Ci sono realtà sportive completamente diverse che, però, hanno avuto nella loro storia almeno un punto di contatto. È il caso della Pro Recco e dell’Hockey Milano Rossoblu, due nobili società sportive italiane. La Pro Recco costituisce il vero orgoglio italiano per via del suo ricchissimo palmarès, composto da 28 Campionati Italiani, 9 Coppe Italia, 7 tra Champions League ed Euroleghe e 5 Supercoppe LEN. L’Hockey Milano Rossoblu, invece, è nata nel 2008 raccogliendo l’eredità dei Milano Vipers, società che nella sua storia ha conquistato 5 Campionati Italiani, 3 Coppe Italia e 3 Supercoppe Italiane. Cosa accomuna queste due società? Esse sono accomunate da una fuga verso Est, riuscita in uno solo dei due casi.
Era il giugno del 2011 quando la Pro Recco perse la finale di Eurolega contro i serbi del Partizan. La notizia non passò inosservata, poiché i Biancocelesti avevano vinto tre delle ultime quattro edizioni della massima competizione europea. L’allora tecnico recchellino affermò che la colpa fosse da attribuire alla «scarsa attitudine a gare probanti dal punto di vista fisico e mentale a causa della modestia del campionato italiano». Dati alla mano, come dargli torto? La Pro Recco aveva vinto, nelle cinque stagioni precedenti, sia Campionato Italiano sia Coppa Italia. Ciò la diceva lunga sulla scarsa competitività della pallanuoto nostrana fuori dai confini recchellini.
Quale soluzione adottò l’ambizioso presidente Gabriele Volpi? Decise di optare per una partecipazione alla Jadranska Liga, conosciuta anche come Lega Adriatica, ovvero una competizione alla quale partecipano le migliori formazioni di Croazia e Montenegro. In questo modo, la Pro Recco avrebbe potuto far giocare un’altra competizione oltre l’Eurolega ad alcuni suoi giocatori stranieri, per via delle limitazioni riguardo il loro utilizzo nel Campionato Italiano. La società recchellina ha poi trionfato nella finale di Fiume contro i croati del Primorje, con il risultato di 15-4.
Per quanto riguarda l’Hockey Milano, nel 2012 il presidente Ico Migliore ottenne un accordo con Alexander Medvedev, presidente della Kontinental Hockey League, ovvero una delle due più importanti competizioni hockeistiche del mondo, alla quale partecipano le migliori società russe ed alcune famose società dell’Europa Orientale. Questo accordo era la conseguenza dell’interesse ad Ovest di Medvedev, attratto evidentemente dalla tradizione e dall’immagine della metropoli lombarda. Tuttavia, a causa di problemi logistici e di disinteresse di potenziali investitori, ad oggi Milano non ha ancora disputato la tanto agognata Coppa Gagarin.
Storie di fughe verso Est, talvolta riuscite.
Matteo Calautti