È scoppiato in Ungheria l’allarme antrace. Il Ministero della Sanità e il Servizio Nazionale di Sanità Pubblica hanno riportato che in una fattoria vicino a Tiszafüred (circa 150 km da Budapest) sono stati macellati illegalmente due bovini che mostravano segni di infezioni già nei giorni precedenti. La carne, oltre ad essere stata consumata tra privati, è stata venduta ad un’azienda locale che distribuisce pasti in mense scolastiche. Il dottor István Várkonyi dell’ospedale Kenézy ha dichiarato che per ora solo sei persone sono affette, ma non in pericolo di vita.
L’antrace (lépfene in ungherese) è un’infezione batterica causata dall’organismo Bacillus anthracis, un germe molto resistente sotto forma di spora che può vivere anche per decenni sottoterra. Le spore si formano naturalmente all’interno del terreno fino a che non trovano un “ospite” dove continuare a vivere. Il virus si può trasmettere anche agli uomini, per via cutanea, inalazione o ingestione.
Il caso, già potenzialmente allarmante di per sé, è passato inizialmente inosservato: nonostante il 21 giugno gli animali già dessero segni di malattia, la prima segnalazione è avvenuta in data 4 luglio. Le persone del posto hanno preferito non rilasciare dichiarazioni in merito, più che altro per motivi turistici. La cittadina di Tiszafüred, infatti, ospita il secondo lago piu grande del paese, Tisza-tó, frequentemente visitato d’estate da turisti.
Nonostante il silenzio e l’anonimato creatosi, i membri del partito verde LMP (Lehet Más a Politika, in italiano: La Politica Può Essere Diversa) hanno presto scoperto che József Nagy, piccolo imprenditore, ha ricevuto 250 ettari dall’attuale governo ungherese destinati all’allevamento. Caso non singolare, soprattutto per persone strettamente collegate al partito Fidesz, che ricevono terre senza avere esperienze dirette in merito. Sembrerebbe inoltre che Nagy abbia acquistato 100 bovini di una razza ungherese chiamata “Magyar tarka”. Non si hanno notizie certe del luogo di provenienza, ma Zoltán Gőgös, del partito socialista MSZP, sostiene siano stati importanti illegalmente dalla Romania.
Indagando più a fondo si è scoperto che l’imprenditore, in data 23 luglio, ha telefonato al proprietario dell’azienda in questione, Tamás Ábrahám, chiedendo se fosse interessato all’acquisto di 100 kg di carne di manzo ad un prezzo vantaggioso. La vendita è avvenuta senza nessuna autorizzazione dagli ispettori sanitari, ma solo basandosi su un rapporto di fiducia: Nagy è lo sponsor della squadra calcista locale presieduta da Ábrahám.
Non solo LMP ha messo mano sul caso, ma anche il partito di estrema destra Jobbik ha voluto vederci chiaro sulla questione e ha scoperto che Nagy, oltre ad essere in rapporti amichevoli con Mihály Varga (Ministro dell’Economia) e Sándor Fazekas (Ministro dell’Agricoltura), ha anche ricevuto altri finanziamenti governativi per affari privati.
La corruzione, evidentemente, è ovunque. E la cosa piu’ allarmante è il silenzio di chi sa: le persone del luogo hanno preferito astenersi da qualsiasi commento e non hanno riferito alcuna informazione. Secondo le ultime indagini, la mandria di Nagy si sta dimezzando. Sono state ritrovate alcune carcasse, tra cui un toro – il “futuro della fattoria” – ritrovato senza un orecchio. Esattamente quello con le informazioni di provenienza.