L‘opposizione albanese di centrodestra guidata da Lulzim Basha ha organizzato un altra grande protesta contro il governo di centrosinistra del premier Edi Rama. Scendendo in piazza il partito democratico albanese (PDA) ha manifestato contro le politiche economiche adottate dall’esecutivo e contro gli “abusi di potere”. L’opposizione albanese contesta fortemente la legge finanziaria 2015, “le tasse in crescita ed il rincaro dell’energia elettrica”.
Il governo socialista di Edi Rama ha tolto la fascia che proteggeva i consumatori a basso reddito ed ha annunciato una revisione delle tariffe della fornitura elettrica. Nel frattempo il governo albanese ha intrapreso una vasta operazione in tutto il paese contro i furti di corrente elettrica che, “costano ogni anno al paese circa 150 milioni di euro”. Sono oltre 400 le persone arrestate o fermate per attacco illecito alla rete elettrica.
Nel suo discorso alla folla, il leader dell’opposizione Basha ha detto che “il premier Rama è venuto meno alle promesse. E quando il contratto con i cittadini non viene rispettato non è il popolo ad andarsene, ma il governo che si dimette o cade”, ha ribadito Basha, avvertendo poi che “se non cambia atteggiamento, noi non accetteremo un governo truffaldino, ma lo cacceremo”. Il premier Edi Rama da parte sua ha replicato che “niente e nessuno ci fermerà nel far uscire l’Albania dal fango delle calunnie, delle illusioni e della vigliaccheria politica”.
Nello stesso giorno della manifestazione dell’opposizione, il premier Edi Rama ha aperto al pubblico il bunker antiatomico costruito al tempo della dittatura comunista di Enver Hoxha. “Abbiamo aperto la porta della nostra memoria collettiva”, ha detto il premier Edi Rama. Ma la società civile e molti ex prigionieri politici di Enver Hoxha accusano il premier Edi Rama e altri esponenti socialisti di stare rivalutando la figura di Enver Hoxha, nel 70esimo anniversario della liberazione [dall’occupazione fascista, ndr.].
L’opposizione albanese del PDA continua a boicottare il parlamento per fatti di violenza di luglio contro i suoi deputati dentro il parlamento. La procura generale ha aperto un inchiesta sui due deputati socialisti, Arben Noka e Pjerin Ndreu, che hanno percosso il loro collega Gent Strazimiri nel corridoio dell’aula.
La Commissione Europea nel rapporto annuale sull’allargamento afferma che “governo e opposizione dovrebbero venirsi incontro per restaurare il dialogo politico in Parlamento”, aggiungendo che il governo deve assicurare all’opposizione la possibilità di espletare completamente la sua funzione di controllo democratico. Allo stesso tempo, ha esortato l’opposizione a partecipare a sua volta, in modo costruttivo, ai processi democratici. “Aumentare la cooperazione tra i partiti rimane essenziale per un processo di riforme sostenibile”, conclude il rapporto Ue. Ma nessuno vuole darsi la mano.
Il 24 giugno scorso il Consiglio UE ha concesso al paese il status di paese candidato all’adesione, ma non ancora una data precisa per l’apertura degli negoziati.
Manifestazione più che legittima, ma non vedo come l’apertura dei bunker di epoca comunista possa costituire una rivalutazione della figura di Enver Hoxha. Al massimo una forma di conoscenza di un’epoca negativa ma che, proprio per questo, è giusto conoscere. Certe polemiche e accuse a Rama sono piuttosto sterili, secondo me.
Riccardo