Romania e Bulgaria hanno in cantiere l’idea di costruire due nuovi ponti sul Danubio ferme restando naturalmente le condizioni di fattibilità, che saranno prese in esame dai tecnici dei due ministeri dei trasporti e infrastrutture con la firma di un memorandum che ha avuto luogo martedì 22 ottobre.
I ponti collegheranno Nikopol, in Bulgaria con Turnu Magurele in Romania, e Silistra, in Bulgaria con Calarasi in Romania. La realizzazione delle nuove opere sul Danubio costerà circa 200-250.000.000 euro, e il finanziamento verrà concesso nel quadro del programma UE di cooperazione transfrontaliera Bulgaria-Romania 2014-2020.
I governi delle due repubbliche hanno espresso il desiderio di costruire il maggior numero possibile di collegamenti sul Danubio per dare impulso strategico alle località più povere della zona, aumentare le vie di traffico e il flusso di investimenti.
Attualmente, solo due ponti collegano i paesi limitrofi: il ponte che collega Vidin in Bulgaria e Calafat in Romania, inaugurato nel giugno 2013, dopo anni di ritardi dovuti a difficoltà tecniche; e prima di allora, il “Ponte dell’Amicizia”che si estendeva lungo il loro confine fluviale di 500 chilometri, tra Giurgiu e Ruse. Quest ultimo, di epoca sovietica, ha ormai più di 50 anni ed è pesantemente congestionato, con le due corsie stradali e ferroviari totalmente inadeguate per i più grandi volumi attuali di traffico.
Certo è che le amministrazioni e le sovrintendenze locali avranno un lungo lavoro da svolgere per assicurare un impiego efficace e puntuale di risorse. Tra gli aspetti problematici emersi durante le esperienze precedenti riguardanti il Ponte II sul Danubio, infatti, ci sono dubbi sulla procedura di assegnazione della gara d’appalto (vinta dalla ditta spagnola FCC Costrucion S.A.”), il forte ritardo nella realizzazione dell’opera, l’aumento vertiginoso dei costi di realizzazione, e il forte divario nei livelli salariali tra i dipendenti bulgari e quelli internazionali impegnati nella costruzione. Al fine di garantire una corretta continuazione dei lavori, al tempo fu istituita una commissione di inchiesta relativa ai problemi derivanti dalle infrastrutture di supporto al ponte. Il valore complessivo del Ponte II è stato di 282 milioni di euro, di cui 106 milioni provenienti da fondi UE e il resto da finanziamenti nazionali e investimenti privati.