LETTONIA: Daudz laimes! A 96 anni dall'indipendenza lettone

Da RIGAAlle ore 16 del 18 novembre 1918, nel Rīgas pilsētas II teātris, quello che oggi è conosciuto come il Latvijas Nacionālais teātris, il Teatro nazionale, veniva proclamata la Repubblica di Lettonia. Nasceva la Lettonia indipendente.

Oggi il paese baltico festeggia quindi i 96 anni dalla sua prima indipendenza, anche se fra la prima e la seconda indipendenza, ottenuta nel 1991, ci sono stati oltre sessant’anni di dominazione straniera, prima sotto il regime nazista durante gli anni della II guerra mondiale, e poi la lunga occupazione del regime totalitario sovietico.

Come la Lettonia è arrivata all’indipendenza

Il 18 novembre è il giorno più importante della storia della Lettonia. All’interno del Rīgas pilsētas II teātris si erano riuniti i rappresentanti dei maggiori partiti e movimenti politici lettoni, con lo scopo di proclamare ufficialmente la nascita della Repubblica di Lettonia.

La sconfitta della Germania nella I guerra mondiale, e nello stesso tempo il crollo del regime zarista, avevano aperto per la prima volta la reale possibilità per i lettoni di conquistare l’agognata indipendenza. Ma non era una cosa semplice. Dopo il trattato di Brest-Litovsk fra Russia e Germania, le truppe tedesche occuparono gran parte del territorio della Lettonia, in cui nel frattempo si erano costitutiti due blocchi di potere autonomo, il Blocco democratico (formato nel 1917 da alcuni dei principali partiti politici lettoni) e il Consiglio nazionale provvisorio (Latvijas Pagaidu nacionālā padome) che era stato costituito dalla maggiore forza politica lettone di quel tempo, l’Unione dei contadini (Latvijas Zemnieku savienība) guidata da Kārlis Ulmanis.

Il 9 novembre scoppia la rivoluzione in Germania e l’imperatore fugge in Olanda. E’ l’occasione giusta per i lettoni, che inviano il loro migliore diplomatico, Zigfrīds Anna Meierovics, a trattare con le potenze occidentali, Francia ed Inghilterra, il via libera all’indipendenza della Lettonia.

La missione diplomatica di Zigfrīds Anna Meierovics ottiene l’appoggio delle potenze occidentali alla creazione del nuovo stato lettone. Artur Balfour invia al Consiglio provvisorio una lettera in cui esprime la sua sintonia per gli sforzi del popolo lettone di liberarsi dal gioco tedesco e conferma la sua volontà di riconoscere il Consiglio nazionale provvisorio come l’autorità indipendente “de facto”, fino alla Conferenza di pace.

E così il Blocco Democratico e il Consiglio nazionale provvisorio decidono di fondersi e di riunirsi la sera del 17 novembre 1918 nel Tautas Padome, il Consiglio nazionale, che fino alla creazione dell’Assemblea costituente assunse le funzioni di guida del paese. Alla presidenza del Consiglio nazionale viene eletto Jānis Čakste. Nel Consiglio nazionale sono rappresentati tutti i partiti lettoni, compresa una delegazione dei baltvācieši, i tedeschi lettoni. Le uniche forze non rappresentate nel Consiglio sono i bolscevichi e l’estrema destra. Il partito socialdemocratico per motivi tattici decise di non entrare nel governo.

Cosa successe il 18 novembre

Il 18 novembre, il giorno dopo, il Consiglio nazionale, riunito nel II teatro di Riga, proclama l’indipendenza della Lettonia. Il Consiglio in quella giornata era presieduto dal vice presidente Gustavs Zemgals, per l’assenza di Čakste, che ancora non aveva potuto raggiungere Riga. La situazione nel paese era infatti ancora molto caotica e pericolosa, con le truppe tedesche e i soldati dell’esercito russo bianco guidati da Bermont, che occupavano varie zone del paese.

“La Lettonia, unita nei suoi confini etnografici (Kurzeme, Vidzeme, Latgale) è un paese indipendente, democratico repubblicano, la sua Costituzione e le relazioni con i paesi esteri saranno determinate nell’Assemblea costituente di prossima formazione, eletta sulla base di elezioni generali, in pari diritto di genere, uguaglianza, con voto segreto e proporzionale”.

Subito dopo la proclamazione di indipendenza nel teatro risuonarono le note e le parole del nuovo inno nazionale,  “Dievs, svētī Latviju“ di Baumaņu Kārlis.

La guida del primo governo provvisorio lettone fu affidata a Kārlis Ulmanis, mentre a Zigfrīds Anna Meierovics ebbe il ruolo di ministro degli esteriLa Repubblica di Lettonia muoveva i suoi primi passi in uno scenario ancora molto difficile e pericoloso, senza una forza armata vera e propria. Solo un anno dopo, sconfitte le forze di Bermont che assediavano Riga, il nuovo stato lettone riusciva ad assicurarsi una condizione di sufficiente tranquillità per iniziare a costruire davvero il proprio stato.

Qui di seguito il video molto suggestivo che LTV ha prodotto per celebrare i 96 anni dall’indipendenza della Lettonia, girato lungo i confini del paese. La canzone “Mīl katrs baltu maizes riku”, su un testo di Imants Ziedonis, è in origine composta dal gruppo folk lettone degli Iļģi.

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Foto: l’unica fotografia scattata durante quello storico 18 novembre 1918

Chi è Paolo Pantaleo

Giornalista e traduttore, Firenze-Riga. Jau rīt es aiziešu vārdos kā mežā iet mežabrāļi

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