazione. La stessa Maze, durante un’intervista, ammise che la prima manche dello slalom gigante durante i Mondiali di Schladming 2013 costituì un momento difficile nella sua carriera: «Era la mia specialità, ma ero appena quinta». Tuttavia, nonostante la partenza non brillante nella sua disciplina prediletta, non si arrese e riuscì a portare comunque a casa i Mondiali di slalom gigante.

Durante lo stesso anno la Maze è entrata ufficialmente nella storia dello sci alpino grazie alle sue prestazioni in Coppa del Mondo. Infatti, grazie alla sua duttilità sulla neve, la slovena ha bissato il record dell’austriaca Petra Kronberger nel 1991 e della croata Janica Kostelić nel 2006 vincendo in ogni specialità in una sola stagione. Una Coppa del Mondo, quella del 2013, che ha strappato alla concorrenza conquistando 2.414 punti complessivi, stabilendo quindi il record di distacco dalla Maria Höfl-Riesch seconda (1.313 punti) e di podi in una sola stagione (24).

Nel 2014, durante le Olimpiadi Invernali di Soči 2014, sono arrivati anche i suoi due primi ori olimpici, conquistati nella discesa libera e nello slalom gigante. Di conseguenza, al suo quarto tentativo dopo Salt Lake City 2002, Torino 2006 e Vancouver 2010 (giochi olimpici nei quali fu designata come portabandiera della sua nazionale), la sciatrice slovena riuscì a conquistare il tanto agognato Oro Olimpico.

Non solo una sciatrice. Ai tempi del liceo a Črna na Koroškem, la Maze si era dedicata anche alla pallavolo ed alla musica. Infatti, studiò pianoforte per sei anni durante i suoi studi a Črna na Koroškem e nel 2014 uscì perfino un suo singolo musicale da solista, My Way Is My Decision (vedere per credere), che raggiunse un discreto successo nel suo Paese. Sinonimo di un’atleta 2.0, attenta alla sua carriera sportiva ma anche presente al di fuori delle piste da sci. Tina Maze, dalla Slovenia con furore.

Chi è Matteo Calautti

Studente genovese di Scienze Internazionali e Diplomatiche, nonché "minor" di pallacanestro. Appassionato di sport in ogni sua forma e colore. Esterofilo e curioso osservatore di politica e attualità. Tra le altre, collabora anche con Londra Italia, con la rivista di Ingegneria di Genova, con la trasmissione televisiva Dilettantissimo e con Io Gioco Pulito, l'inserto sportivo de Il Fatto Quotidiano. Infine, ha fondato anche Liguria a Spicchi ed Il Calcio Portoghese, portali web dedicati rispettivamente alla pallacanestro ligure ed al calcio in Portogallo.

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