Un incidente è occorso all’impianto nucleare di Zaporizhya, in Ucraina. Il primo ministro Yatseniuk ha reso nota la notizia in conferenza stampa, chiamando in causa il nuovo ministro per l’Energia, Volodymyr Demchyshyn, affinché vengano messe in atto tutte le misure necessarie a capire l’entità e le ragioni del danno. Quello di Zaporizhya è il più grande impianto nucleare dell’Ucraina ma non sembrano esserci fughe di radioattività, almeno secondo quanto riportato dall’istituto francese IRSN.
Il ministro Demchyshyn esclude qualsiasi problema con i reattori. Tutto sotto controllo, dunque. Non proprio. L’incidente ha lasciato senza elettricità la città e le aree circostanti. Il panico si è presto diffuso e molti hanno evacuato la zona, memori forse del disastro di Cernobyl’. Ma i problemi maggiori sono per la tenuta energetica del paese, scosso dalla guerra nelle regioni di Donetsk e Lugansk, dove si concentrano i maggiori impianti energetici e le più grandi miniere di carbone dell’Ucraina. Proprio il ministro Demchyshyn aveva dichiarato nei giorni scorsi che l’Ucraina avrebbe potuto introdurre la sospensione dell’erogazione di elettricità per due ore al giorno. Anche la compagnia energetica nazionale, la Ukrenergo, aveva fatto presente che un taglio all’elettricità era necessario.
L’incidente di oggi mette dunque ancora più in difficoltà il paese. E dimostra come per Kiev il controllo delle regioni attualmente occupate dai separatisti finanziati da Mosca sia indispensabile alla propria sicurezza energetica.
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Foto GlobalResearch