Beso (Tsotne Barbakadze) ha quattordici anni e vive in un villaggio rurale della Georgia. La sua vita trascorre tra la ricerca di avventure con il suo amico Beka (Soso Tarkashvili), le risse con i bulli della scuola, e le difficili relazioni a casa con un padre invalido ed irascibile ed un fratello maggiore gay che si mantiene dando lezioni di salsa.
La telecamera a mano segue Beso e Beka nelle loro avventure, in campagna dove tirano ciottoli ai vitelli come nel villaggio dove improvvisano petardi lanciando provette nel fuoco in un ospedale abbandonato. Come quattordicenni scanzonati, non fanno altro che cercare momenti di sensazioni forti in quello che è un noioso e placido villaggio rurale georgiano, pur di sfuggire alla routine opprimente della famiglia e della scuola. Beso scrive canzoni rap e le registra sul suo walkman, sognando un giorno di essere un rapper ricco e famoso.
I Am Beso / Me Var Beso (Georgia, 2014) è il film di debutto di Giorgi Tskvitinidze, regista di Tbilisi, classe 1988, presentato in prima mondiale al Sarajevo Film Festival 2014. Tskvitinidze era già stato a Sarajevo due anni fa, nella sezione Talent Campus. I Am Beso è un film probabilmente troppo lungo per i suoi 89 minuti, e come romanzo di formazione non compete con altri film proiettati allo stesso festival, dal contemporaneo Macondo allo storico In This World di Winterbottom. La cosa più interessante del film è il ritratto del villaggio, come spaccato della vita nella campagna post-sovietica.
Il sub-plot più interessante del film è forse quello che segue il fratello di Beso, Leri. Trentenne omosessuale in una società tradizionalista ed omofoba, Leri sa bene di non aver nessuna possibilità di restare nel villaggio accanto al suo ragazzo Sergo, il quale ha invece già sperimentato la libertà della vita in Europa occidentale. Il rapporto fraterno tra Leri e Beso, inizialmente freddo per la distanza d’età tra i due, si trasforma quando Leri gli spiega la sua situazione e gli dice “sarebbe molto importante per me che tu comprendessi,” aiutando al contempo Beso ad organizzare un appuntamento con una ragazza che prende lezioni di danza da lui. Ma la relazione tra Leri e Sergo viene resa pubblica e i due sono costretti a fuggire per il disonore. Nella scena finale del film, Sergo ride e scherza in armeno senza sottotitoli con il pilota di un gommone che li porta lontano, mentre Leri è ancora scioccato dalla fuga.
La situazione della minoranza omosessuale in Georgia è stata politicamente rilevante nello scorso anno, anche relativamente alle relazioni tra il paese caucasico e l’Unione europea. Lo scorso maggio, il parlamento di Kutaisi ha approvato una legge anti-discriminazioni, incluse quelle relative ad orientamento sessuale e di genere, nonostante le proteste della Chiesa ortodossa locale. Film come I Am Beso mostrano quanto ampio possa restare il divario tra l’adozione formale di una legge e il cambiamento delle mentalità, specialmente nelle aree più rurali e conservatrici del paese.