MACEDONIA: Il governo intercetta i giornalisti e controlla la magistratura

Un chiaro segnale da Bruxelles per la Macedonia. Il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker ha annullato un incontro previsto per giovedì scorso con il premier macedone Nikola Gruevski. “A causa della situazione in evoluzione sul terreno, vi era un accordo che non è opportuno tenere questo incontro in questo momento”, ha detto il portavoce del presidente Juncker. Il quotidiano macedone “Vest” parla addirittura di un possibile blocco dei visti da parte del State Department americano per alcuni politici in vista degli ultimi scandali che hanno messo a dura prova il rispetto dei diritti umani nel paese.

La situazione in Macedonia rimane tesa, dopo che il leader dell’opposizione Zoran Zaev ha pubblicato alcuni nastri audio dove si dimostrerebbe il totale controllo del governo sulla magistratura e sui media. Il leader dell’opposizione Zaev ha divulgato quella che lui ha definito “notizie bomba”, in cui ci sono le prove che il governo in carica sta spiando illegalmente migliaia di cittadini macedoni commettendo, come ha dichiarato, “un crimine senza precedenti”.

Nelle intercettazioni pubblicate audio c’è di tutto: C’è la polizia e il ministro delle Finanze che parlano di incaricare un Procuratore generale di lasciar cadere delle accuse penali, c’è il capo dei servizi segreti, Saso Mijalkov ( parente del premier) che negozia la nomina di un presidente della Corte suprema, c’è il ministro degli Interni che chiede se un giudice è “100% dei nostri” prima di promuoverlo. Nelle ultime intercettazioni rese pubbliche dall’opposizione si evidenzia che oltre 100 giornalisti sono stati intercettati per ordine degli uomini del governo Gruevski. L’associazione dei giornalisti in Macedonia ha denunciato queste violazione dei loro diritti per proteggere le fonti e hanno chiesto le dimissioni del governo e del capo dei servizi segreti. Il rappresentante OSCE per la libertà dei media, Dunja Mijatović ha esortato una rapida indagine sul intercettazioni dei giornalisti macedoni.”Intercettazioni e la sorveglianza dei giornalisti è inaccettabile. Questo indebolisce ulteriormente l’ambiente libertà dei media già in via di estinzione nel Paese “, ha detto Mijatović.

Il tre volte premier del paese Nikola Gruevski nega sempre e comunque. Ma la risposta al capo dell’opposizione Zoran Zaev, a cui le autorità hanno già ritirato il passaporto e l’arresto dell’ex capo dei servizi segreti Zoran Verusevski e sua moglie, non si è fatta attendere. Al contrario, le accuse pubbliche dell’opposizione con ore audio pubblicate non hanno trovato una risposta dalle autorità giudiziarie. La procura generale di Skopje rimane silenziosa.

Nel frattempo, L’Unione europea ha espresso “grave preoccupazione” per gli sviluppi politici in Macedonia. Il commissario Ue all’Allargamento, Johannes Hahn ha invitato i politici del Paese in una recente visita a Skopje a “impegnarsi in un dialogo costruttivo”, e ha chiesto un’inchiesta sulle accuse intercettazioni.

La Macedonia è candidata all’adesione all’UE dal 2005 ma, il Consiglio Ue si è sempre rifiutato di aprire i negoziati per via del veto greco. Adesso hanno una ragione in più.

Chi è Lavdrim Lita

Giornalista albanese, classe 1985, per East Journal si occupa di Albania, Kosovo, Macedonia e Montenegro. Cofondatore di #ZeriIntegrimit, piattaforma sull'Integrazione Europea. Policy analyst, PR e editorialista con varie testate nei Balcani. Per 4 anni è stato direttore del Centro Pubblicazioni del Ministero della Difesa Albanese. MA in giornalismo alla Sapienza e Alti Studi Europei al Collegio Europeo di Parma.

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