BUDAPEST – Venerdì 3 ottobre è stato inaugurato un nuovo dormitorio all’università Sapientia di Târgu Mureș (in ungherese Marosvásárhely), nella Transilvania romena.
Il vice primo ministro ungherese Zsolt Semjén ha dichiarato che uno degli obiettivi del governo è proprio la sopravvivenza della comunità ungheresi all’estero. “La lingua e cultura ungherese devono essere preservate, è l’unico modo per far sì che la nazione sopravviva. Le perdite delle comunità ungheresi in Transilvania, Transcarpazia, Slovacchia o Vojvodina equivarrebbero alla diminuzione della nazione ungherese nel suo complesso.”
Seppur l’etnia minoritaria piu diffusa in Romania sia proprio quella ungherese (secondo il censimento del 2011, si parla del 6,5% della popolazione), solo un terzo dei 25.000 studenti magiari di Romania riceve un’istruzione in lingua magiara. L’università Sapientia con le sue 3 sedi (Cluj-Napoca, Miercurea Ciuc e Târgu Mureş) è stata fondata proprio per questa necessità d’incontro tra le due comunità.
Ha aggiunto Semjén: “È una vergogna che la nazione romena non contribuisca alla creazione di queste istituzioni, infatti l’università Sapientia non riceve fondi dal governo. Questo non è solo triste ma anche vergognoso.” A questo proposito, Semjén ha accusato il governo romeno di attuare una vera e propria discriminazione nei confronti dei suoi cittadini di madrelingua ungherese che contribuiscono pagando le tasse allo sviluppo del sistema educativo in Romania senza ottenere alcun supporto per gli studi nella loro lingua madre.
Il ministro dell’istruzione ungherese László Palkovics ha inoltre dichiarato che bisogna trovare una soluzione per facilitare l’accesso all’istruzione universitaria per i giovani: “Puntiamo ad una maggiore cooperazione tra le università straniere e quelle ungheresi, garantendo agli studenti magiari borse di studio e – perché no – anche un insegnamento bilingue.”
In risposta agli interventi di Semjén e Palkovics, il ministro dell’istruzione romeno Mihnea Costoiu ha sottolineato l’importanza che il governo di Bucarest attribuisce all’educazione nella lingua madre delle minoranze, dalla scuola dell’infanzia fino ad arrivare agli studi superiori. Nel suo intervento Costoiu ha menzionato anche diverse istituzioni, come la trilingue Universitatea Babeș-Bolyai a Cluj-Napoca che offre la possiblità di svolgere i proprio studi in romeno, ungherese e tedesco, o la UMF (Università di medicina e farmacia) di Târgu Mureș dove i corsi in ungherese sono finanziati dal governo romeno. “Esiste un’ampia serie di misure intese ad aiutare i cittadini romeni appartenenti alle minoranze nazionali,” ha aggiunto il ministro. “Le borse di studio sono offerte a tutti i cittadini, indipendentemente dall’appartenenza etnica.”
Il governo ungherese sta investendo 2.2 miliardi di fiorini (circa 7,1 milioni di euro) per il sistema educativo superiore nella Transilvania romena e altri 4.1 miliardi saranno messi a disposizione nei prossimi tre anni. Zsolt Semjén, oltre a sedere alla destra di Orbán, si batte da anni per i diritti degli ungheresi all’estero. Per citare una sua frase: “La preservazione della nazione ungherese è una delle priorità dell’Ungheria”
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