di Federico Resler
Uniti nella diversità: è questo il motto dell’Unione Europea. Uno slogan che sta prendendo piede anche nei Balcani: negli ultimi anni si è radicato soprattutto tra le giovani generazioni un deciso sentimento europeista.
Per gli under 30 della ex Jugoslavia e dell’Albania, Europa vuol dire viaggiare, scoprire le bellezze del Vecchio Continente, conoscere gente nuova, stringere amicizia con i coetanei italiani e spagnoli, sognare maggiori possibilità lavorative e “last but not least” avere più democrazia e libertà nei propri paesi d’origine.
Nei Balcani sono molte infatti le organizzazioni e le associazioni che si rifanno agli ideali della “Casa comune europea”: la più diffusa tra queste è senza dubbio la JEF, la Gioventù Federalista Europea (Jeunes Europeens Federalistes). Ispirata agli insegnamenti di Altiero Spinelli, di Ernesto Rossi e del loro “Manifesto di Ventotene”, la JEF è una organizzazione presente in tutta Europa.
Nell’area balcanica si trovano sezioni nazionali in Serbia, Slovenia, Croazia, Albania, Macedonia, Kosovo e Bosnia-Erzegovina. Su Facebook è nata addirittura JEF-Balkans: un gruppo telematico per unire e mettere in rete le varie esperienze dei giovani federalisti del Sudest Europa.
Il campo d’azione delle JEF balcaniche riguarda in principal modo la sensibilizzazione dei cittadini sulle tematiche europee e la promozione di convegni transfrontalieri.
Un esempio in questo senso ci viene dal “Western Balkan Youth Forum“, incontro svoltosi a Tirana lo scorso ottobre e che ha avuto come filo conduttore la richiesta di una completa liberalizzazione dei visti UE per le nazioni balcaniche.
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